Mario Eutizia, il badante killer, confessa di aver ucciso quattro anziani malati terminali

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Mario Eutizia, il badante killer, confessa di aver ucciso quattro anziani malati terminali - Gaeta.it

L'attenzione dell'opinione pubblica è rivolta al caso di Mario Eutizia, il badante accusato di omicidio che ha confermato in audizione di aver ucciso quattro anziani malati terminali. La sua confessione ha sollevato interrogativi sulla natura di tali azioni, avvenute sotto la presunta motivazione della pietà. Eutizia è attualmente detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e la sua situazione legale si complica man mano che emergono nuovi dettagli.

La confessione di un uomo provato

Le dichiarazioni in aula

Mario Eutizia, dopo essere stato arrestato il 22 agosto, ha rilasciato dichiarazioni davanti al Giudice per le Indagini Preliminari, Alessandra Grammatica. Ha confermato di aver ucciso quattro anziani, tutti con malattie terminali, ma ha scelto di non fornire ulteriori dettagli sui crimini commessi. Non ha menzionato altri potenziali casi tra le circa trenta persone assistite nel suo decennale lavoro di badante. Questa scelta di tacere solleva interrogativi sul contesto di tali azioni e sulla possibile esistenza di ulteriori vittime.

Condizioni di salute di Eutizia

Durante l'udienza di convalida del fermo, Eutizia è apparso in evidente difficoltà fisica, afflitto da diabete e altre patologie. I suoi legali, Gennaro Romano e Antonio Daniele, lo hanno sostenuto in aula, evidenziando il suo stato di debolezza. Eutizia ha manifestato la propria incapacità di proseguire nella deposizione, ma non ha rifiutato di collaborare, promettendo di fornire ulteriori dettagli agli inquirenti nelle prossime fasi del procedimento.

Vita personale e situazioni familiari

Dalla carriera al carcere

Mario Eutizia ha esercitato l'attività di badante fino a marzo, lavorando con l'ultimo paziente risiedente a Vibonati, che è anche la sua quarta vittima dichiarata. Da quel momento, si è trovato senza fissa dimora, situazione che potrebbe complicare ulteriormente il recupero della sua vita. Il GIP ha richiesto informazioni sulla sua residenza attuale, considerando che Eutizia è separato dalla moglie, la quale vive a Napoli, ed ha una figlia di 25 anni.

Implicazioni della vita privata sugli atti di violenza

Le dispute familiari e la mancanza di stabilità nella vita di Eutizia potrebbero aver influenzato le sue recenti azioni. La sua condizione di separato il cui nucleo familiare si è sfaldato può aver contribuito a un contesto emotivo precario. Questo aspetto della sua vita personale non è da sottovalutare, poiché molti fattori contestuali possono aver influito sulla sua responsabilità e sul suo comportamento.

Decisioni legali in procinto di arrivare

Futuro giudiziario di Eutizia

Nei prossimi giorni, il Giudice per le Indagini Preliminari dovrà decidere sul mantenimento della detenzione di Mario Eutizia in carcere o sull'eventuale concessione degli arresti domiciliari. Questa decisione terrà in considerazione le condizioni di salute dell'imputato, richiedendo la possibile assegnazione a una struttura che possa garantirgli le cure necessarie, dopo aver escluso l'ipotesi di una vita da evaso.

L'importanza della collaborazione

Eutizia, nel promettere ulteriore collaborazione con gli inquirenti, potrebbe essere una chiave di volta per comprendere appieno il contesto delle sue azioni e valutare se ci siano state ulteriori atrocità oltre a quelle già confessate. La sua disponibilità a rivelare dettagli aggiuntivi è un elemento cruciale per il proseguimento delle indagini e per la tutela della sicurezza pubblica.

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