Mario Eutizia: il badante napoletano confessa di aver ucciso quattro anziani per “pietà”

Mario Eutizia Il Badante Napo Mario Eutizia Il Badante Napo
Mario Eutizia: il badante napoletano confessa di aver ucciso quattro anziani per "pietà" - Gaeta.it

La saga di Mario Eutizia, il 48enne napoletano arrestato per aver confessato l'omicidio di quattro anziani, ha catturato l'attenzione dell'opinione pubblica. È descritto come un uomo sereno nonostante la gravità delle accuse, affermando di aver agito per pietà nei confronti delle sue vittime, tutte sofferenti. L’indagine in corso si concentra sulla verifica delle sue dichiarazioni e sull’individuazione di eventuali ulteriori vittime tra i suoi assistiti. Tale caso pone interrogativi significativi riguardo la professione di badante e la regolamentazione delle cure agli anziani.

Il contesto del caso

Mario Eutizia, separato e con una figlia, ha lavorato per anni come badante per anziani in vari comuni del Centro e Sud Italia, nonostante non avesse alcuna qualifica professionale che autorizzasse tali pratiche. La sua confessione ha rivelato dettagli inquietanti sui decessi di diverse persone che stava assistendo. Secondo Eutizia, le sue azioni non erano dovute a malizia, ma piuttosto a una scelta "consapevole" in un contesto di sofferenza. Le indagini si sono intensificate da quando ha contattato i carabinieri il 22 agosto, spontaneamente confessando gli omicidi. Ciò che emerge è un quadro complesso, in cui la pietà si mischia a un gesto estremo di violenza.

La posizione legale di Eutizia

Durante un'intervista con i suoi avvocati, Eutizia ha mantenuto una tranquillità che ha sorpreso anche i più esperti. Gennaro Romano, uno dei suoi legali, ha affermato che il suo assistito è "sereno" e convinto di aver compiuto la scelta giusta rivelando la verità sugli omicidi. Tuttavia, il legale ha sottolineato che le dichiarazioni di Eutizia saranno verificate e che i due filoni d'indagine stanno analizzando i dettagli forniti riguardo ai decessi. È un terreno delicato, dove ogni parola deve essere presa in considerazione e dove la magistratura svolgerà un ruolo cruciale nel determinare la verità.

Ulteriori indagini sulle vittime

Le autorità stanno attualmente indagando su una lista di circa trenta anziani assistiti da Eutizia negli ultimi dieci anni, per capire se altri possano essere stati vittime dei suoi atti. Due degli omicidi che Eutizia ha confessato, quelli di Luigi Di Marzo e Gerardo Chintemi, sono già noti e riguardano decessi recenti avvenuti a Casoria e Vibonati. Le salme di queste vittime sono state cremate, il che complica le indagini. Tuttavia, ci sono due casi più remoti, risalenti a dieci anni fa a Latina, per cui Eutizia non riesce a fornire nomi né particolari sul luogo esatto delle morti, aggiungendo un ulteriore strato di mistero e urgenza all'indagine.

Le udienze e le prospettive future

Il prossimo passo cruciale nell’indagine si svolgerà lunedì prossimo, quando Mario Eutizia dovrà affrontare il giudice per la convalida del fermo. Sarà un momento decisivo, in cui si dovrà stabilire se continuare la custodia cautelare o adottare altre misure restrittive. Queste udienze non coinvolgeranno soltanto la sorte di Eutizia, ma avranno anche ripercussioni più ampie sulla sicurezza degli anziani e sulla regolamentazione della professione di badante, un settore che, come dimostra questo caso, richiede maggiore attenzione e controllo.

La vicenda di Mario Eutizia continua a sollevare interrogativi non solo sul suo stato mentale e morale, ma anche sull'intero sistema di assistenza per le persone anziane, evidenziando la precarietà e i rischi connessi a una professione che spesso opera nel silenzio e nell'assenza di adeguati controlli.

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *