Il mondo della gastronomia romana accoglie con entusiasmo la nuova avventura di Marco Quintili, già famoso per il marchio “I Quintili”. La sua ultima creazione, Fina Fina, si propone di rivoluzionare l’offerta della pizza nella Capitale, inaugurando un ristorante che promette un’innovativa esperienza culinaria. Situata strategicamente vicino al Parco della Caffarella, questa deliziosa pizzeria punta a catturare non solo i palati dei romani ma anche quelli dei numerosi turisti che frequentano la zona.
L’evoluzione di Marco Quintili nella pizza
Nato e cresciuto in provincia di Caserta, Marco Quintili ha fatto il suo ingresso nel mondo della pizza romana nel 2017, aprendo la sua prima pizzeria a Roma est. Da allora, la sua avventura è diventata un successo, tanto da espandere la sua attività in diverse zone della capitale. Quintili, con il sostegno della moglie, ha saputo mantenere un elevato standard qualitativo nelle sue pizzerie, facendo del suo lavoro una vera e propria arte. Ogni nuovo progetto è sempre accompagnato da una attenta selezione degli ingredienti, una passione che porta avanti con costanza e dedizione.
Con la creazione di Fina Fina, Quintili continua a esplorare possibilità gastronomiche innovative, attingendo a collaborazioni strategiche come quella con Molino Magri, specializzato nella produzione di farine di alta qualità. Questo primo passo nella ristorazione di Fina Fina non è solo un’apertura, ma rappresenta un’evoluzione del suo approccio nel mondo della pizza, ricercando sempre il perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.
Un impasto pensato per il benessere
Uno dei tratti distintivi della pizzeria Fina Fina è sicuramente l’impasto che ha richiesto mesi di studio e perfezionamento. Dalla collaborazione con Molino Magri, Quintili ha sviluppato una farina tipo zero ad alto contenuto di fibra. Questo non solo garantisce un’alta idratazione dell’impasto, ma apporta anche importanti benefici dal punto di vista nutrizionale. Le pizze, dal diametro generoso di circa 35 centimetri e con un panetto che pesa 230 grammi, sono incredibilmente leggere. La sottigliezza della pasta si avvicina a quella della tradizionale pizza romana ma con un cornicione soltanto accennato, creando un contrasto perfetto tra il croccante e il morbido.
Nel menu, spiccano pizze classiche come la margherita e la marinara, ma anche varietà più creative che riflettono la stagionalità degli ingredienti. Gli amanti dei fritti possono anticipare le pizze con deliziosi stuzzichini, come i fiori di zucca dorati, che aumentano ulteriormente l’appeal della proposta gastronomica. I prezzi sono estremamente competitivi, con la margherita a solo 8 euro e un costo medio di 20 euro per un antipasto e una pizza. Il locale è provvisto di 80 posti a sedere, offrendo l’opportunità di gustare i piatti sia a pranzo che a cena.
Cottura perfetta e abbinamenti
Un elemento fondamentale della pizzeria Fina Fina è il forno specializzato, progettato con un suolo refrattario in grado di mantenere temperature ottimali tra 300 e 330 °C. Questo aspetto è cruciale per garantire una cottura perfetta delle pizze, permettendo a ogni creazione di sprigionare tutti i sapori e le fragranze degli ingredienti selezionati. La cura nella cottura è evidente in ogni dettaglio, rendendo l’esperienza culinaria al ristorante indimenticabile per chi ama la pizza.
In aggiunta, Fina Fina propone una selezione di vini italiani e francesi, con un’attenzione particolare alle bollicine, che si abbinano perfettamente alle pizze. Non mancano drink freschi come le birre artigianali Baladin, che completano l’offerta gastronomica con proposte di altissima qualità.
La nuova pizzeria di Marco Quintili rappresenta, quindi, non solo un nuovo punto di riferimento per gli amanti della pizza a Roma, ma anche un esempio di come tradizione e innovazione possano mescolarsi in modo armonioso, creando un’esperienza culinaria unica. Fina Fina è situata in via Arrigo Davila, 83, a due passi dal Parco della Caffarella. Per prenotare, è disponibile il numero 06 7834 5173.
Ultimo aggiornamento il 10 Ottobre 2024 da Laura Rossi