A Modena, la situazione dei lavoratori dello stabilimento Maserati si fa sempre più complessa. In un contesto di netta difficoltà, i dipendenti della produzione che sono in cassa integrazione da mesi, stanno ricevendo delle proposte su base volontaria per lavorare temporaneamente in Serbia. Qui Stellantis, il gruppo automobilistico che possiede Maserati, ha avviato la produzione della nuova Grande Panda, fattore che potrebbe influenzare le dinamiche occupazionali del settore.
Il punto di vista dei sindacati
L’ipotesi di lavorare all’estero ha sollevato proteste tra i rappresentanti sindacali. Stefania Ferrari, segretaria della Fiom a Modena, ha dichiarato che questa proposta è considerata una vera e propria presa in giro. Secondo Ferrari, proporre ai lavoratori di trasferirsi temporaneamente in Serbia, mentre sono in cassa integrazione con zero ore di lavoro, non rappresenta una vera soluzione ai loro problemi. Ci sono preoccupazioni rispetto al fatto che affrontano una situazione precaria senza garanzie sul futuro, mentre l’azienda si sposta per creare opportunità altrove.
La situazione produttiva di Maserati
Nel corso del 2024, Maserati ha registrato un significativo rallentamento nella produzione. I dati indicano che sono state prodotte solamente 220 vetture, un numero che denota una forte riduzione rispetto agli standard usuali. Attualmente, i lavoratori addetti alla produzione sono scesi sotto la soglia delle 200 unità e rimangono in cassa integrazione. Ferrari ha fatto notare come ci possa essere una possibilità per un parziale rientro dei lavoratori, ma si tratterebbe solo di una settimana di attività nel mese corrente. La mancanza di stabilità non fa che intensificare le preoccupazioni future per i dipendenti.
Novità sul modello elettrico
Un ulteriore elemento che ha suscitato il dibattito è la conferma che non sarà prodotto il modello elettrico, la Mc 20 Folgore. Questa decisione è stata comunicata ufficialmente alla fine dello scorso anno e rappresenta un cambio di rotta significativo rispetto alle aspettative di diversificazione e innovazione del marchio. La scelta di non proseguire con la produzione di un modello che avrebbe potuto ampliare l’offerta e attrarre nuovi clienti ha complicato ulteriormente il quadro economico per Maserati.
La situazione attuale quindi rimane delicata, con la necessità di trovare soluzioni concrete per i tanti dipendenti in attesa di certezze sul proprio futuro lavorativo.