Mattarella avverte: l’ombra delle sfere di influenza e i rischi dell'era neo-feudale

Mattarella avverte: l’ombra delle sfere di influenza e i rischi dell’era neo-feudale

Mattarella avverte sui rischi di un ritorno alle sfere di influenza nel contesto geopolitico attuale, sottolineando l’importanza della cooperazione internazionale e della gestione condivisa delle risorse globali.
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Mattarella avverte: l’ombra delle sfere di influenza e i rischi dell'era neo-feudale - Gaeta.it

In un discorso tenuto presso l’Università di Marsiglia, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affrontato temi di rilevanza globale, mettendo in guardia sugli sviluppi geopolitici emergenti. Con la crescente articolazione multipolare dell’equilibrio mondiale, Mattarella ha esaminato il rischio di un possibile ritorno a dinamiche di “sfere di influenza”. Questo concetto, che ha avuto un forte impatto nel Novecento, sembra ripresentarsi con prepotenza, rischiando di minare i principi democratici e i beni comuni, comprendenti il cyberspazio e lo spazio extra-atmosferico.

Le sfide dell’equilibrio multipolare

Il discorso di Mattarella ha chiarito come l’attuale scena internazionale, caratterizzata da una crescente complessità geopolitica, metta in evidenza forze che si oppongono ai progressi verso una gestione condivisa delle risorse globali. Nonostante la spinta verso un mondo multipolare, emergono nel contesto attuale comportamenti e mentalità che richiamano le sfere di influenza del passato. Queste strutture danno vita a rivalità e conflitti che potrebbero compromettere il progresso verso la cooperazione internazionale, fondamentale per affrontare i problemi globali, come i cambiamenti climatici e le crisi pandemiche.

L’approccio di alcuni leader che desiderano consolidare potere e controllo su aree specifiche sta già generando tensioni, rendendo necessaria una riflessione seria sulla direzione che il mondo sta prendendo. Mattarella ha suggerito che la comunità internazionale debba vigilare per prevenire la frammentazione e il riemergere di rivalità distruttive, affinché si possano mantenere relazioni basate su rispetto reciproco e collaborazione.

Il neofeudalesimo del Terzo millennio

Un passaggio chiave del discorso di Mattarella riguarda l’emergere di figure che potremmo definire “neo-feudatari”. Questi individui, simili a corsari di nuove generazioni, cercano di ottenere il potere su spazi pubblici e comuni. I neo-feudatari possono aspirare a gestire risorse nel cyberspazio e nel settore extra-atmosferico, creando un contesto dove si possono minacciare i diritti di sovranità delle democrazie moderne.

La comparsa di tali attori nella sfera pubblica pone interrogativi sulla governance delle risorse comuni e sull’esercizio del potere. Mattarella ha sottolineato che è fondamentale mantenere l’accesso democratico e pubblico a risorse vitali come il cyberspazio, per evitare che queste finiscano in mani private o autoritarie. L’invito del presidente è di preservare l’idea di un patrimonio comune, promuovendo una gestione inclusiva e trasparente delle risorse globali.

Le implicazioni dell’Outer Space Treaty

Un altro punto cruciale trattato da Mattarella è l’Outer Space Treaty, firmato nel 1967, che stabilisce linee guida per l’uso dello spazio extra-atmosferico. L’articolo II del trattato afferma che “Lo spazio extra-atmosferico, compresi la luna e gli altri corpi celesti, non è soggetto ad appropriazione da parte degli Stati”. Questo principio, secondo il presidente, è essenziale in un’epoca in cui il settore spaziale è in rapida espansione grazie ai progressi tecnologici e all’interesse commerciale.

Il richiamo al trattato evidenzia l’importanza di un approccio multilaterale per la gestione delle risorse spaziali, in un contesto globale teso e variegato. Senza meccanismi di controllo e consapevolezza del limite umano, il rischio di conflitti potrebbe crescere, sfociando in una nuova era di rivalità tra stati e interessi privati. Mattarella ha così invitato i leader mondiali a riflettere sull’importanza di mantenere lo spazio come bene comune, libero da rivendicazioni di sovranità, per garantire un futuro armonioso e pacifico.

L’analisi di questi temi fa luce su questioni fondamentali che definiranno l’architettura geopolitica del futuro e invita a una continua vigilanza per proteggere valori democratici e beni comuni.

Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2025 da Armando Proietti

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