Il concerto di Mario Fasciano si preannuncia come un evento che esplora temi profondi, attraverso una fusione di sonorità moderne e tradizionali. La performance è in programma per il 12 aprile alle 19, nella Basilica Incoronata Madre del Buon Consiglio a Capodimonte, Napoli. L’artista, con un approccio intimo e universale, porterà sul palco un messaggio di pace, in un momento storico di grande tensione. Il suo ultimo album, ‘Entanglement‘, serve da cornice a questa esperienza, evidenziando sia influenze musicali che riflessioni personali.
Un viaggio tra emozioni e sonorità
Mario Fasciano, 72 anni, è un artista poliedrico che ha dedicato la sua vita alla musica. Compositore, cantante e batterista, ha collaborato con nomi illustri del rock, come Rick Wakeman e Steve Morse. L’album ‘Entanglement‘, lanciato un anno fa e prodotto dalla Clisler, è frutto di un lungo lavoro che ha visto coinvolti vari musicisti, un processo iniziato prima della pandemia e che ha preso forma solo di recente. “Questo album rappresenta un mix di acqua e terra, un legame che unisce ogni cosa,” racconta Fasciano, citando il filone concettuale della meccanica quantistica.
Nel concerto del 12 aprile, Fasciano eseguirà brani che parlano di pace, un tema centrale e urgente. Con lui sul palco ci saranno Gianni Aquilini alle tastiere e Rob Townsend al sax soprano e flauto. L’artista sottolinea come la musica possa essere uno strumento di comunicazione potente, capace di veicolare emozioni e sensibilità. “Ho sempre cercato di unire ‘mente rock e cuore napoletano’ per far brillare ogni esecuzione,” afferma.
La fusione di tradizione e modernità
Il concerto avrà luogo in un luogo ricco di storia e significato. Nella Chiesa di Capodimonte, Fasciano e i suoi musicisti richiameranno sonorità che abbracciano la tradizione napoletana. “La musica del vinile è un riflesso di me stesso,” dichiara l’artista, enfatizzando la sua attenzione alla contaminazione musicale. Il disco, con il suo mix di modernità e tradizione, si ispira anche ai suoni folk europei, in particolare quelli irlandesi e celtici.
Durante la performance, il pubblico sarà avvolto dalle melodie che evocano la naturalità della vita, come le immagini del mare o della pioggia. Si possono aspettare momenti di grande intensità emotiva, con aperture musicali che celebrano l’alba e la speranza per un futuro migliore. Fasciano menziona un brano “liturgico”, descritto come “degno di una cerimonia francescana”, il quale sarà eseguito con grande rispetto e semplicità.
Riflessioni sulla cultura napoletana
La tradizione napoletana gioca un ruolo fondamentale nella musica di Fasciano. Elementi tipici, come le sonorità del mandolino e della chitarra, emergono in vari momenti del concerto, culminando in una tarantella coinvolgente. “Voglio far emergere le caratteristiche di una cultura che si muove tra ironia e una forte attitudine alla vita,” spiega l’artista.
La varietà dei brani, che comprendono nove tracce di cui una in italiano, mostra una ricchezza compositiva. Fasciano cita anche un messaggio chiave dall’album, evocato tramite le parole di Massimo Rinaldi sulla copertina: “Io sono te e tu sei me, io sono uguale a te.” Queste parole riassumono il tema dell’amore che attraversa tutta l’opera.
Il concerto del 12 aprile non sarà solo un’esibizione musicale, ma un evento che invita alla riflessione e alla connessione, portando il pubblico a esplorare le sfumature dell’esistenza e la necessità di pace in tempi difficili.