Maria Tomba, giovane cantante veronese, è pronta a calcare il palcoscenico del Festival di Sanremo con il suo brano “Goodbye “. In un’intervista rilasciata a Oggi, ha condiviso dettagli significativi sulla sua vita, includendo la scelta di abbandonare gli studi di ingegneria chimica, la sua passione per la musica e il prezioso legame con suo padre. La sua storia è un vero e proprio inno alla resilienza e all’autenticità.
La sensazione di trovarsi a Sanremo
Maria racconta di essere profondamente emozionata per l’opportunità di esibirsi al Festival della Canzone Italiana. “Elettrizzata, onorata ed emozionata”, così descrive i suoi sentimenti. Anche se il festival avrà una classifica, lei non si lascia sopraffare dalla competizione. Per lei, la musica è un’esperienza che trascende i meri numeri. “Porto me stessa su quel palco per dare il massimo e godermela tantissimo”, afferma, sottolineando come Sanremo rappresenti sia un obiettivo raggiunto che un nuovo inizio. La preparazione è stata intensa e plurale, coinvolgendo anche scelte alimentari importanti. “Ho dovuto evitare la cioccolata, che è una vera tentazione per me, essendo una sugar addicted”, confessa. Maria ha anche seguito un regime di allenamento specifico per affrontare le performance dal vivo, incorporando esercizi utili per il fiato e vocali.
L’abbandono degli studi di ingegneria chimica
La giovane artista ha iniziato il suo percorso accademico iscrivendosi a ingegneria chimica a Milano. Maria ricorda il primo giorno di università, quando si sentì un pesce fuor d’acqua nel suo abbigliamento colorato, mentre i suoi compagni indossavano toni neutri. “Pensavano fossi una studentessa di design”, racconta. Nonostante il suo entusiasmo per gli studi scientifici, la sua carriera musicale ha preso il sopravvento dopo la tragica perdita del padre, avvenuta poco prima della maturità. La sua esperienza all’università le ha insegnato che le cose possono cambiare rapidamente e che seguire il proprio istinto è fondamentale. “Abbiamo parlato poco prima della sua scomparsa, e lui mi ha esortato a seguire sempre il mio cuore”, rivela con emozione.
Un legame forte con il padre
Il ricordo del padre è un tema ricorrente nell’intervista di Maria. Lo dedica a lui, considerandolo una figura fondamentale nella sua vita. “Mi ha sempre incoraggiato a credere in me stessa e nelle mie capacità”, afferma, mostrando il profondo legame che li univa. Le sue parole, “Qua durissima, paura pochissima”, rimangono vive nella sua memoria. La musica è diventata un modo per onorare la sua eredità e riempire il vuoto lasciato dalla sua scomparsa. “Quando canterò a Sanremo, sento che lui sarà lì con me”, aggiunge, visibilmente commossa. Tra le sue canzoni, in particolare, la strofa che dice “Guarda negli occhi e non le poppe” rappresenta il suo desiderio di andare oltre le apparenze, un messaggio che ritiene fondamentale in un’epoca dominata dai social media e dalle pressioni esterne.
Essere se stessi sopra ogni cosa
Maria, infine, affronta la questione dell’immagine e dell’autenticità. “Cerco di essere me stessa in tutto. Il palco, per me, è casa”, dichiara. Ascoltando artisti come Massimo Ranieri e Giorgia durante la sua crescita, ha sviluppato una visione artistica autonoma, trovando ispirazione in figure creative come Achille Lauro. La sua musica è un riflesso della sua lotta contro le insicurezze e una celebrazione della libertà di essere se stessi. Con il suo brano a Sanremo, Maria Tomba non si limita a partecipare a un festival, ma lancia un messaggio potente di accettazione e autenticità, creando uno spazio per chi, come lei, ha dovuto affrontare sfide personali nei propri percorsi.