Marco Fedele presenta The Botanist Gin e la sua innovativa evoluzione al theGINday 2024

Marco Fedele presenta The Botanist Gin e la sua innovativa evoluzione al theGINday 2024

Marco Fedele presenta The Bota Marco Fedele presenta The Bota
Marco Fedele presenta The Botanist Gin e la sua innovativa evoluzione al theGINday 2024 - Fonte: Beverfood | Gaeta.it

Nell’ambito del theGINday 2024, un evento dedicato ai cocktail e ai distillati più pregiati, abbiamo avuto il privilegio di incontrare Marco Fedele, Brand Ambassador di The Botanist Gin. Durante l’intervista, Fedele ha condiviso dettagli sulla storia del brand e sulla recente introduzione di un prodotto innovativo, segnalando come l’evoluzione di questo gin scozzese rifletta le attuali tendenze del mercato dei distillati premium.

storia di the botanist gin

Fondazione e sviluppo del brand

The Botanist Gin è un simbolo della tradizione distillatoria dell’isola di Islay, in Scozia. La distilleria Bruichladdich, che ha dato vita a questo gin, è stata fondata nel lontano 1881. Condecenni di esperienza nella produzione di whisky, il marchio ha intrapreso nel 2010 una nuova avventura, quella della produzione di gin artigianale. Il risultato è un gin che trae ispirazione dai botanicals locali e dalla ricca tradizione scozzese. Fedele sottolinea come la qualità e l’attenzione ai dettagli siano al centro di ogni processo produttivo.

La filosofia del brand è quella di combinare la tradizione con l’innovazione, e questo approccio distintivo ha permesso a The Botanist di farsi riconoscere non solo in Scozia, ma anche nel mercato globale. La selezione dei botanicals, che include 22 ingredienti tra cui erbe, fiori e spezie, è ciò che rende unico il gin. Ogni fase del processo è realizzata con cura, mantenendo vive le tradizioni che caratterizzano l’arte della distillazione.

innovazione: the botanist islay cask aged

Un gin invecchiato per un’esperienza unica

Un’importante novità lanciata quest’anno è il “The Botanist Islay Cask Aged”, un gin che si distingue per il suo invecchiamento di sei mesi in botti di rovere americano. Marco Fedele ha descritto questo prodotto come una cuvée di 15 botti selezionate dal Master Distiller Adam Hannett, il quale ha saputo armonizzare la tradizione con un tocco innovativo. Il risultato è un gin che presenta una complessità e una morbidezza uniche, con un titolare alcolico di 46°. Questo elevato grado alcolico non compromette la delicatezza del sapore, rendendo il prodotto adatto sia per la miscelazione di cocktail che per la degustazione pura.

L’approccio di invecchiamento offre nuove sfumature al gin, conferendo a chi lo degusta un’esperienza sensoriale evoluta e ricercata. La scelta di utilizzare botti di rovere americano non è casuale; queste botti sono state selezionate per la loro capacità di donare al gin una nota di dolcezza e rotondità che si sposa bene con gli aromi freschi e floreali.

il mercato dei prodotti premium in italia

Crescita dell’interesse e nuove opportunità

Il mercato italiano sta vivendo un periodo di rinnovato interesse verso prodotti di alta qualità e di nicchia, come confermato dal lavoro di Molinari, distributore esclusivo di The Botanist Gin nel paese. Fedele ha evidenziato come la combinazione di innovazione e crescente consapevolezza dei consumatori italiani stia creando uno spazio fertile per il lancio di nuove referenze.

Oggi, gli appassionati di distillati sono sempre più inclini a esplorare le nuove proposte, spinti dalla voglia di scoprire sapori originali e storie affascinanti dietro i prodotti. La qualità delle materie prime e l’abilità artigianale diventano elementi chiave nella scelta del consumatore, che si fa sempre più esigente e attento ai dettagli.

In questo contesto, prodotti come “The Botanist Islay Cask Aged” non solo fanno breccia nel cuore degli amanti del gin, ma rappresentano anche un’opportunità significativa per il settore, destinata a crescere ulteriormente seguendo le tendenze di un mercato in continua evoluzione.

+info: www.thebotanist.com

Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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