Matilde Lauria, la judoka sordocieca pronta per le Paralimpiadi di Parigi 2024

Matilde Lauria, la judoka sordocieca pronta per le Paralimpiadi di Parigi 2024

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Matilde Lauria, la judoka sordocieca pronta per le Paralimpiadi di Parigi 2024 - Gaeta.it

Matilde Lauria, judoka sordocieca di 57 anni, si prepara a realizzare un sogno che la accompagnerà nei prossimi mesi: partecipare ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024. Dopo aver vissuto e combattuto non solo sul tatami, ma anche contro le sfide quotidiane legate alla sua disabilità sensoriale, Matilde è un esempio di resilienza e determinazione, un modello per chi affronta situazioni simili. La Lega del Filo d’Oro, l’organizzazione che la supporta, esalta il suo spirito indomito e la sua storia di vita.

La vita di Matilde: ostacoli e trionfi

Un viaggio attraverso la disabilità

Matilde Lauria è una donna la cui vita è stata segnata fin dall’infanzia dalla perdita della vista e dell’udito. Diagnostica all’età di tre anni con una miopia maligna, la sua situazione è andata peggiorando nel tempo fino a portarla alla sordocecità. Tuttavia, la sua determinazione a non lasciarsi definire dalla sua disabilità è stata la chiave per affrontare le sfide della vita. Mamma di tre figli, ha sempre cercato di essere un esempio per i suoi bambini, mostrando che i limiti possono essere superati.

Nel corso degli anni, Matilde ha ottenuto numerosissime vittorie a livello nazionale e internazionale. Le sue medaglie non rappresentano solo il risultato di impegno e dedizione, ma un personale riscatto, una testimonianza che conferma la sua abilità atletica e la forza della sua volontà. La sua carriera nel judo, sport che ha scoperto più di 20 anni fa, è stata per lei un’occasione di rivincita e di affermazione sociale, rompendo pregiudizi e stereotipi legati alla disabilità.

Dalla vita di tutti i giorni al tatami

L’impegno di Matilde nel judo è iniziato grazie a un incontro fortunato con una passione trasmessa dal figlio e dal suo maestro. Questo sport è diventato una vera e propria terapia, ma anche un modo per apprendere non solo tecniche di combattimento, ma anche competenze vitali come il portamento, la determinazione e la resilienza. Sul tatami, Matilde trova uno spazio in cui può esprimere il suo talento senza limiti, dedicandosi a un’attività che richiede grande concentrazione ed empatia.

Nonostante le difficoltà, Matilde si è allenata con costanza e passione. Grazie al supporto della Lega del Filo d’Oro, ha imparato a comunicare tramite diverse tecniche specifiche come la Lis Tattile e il Braille, fondamentali per il suo percorso di crescita personale e sportiva. È un esempio di come il sostegno e l’educazione possano trasformare le sfide in opportunità.

Il supporto della Lega del Filo d’Oro

Un’opera di sostegno e formazione

La Lega del Filo d’Oro è un’organizzazione che si dedica da oltre 60 anni al supporto di persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Nel caso di Matilde, la Fondazione ha giocato un ruolo cruciale nel fornire gli strumenti necessari per comunicare e interagire con il mondo esterno. Questo supporto non solo ha contribuito alla sua formazione sportiva, ma ha anche migliorato notevolmente la qualità della sua vita quotidiana.

Gli esperti della Lega riconoscono l’importanza del lavoro svolto per Matilde, sottolineando come le sue vittorie siano il risultato di un impegno collettivo e della volontà di superare le barriere. La storia di Matilde è un simbolo di speranza per molti, un faro che illumina la strada per chi vive una realtà simile. La Lega del Filo d’Oro continua a lavorare per abbattere le barriere, promuovendo inclusione e pari opportunità per tutti.

L’impatto della comunità

Matilde è un esempio di coraggio che ha ispirato non solo chi la circonda, ma anche le nuove generazioni di atleti con disabilità. Il suo approccio positivo alla vita e la sua determinazione a non lasciarsi trascurare dalla società sono motivazioni forti per chiunque si senta in difficoltà. La sua partecipazione ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 è un’occasione per portare alla luce le sfide affrontate dalle persone sordocieche e per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche fondamentali riguardanti i diritti e le possibilità di inclusione.

Matilde Lauria non è solo un’atleta, ma una voce potente per una comunità che spesso viene ignorata. Il suo esempio di vita dimostra che, anche in circostanze sfavorevoli, è possibile combattere, vincere e, soprattutto, vivere pienamente. La sua storia continuerà a ispirare tanti, offrendo loro la forza e la determinazione necessari per affrontare le proprie battaglie.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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