Maria Alessandra Baffi: un faro di altruismo e cultura per la comunità di Fregene e Fiumicino

Screenshot 2024 08 22 151453 Screenshot 2024 08 22 151453
Il 21 agosto 2024, la storia di Maria Alessandra Dalla Torre, una poliedrica figura di riferimento per la sua comunità, merita di essere ricordata. Nata a Oderzo nel 1928, ha dedicato gran parte della sua vita al servizio degli altri, promuovendo iniziative che hanno toccato la vita di molti. La sua influenza si estende nel campo della cultura, del turismo e del lavoro, con un occhio sempre attento alle iniziative locali e sociali.

La vita di Maria Alessandra: dalle origini al trasferimento

Maria Alessandra Dalla Torre nasce il 5 maggio 1928, come unica femmina di quattro figli in una famiglia caratterizzata da responsabilità e impegni. Suo padre, Arcangelo, è addetto alla ricerca dei pozzi artesiani, mentre la madre, Maria, è casalinga con salute precaria. La fragilità della madre e la mancanza del padre per lunghe assenze lavorative costringono Maria Alessandra a ricoprire un ruolo di sostegno e responsabilità fin da giovane, diventando un pilastro della sua famiglia. Dopo aver completato le scuole dell'obbligo, Maria Alessandra inizia a lavorare come apprendista infermiera all’ospedale di Oderzo. Perseguendo un futuro professionale più stabile, come molti giovani veneti dell'epoca, si trasferisce a Roma, dove completa la sua formazione infermieristica. La sua carriera decolla quando entra a far parte del team del chirurgo ortopedico Marino Zuco, il quale la guiderà con saggezza e le insegnerà molte competenze pratiche.

Una nuova vita a Fregene

Negli anni Sessanta, Maria Alessandra incontra Paolo Baffi, un uomo che diventerà una figura di spicco nel panorama italiano, arrivando a ricoprire il ruolo di Governatore della Banca d'Italia. Assieme hanno due figli, Giuseppina ed Enrico. La salute di Enrico, affetto da asma, spinge la famiglia a trasferirsi a Fregene, un luogo che offre un ambiente più salubre. Qui, Maria Alessandra inizia a dedicarsi attivamente agli aspetti sociali, culturali e scolastici della comunità. Il suo impegno è particolarmente evidente nelle iniziative educative: insieme a Leonardo e Maria Pia Rotundi, e a Luigi Monaco, contribuisce in modo sostanziale alla creazione del Liceo Leonardo da Vinci di Maccarese. Prima dell'apertura di questa scuola, nel territorio non esistevano istituti superiori, e il Liceo cominciò le sue attività nel 1975 con una sola classe composta da 14 alunni. La determinazione di Maria Alessandra e dei suoi collaboratori ha permesso la nascita di una risorsa fondamentale per l'istruzione della zona.

Il contributo alla comunità e la passione per la scuola

Maria Alessandra non si limita a occuparsi solo di questioni scolastiche, ma assume anche ruoli significativi all'interno di diverse istituzioni didattiche. Negli anni Settanta diventa il primo presidente del 106° Circolo Didattico, che abbraccia tutte le scuole della zona nord dell'attuale Comune di Fiumicino. Successivamente ricopre il ruolo di presidente del Consiglio d’Istituto della Scuola Media San Giorgio e per ben nove anni è membro del XXII Distretto Scolastico. La sua dedizione per l’istruzione culmina nella lotta per l’autonomia dell’Istituto Tecnico, che oggi porta il nome del marito. La sua visione va oltre l'ambito educativo; Maria Alessandra diventa un simbolo di altruismo e generosità, attivandosi in molteplici contesti. Per esempio, nel 1976 avvia una raccolta fondi per le popolazioni colpite dal devastante terremoto in Friuli, organizzando una missione di aiuto che include anche la distribuzione di beni di prima necessità e una roulotte a una giovane coppia.

Dalla tutela ambientale alle iniziative nazionali

Negli anni Ottanta, Maria Alessandra diventa un membro attivo della Pro Loco di Fregene, contribuendo alla pulizia della località e alla creazione di campagne di sensibilizzazione per l’ambiente. La Pro Loco, sotto la sua influenza, si impegna a mantenere Fregene accogliente e pulita, installando cartelli con messaggi chiari sul rispetto dell’ambiente. La sua visione per la comunità raggiunge anche la creazione dell'Oasi di Macchiagrande, un'importante riserva naturale gestita dal WWF. Con il progredire degli anni, Maria Alessandra continua a far sentire la sua presenza anche in ambito sociale, partecipando attivamente all'AIL e organizzando eventi per raccogliere fondi e supporto per i malati. Questa dedizione si riflette nel forte impegno per la creazione di iniziative solidali, come la vendita delle uova di Pasqua che ancora oggi è sostenuta da membri della comunità.

Un lascito indelebile

Anche dopo la morte di suo marito, Maria Alessandra non si ferma. La sua volontà di aiutare e di supportare i più vulnerabili la conduce a ospitare giovani provenienti dalla Bosnia durante gli anni della guerra. Questa esperienza di ospitalità si evolve in un profondo rapporto umano con una delle ragazze, Alina, mantenendo un contatto epistolare per molti anni. Inoltre, il suo impegno umanitario si concretizza in missioni in Kosovo, culminando nella costruzione di un poliambulatorio a Dakovica. Maria Alessandra Baffi ci lascia il 17 dicembre 2018 a Roma, lasciando dietro di sé un'eredità significativa di altruismo, impegno civico e passione per la comunità. La sua figura rimarrà viva nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di conoscerla e nelle tante iniziative che ha ideato e sostenuto, un punto di riferimento eterno per Fregene e Fiumicino.

Ultimo aggiornamento il 22 Agosto 2024 da Fabio Belmonte

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *