Maria Grazia Ciolfi critica la recinzione del Parco Falcone e Borsellino: è allerta a Latina

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Maria Grazia Ciolfi critica la recinzione del Parco Falcone e Borsellino: è allerta a Latina - Gaeta.it

Il dibattito sulla sicurezza e sull'accessibilità del Parco Falcone e Borsellino a Latina diventa sempre più acceso, con la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Ciolfi, che si oppone fermamente alle scelte recenti dell'amministrazione Celentano. L'installazione di una recinzione con pali acuminati, prevista nell'ambito del progetto PNRR, suscita interrogativi sulla coerenza delle decisioni politiche rispetto agli interessi collettivi e alla sicurezza pubblica.

La posizione di Maria Grazia Ciolfi

Critiche alle motivazioni dell'amministrazione

Maria Grazia Ciolfi non si esime dal criticare chiaramente le motivazioni addotte dagli esponenti dell’amministrazione, in particolare da Fratelli d’Italia e dall’Unione di Centro. Secondo la Ciolfi, tali motivazioni non solo sono "inconsistenti", ma mostrano anche una scarsa comprensione delle reali esigenze della comunità. La capogruppo del Movimento 5 Stelle sottolinea l'importanza di indirizzare il dibattito pubblico verso due questioni fondamentali: da un lato l'interesse della collettività e, dall'altro, la realizzazione di un ambiente realmente sicuro per i cittadini.

Ciolfi evidenzia come la decisione di installare una recinzione perimetrale con pali acuminati rappresenti un'azione contraria agli obiettivi di riqualificazione del parco. "Una struttura di questo genere non solo rischia di compromettere la fruibilità del parco, ma espone anche al pericolo i visitatori," afferma Ciolfi, che chiede all’amministrazione un rapido ripensamento su quello che definisce un provvedimento “scellerato”.

La sicurezza del Parco Falcone e Borsellino

Secondo Ciolfi, la giustificazione fornita dall’amministrazione riguardo la protezione delle strutture e del patrimonio arboreo non è sufficiente. La capogruppo del M5S propone alternative più sicure e meno invasive, come una recinzione arborea che possa garantire protezione senza compromettere la sicurezza dei visitatori. La preoccupazione principale è quella di mantenere il parco dove possa essere vissuto senza rischi, e la proposta di recinzione attuale non sembra dare rassicurazioni in tal senso.

In un contesto urbano come quello di Latina, è cruciale che le scelte politiche si allineino con gli obiettivi di rafforzamento della sicurezza senza ricorrere a misure estreme che possano risultare controproducenti. Per Ciolfi, la priorità deve sempre essere il bene della comunità, e le soluzioni dovrebbero puntare alla creazione di spazi pubblici inclusivi e sicuri, dove il rischio per i cittadini venga effettivamente a ridursi, piuttosto che aumentarne l'angoscia.

Analisi dei costi e accesso agli atti

Preoccupazioni economiche e amministrative

Maria Grazia Ciolfi ha manifestato preoccupazione anche in merito ai costi che la realizzazione della recinzione potrebbe comportare. La capogruppo del Movimento 5 Stelle ha presentato una richiesta di accesso agli atti per esaminare il documento di avvio alla progettazione, al fine di comprendere se le decisioni prese siano state guidate da principi di economicità e trasparenza.

Ciolfi sottolinea che è imprescindibile che le scelte politico-amministrative rispondano a un criterio di efficienza e coerenza con il progetto iniziale. La chiara richiesta di verifica è un modo per sollecitare l'amministrazione a dimostrare che il suo operato rispetta le normative e gli standard di sicurezza richiesti.

Utilità della recinzione

Ci sono interrogativi anche sulla reale necessità della recinzione. Ciolfi si chiede a chi effettivamente debba servire questa nuova barriera, esprimendo dubbi sull'efficacia di misure che appaiono più simboliche che utili. "Se l'intenzione è quella di tenere lontano da un parco le categorie più vulnerabili, come senza tetto o tossicodipendenti, come dovrebbe funzionare una recinzione acuminata?" domanda retorica e provocatoria, che vuole spingere verso una riflessione più profonda sulla sicurezza urbana nel 2024.

Al contrario, Ciolfi mette in evidenza l'esperienza di altri parchi ad accesso libero, come il Parco San Marco, che non ha all'attivo problematiche significative di sicurezza nonostante la sua completa apertura al pubblico. Ciò dimostra che sono necessarie strategie alternative e più moderne di gestione della sicurezza, come il potenziamento della videosorveglianza e dell'illuminazione, piuttosto che tornare a soluzioni auspicabili ma che trasmettono un senso di paura e isolamento.

Il dibattito sul Parco Falcone e Borsellino continua a riferire punti di tensione tra politica e cittadinanza e richiamando l'attenzione su un aspetto cruciale del vivere urbano: la sicurezza deve andare di pari passo con l'inclusività.

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