Marina Suma torna sullo schermo in 'Lento': un viaggio emotivo tra dolore e rinascita

Marina Suma torna sullo schermo in ‘Lento’: un viaggio emotivo tra dolore e rinascita

Marina Suma torna sul grande schermo nel cortometraggio “Lento”, esplorando la complessa vita di Assunta, una donna segnata dal trauma, in un racconto di solitudine e rinascita attraverso la comunità.
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Marina Suma torna sullo schermo in 'Lento': un viaggio emotivo tra dolore e rinascita - Gaeta.it

Marina Suma, l’attrice napoletana famosa per il suo ruolo iconico in “Sapore di Mare“, torna a far parlare di sé con una nuova interpretazione nel cortometraggio ‘Lento‘ diretto dal giovane Edoardo Sandulli. Il film ci porta in un viaggio toccante attraverso la vita di Assunta, un personaggio carico di emozioni e complessità. In questo articolo, esploreremo il contesto del film, la storia di Assunta e il lavoro collaborativo che ha reso possibile questo progetto cinematografico.

La storia di Assunta: un passato segnato da un grande trauma

Assunta, interpretata da Marina Suma, è una donna che porta il peso di una storia difficile. Cresciuta in un contesto segnato dal terremoto dell’Irpinia negli anni ’80, ha perso il marito durante quella tragedia. Questa perdita ha segnato profondamente la sua vita, costringendola a ritirarsi in casa per ben 44 anni. Si presenta come una figura burbera e scontrosa, ma, come spiega Suma, “non è affatto così”. L’attrice evidenzia il dolore profondamente radicato nel personaggio, un dolore che è diventato il suo compagno di vita. La narrazione di Assunta ci mostra una donna che ha in parte rinunciato a vivere, chiudendo le porte a una società che ha continuato a procedere senza di lei.

Il cortometraggio racconta di una quotidianità avvolta nella solitudine e nella rassegnazione, elemento centrale della vita di Assunta. La sua spaesatezza nel mondo esterno si intreccia con momenti di nostalgia per un passato vibrante, per la musica e per i balli che un tempo riempivano la sua vita. L’ex-campionessa di valzer lento si ritroverà a dover affrontare le sue paure, il suo isolamento e la necessità di rimettersi in gioco.

La trasformazione attraverso un incontro inaspettato

Il punto di svolta per Assunta arriva con l’incontro di un giovane vicino. Questa semplice conversazione segna l’inizio di un cambiamento radicale. Attraverso una relazione inaspettata, Assunta comincia a prendere coscienza della propria solitudine e dei propri desideri. Marina Suma racconta come sia riuscita a entrare nel personaggio, vivendo intensamente una gamma di emozioni che spaziano dalla tristezza alla determinazione. L’attrice sottolinea che l’unione e la connessione con gli altri sono essenziali per la propria rinascita. Come afferma, «solo se hai una forte determinazione riesci a salvarti», ma è l’amore che permette di superare i momenti più bui.

La narrazione di ‘Lento‘ non è solo la storia di Assunta, ma una riflessione sul potere della comunità e del calore umano nel processo di guarigione. L’incontro con il giovane vicino rappresenta una boccata d’aria fresca, una possibilità di riavvicinarsi alla vita e di condividere le proprie esperienze. Questo cambiamento interiore di Assunta è centrale nel film, dimostrando come anche le esistenze più spezzate possano ricominciare a danzare.

Un cortometraggio che celebra la comunità del territorio

Lento‘ è stato girato nel comune di Candida, un luogo emblematico colpito dal sisma del 1980, insieme alla partecipazione attiva della comunità locale. Questo coinvolgimento ha creato un’atmosfera di appartenenza, permettendo al film di non essere solo una storia personale, ma un racconto collettivo di resilienza. Il regista Edoardo Sandulli ha sottolineato come la partecipazione degli abitanti durante le riprese abbia arricchito il progetto, conferendo autenticità e profondità alle scene.

Il supporto della Film Commission Regione Campania ha reso possibile la realizzazione di questo cortometraggio, dando voce a storie che meritano di essere raccontate. La collaborazione con il territorio non solo ha facilitato le riprese, ma ha portato alla luce un aspetto fondamentale del film: quello della memoria storica e della forza di una comunità che affronta insieme le sfide del passato.

Marina Suma, con la sua performance intensa e autentica, e la narrazione sensibile di Edoardo Sandulli, sono riusciti a dare vita a una storia che parla di dolore, ma anche di speranza e rinascita. ‘Lento‘ si posiziona così come un’opera significativa nel panorama cinematografico, capace di toccare le corde più profonde della vita umana. La pellicola invita a riflettere sull’importanza delle reti sociali e sulla necessità di imparare a danzare di nuovo, anche dopo le tempeste della vita.

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