Matteo Renzi svela gli incontri privati con papa Francesco a Santa Marta, tra politica e riflessioni personali

Matteo Renzi svela gli incontri privati con papa Francesco a Santa Marta, tra politica e riflessioni personali

Matteo Renzi svela i suoi incontri riservati con papa Francesco a Santa Marta dal 2014 al 2024, rivelando dialoghi intimi su politica, temi etici e momenti personali lontani dai riflettori.
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Matteo Renzi svela i suoi incontri privati e riservati con papa Francesco a Santa Marta, raccontando dialoghi intimi e momenti di confronto su politica, etica e vita personale dal 2014 al 2024. - Gaeta.it

Matteo Renzi racconta i suoi incontri privati con papa Francesco a Santa Marta, svelando dialoghi inaspettati e momenti di confronto intimo avvenuti negli anni. Dal primo incontro del 2014 fino all’estate 2024, l’ex premier descrive le visite in Vaticano lontane dai riflettori e le parole scambiate con il Pontefice, in occasioni che hanno toccato temi personali, politici e sociali.

le visite in incognito a santa marta, tra riservatezza e informalità

L’ex presidente del consiglio ha illustrato le sue visite in Vaticano come fughe riservate da Palazzo Chigi, spesso senza annunci ufficiali. Durante il suo mandato, usciva furtivamente a bordo di una piccola utilitaria per raggiungere la residenza di papa Francesco a Santa Marta. Questi incontri avvenivano senza la presenza di fotografi o rappresentanti istituzionali, mantenendo il massimo riserbo.

Renzi ha raccontato che spesso solo gli uomini della sua scorta erano a conoscenza dei movimenti, mentre lui preferiva mantenere un profilo discreto. L’atteggiamento informale di papa Francesco, che non ama il protocollo rigido, favoriva questo clima di spontaneità. I colloqui si svolgevano lontano dagli impegni ufficiali, creando uno spazio per dialoghi profondi e umani.

Il primo incontro risale ad aprile 2014, poco dopo la nomina di Renzi a presidente del consiglio, quando si presentò assieme alla famiglia a Santa Marta. In quella occasione il pontefice accolse anche i figli di Renzi, chiedendo di loro con interesse genuino e scambiando parole semplici ma intense. Quell’episodio ha evidenziato il lato empatico di Bergoglio, capace di far sentire ospiti importanti anche in un contesto privato.

dialoghi su politica e temi etici durante i primi anni di governo

Nei mesi immediatamente successivi, Renzi e papa Francesco approfondirono conversazioni su temi politici attuali e questioni etiche delicate. Il leader di Italia viva ha ricordato un episodio del maggio 2014, alla vigilia delle elezioni europee, quando ricevette una telefonata anonima che si rivelò essere proprio quella del pontefice. Francesco, con un tono leggero e un accento argentino, lodava alcune scelte e invitava a evitare strumentalizzazioni politiche.

In quelle conversazioni private, secondo Renzi, non si evita nessun argomento, neppure quelli più complicati. Il nodo della legge sulle unioni civili, che gli causò polemiche da parte di ambienti cattolici, fu affrontato apertamente nelle discussioni con Bergoglio. L’ex premier racconta come il Papa mostrasse interesse per le battaglie politiche ma anche per i risvolti umani delle scelte di governo.

Un altro passaggio importante riguarda il congresso eucaristico del 2015 a Firenze. Papa Francesco chiese a Renzi consigli su quali luoghi visitare. Non puntava ai monumenti più celebri, ma preferiva andare nelle periferie della città, là dove si avvertivano disagi sociali o questioni legate all’accoglienza dei migranti. Questa scelta rifletteva la sua priorità verso i contesti più vulnerabili.

la fase critica del referendum e l’incoraggiamento di papa francesco

Nel 2016, in occasione della chiusura del Giubileo della misericordia, Renzi tornò al Vaticano per un nuovo incontro riservato. In quello stesso periodo si avvicinava la consultazione referendaria che avrebbe segnato una svolta drammatica nella sua carriera politica.

Due settimane prima del voto decisivo del 4 dicembre, il papa gli chiese direttamente come andassero le cose. La risposta dell’ex presidente, che si mostrava fiducioso nonostante i sondaggi sfavorevoli, suscitò una risata condivisa tra i presenti. Quel momento di leggerezza bilanciava la tensione della campagna elettorale.

Dopo la sconfitta e le dimissioni di Renzi, papa Francesco gli inviò una lettera scritta a mano. Il testo, intenso nel tono e ricco di riferimenti personali, iniziava con “Caro fratello” e accennava al mondo scout, invitando a non arrendersi e a trovare nuove energie per ricominciare. Quel messaggio ha accompagnato Renzi per quasi un decennio.

l’incontro del 2024 e il valore umano del rapporto con bergoglio

L’ultimo incontro citato risale ad agosto 2024, quando Renzi e la moglie Agnese festeggiavano le nozze d’argento. Anche in quella occasione, papa Francesco li ha accolti con la stessa calda umanità dimostrata negli anni precedenti.

Renzi racconta che il dialogo è stato aperto e vario, toccando diversi argomenti senza filtri. Questa continuità di rapporti evidenzia un legame personale profondo, costruito sulle conversazioni non convenzionali e sull’attenzione verso le cose di ogni giorno.

Non si tratta solo di incontri ufficiali o dichiarazioni pubbliche, ma di un confronto che rimane in parte nascosto e che ha scandito momenti chiave della vita politica e personale di Matteo Renzi. I dettagli emersi mostrano uno spaccato insolito del rapporto tra una figura politica italiana e il pontefice, basato su fiducia e riservatezza.

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