Marelli di Sulmona: aumento della cassa integrazione e lotta per la sicurezza dei lavoratori

Marelli di Sulmona: aumento della cassa integrazione e lotta per la sicurezza dei lavoratori

Aumento della cassa integrazione e mancanza di dialogo preoccupano i lavoratori dello stabilimento Marelli di Sulmona, con sindacati che chiedono trasparenza e rispetto degli accordi per garantire la sicurezza occupazionale.
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Marelli di Sulmona: aumento della cassa integrazione e lotta per la sicurezza dei lavoratori - Gaeta.it

La situazione lavorativa nello stabilimento Marelli di Sulmona, dopo un cambio di appalto avvenuto tra il 2024 e il 2025, si presenta complessa. La ditta appaltatrice ha aumentato la percentuale di cassa integrazione per i dipendenti, in particolare per quelli addetti alle pulizie, generando preoccupazione tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali. Filcams Cgil e UilTrasporti hanno lanciato un appello per la salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e per garantire il rispetto degli accordi sul lavoro.

Aumento della cassa integrazione e conseguenze per i lavoratori

Dopo il cambio nella gestione dell’appalto, la ditta Albasan ha deciso di aumentare la percentuale di cassa integrazione applicata ai lavoratori. Questo provvedimento ha colpito in particolare gli addetti alle pulizie, i quali si trovano a confrontarsi con un futuro lavorativo sempre più incerto. Tale aumento ha suscitato molteplici preoccupazioni, poiché mette in discussione la stabilità economica e professionale di chi lavora all’interno dello stabilimento.

Le organizzazioni sindacali esprimono forte disagio per la situazione, ritenendo che l’azienda non stia rispettando gli accordi sottoscritti precedentemente. Il clima di insicurezza si è intensificato in seguito all’assenza della ditta Albasan all’incontro previsto per il 12 marzo, evento che avrebbe potuto fornire chiarezza sulle future dinamiche occupazionali.

I timori dei sindacati e il mancato confronto

Filcams Cgil e UilTrasporti hanno espresso la loro crescente preoccupazione riguardo alla gestione dell’appalto e alla sicurezza dei lavoratori. In una nota, hanno sottolineato come l’azienda stia evitando un confronto aperto, trascurando le richieste formulate dalle parti sociali. Questo comportamento alimenta il timore che gli accordi sul lavoro e sulla cassa integrazione non vengano rispettati, danneggiando ulteriormente la posizione dei lavoratori.

In particolare, i sindacati reclamano trasparenza e un dialogo costruttivo con l’azienda, dato che la mancanza di comunicazione rende difficile pianificare il futuro lavorativo e genera frustrazione tra tutti gli impiegati. Il rispetto degli impegni presi è visto come una base fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sereno e sicuro.

Disparità economiche nello stabilimento

Un aspetto critico sollevato dai rappresentanti sindacali riguarda le disparità economiche tra lavoratori e lavoratrici, derivanti dalla gestione della cassa integrazione. Secondo quanto denunciato, l’ammortizzatore sociale è stato applicato in modo diseguale, causando gravi problematiche economiche a molti dipendenti. Questa disparità non solo mina il senso di equità all’interno del team, ma crea anche tensioni e malumori, che possono riflettersi negativamente sull’andamento produttivo complessivo dello stabilimento.

Filcams Cgil e UilTrasporti continuano a monitorare la situazione, cercando di fare pressione sull’azienda per ripristinare un clima di giustizia e correttezza. La speranza è che un dialogo aperto e una revisione delle politiche applicate dalla ditta possano condurre a una risoluzione positiva della situazione, salvaguardando così i diritti e il benessere dei lavoratori della Marelli di Sulmona.

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