In un contesto in cui il turismo accessibile sta guadagnando sempre più attenzione, Matera, con la sua storicità e il suo patrimonio, si pone in prima linea. La cooperativa ‘Oltre l’Arte per Matera’, emblema di progetti di rigenerazione urbana e sociale, accoglierà una visita studio nell’ambito di ‘Romanicamente in cammino’, un’iniziativa promossa dalla Pastorale turismo dell’Arcidiocesi di Campobasso, con l’obiettivo di esplorare le chiese romaniche della regione molisana.
La cooperativa ‘Oltre l’Arte’ e il suo modello di turismo
La cooperativa ‘Oltre l’Arte’ si distingue come una realtà innovativa in Basilicata, attivamente coinvolta nella promozione di un turismo accessibile e inclusivo. Questa cooperativa gestisce il circuito delle Chiese Rupestri di Matera, strumento di valorizzazione culturale e sociale che mira a rigenerare non solo il tessuto urbano, ma anche le comunità locali. Considerata tra le ‘best practices’ europee, la cooperativa è un punto di riferimento per chi ama il turismo sostenibile e rispettoso delle diversità .
Il progetto ‘Romanic@mente in Cammino’, come sottolinea Mario Ialenti, responsabile della Pastorale turismo dell’Arcidiocesi, ha l’intento di costruire un modello di sviluppo culturale, sociale ed economico. Il programma prevede l’integrazione di diverse esperienze e competenze per valorizzare al meglio il patrimonio locale. La visita studio, in programma domani, partirà da un laboratorio realizzato dalla cooperativa, promuovendo un’interazione diretta con l’artigianato locale e le tradizioni storiche del territorio.
Il programma della giornata di formazione
La giornata di formazione inizierà presso la sede della cooperativa ‘Oltre l’Arte’, dove i partecipanti parteciperanno a un laboratorio solidale. Questo aspetto è cruciale per riconoscere il valore dell’artigianato e la volontà di integrare le pratiche tradizionali nel contesto contemporaneo. Successivamente, il gruppo si dirigerà verso le celebri Chiese Rupestri, un vero e proprio patrimonio di cultura e religiosità in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo.
La giornata sarà caratterizzata da un momento di spiritualità e comunità , con la celebrazione di una messa nella Cattedrale di Matera, officiata dal vescovo Mons. Caiazzo, affiancato dall’arcivescovo di Campobasso, Mons. Biagio Colaianni. Questa ritualità non solo rafforza i legami comunitari, ma pone l’accento sulla missione della Chiesa di favorire l’inclusività attraverso il turismo accessibile.
La cultura dell’accessibilità a Matera
Mario Ialenti spiega l’importanza del confronto con altre realtà che si sono impegnate in un simile percorso di crescita e sviluppo. A partire dal 2008, Matera ha intrapreso un cammino coraggioso per migliorare l’accessibilità , assicurando che il turismo non sia riservato a pochi.
La concezione dell’accessibilità va oltre la mera eliminazione delle barriere fisiche; rappresenta un processo culturale in cui si lavora per rendere tutti, dai pellegrini religiosi ai turisti, parte integrante di un’esperienza che valorizza il patrimonio collettivo. L’inclusività e la bellezza del paesaggio, uniche e inconfondibili, devono essere fruibili a tutti, in modo che ciascun visitatore possa riconoscere e conoscere le peculiarità di Matera e della sua regione.
Dopo la visita di domani, il progetto proseguirà con un incontro dedicato al romanico a Campolieto, fissato per il 23 febbraio. Nuove tappe si delineano per il futuro di ‘Romanicamente in cammino’, testimoniando l’impegno costante della comunità per un turismo che non esclude nessuno e promuove la ricchezza delle tradizioni locali.