L’incontro di Matteo Ricci a Comunanza ha rappresentato un momento cruciale per affrontare la crisi industriale dell’entroterra marchigiano. Durante la penultima tappa del suo tour “Ricucire le Marche“, l’europarlamentare del PD ha messo al centro del dibattito le necessità di investimenti concreti e rapidi da parte della Beko, un tema che preoccupa sindacati e lavoratori. Per Ricci è essenziale che gli accordi sottoscritti non rimangano solo sulla carta, ma diventino realtà visibili per la comunità.
Il tour “ricucire le marche” e il sostegno dei cittadini
Ricci ha avviato il suo tour partendo da Cantiano, con tappe successive a Fabriano e Camerino, prima di raggiungere Comunanza in bicicletta. Qui, circa 150 persone hanno accolto il politico, tra cui anche l’onorevole Augusto Curti. Il tour rappresenta un’opportunità per Ricci di avvicinarsi ai cittadini, ascoltare le loro preoccupazioni e presentare le proprie proposte politiche per il futuro delle Marche. L’incontro ha messo in evidenza un forte senso di comunità e l’urgenza di affrontare i temi cruciali per il territorio.
L’impatto della crisi industriale e il ruolo delle istituzioni
Ricci, nel suo intervento, ha sottolineato quanto sia delicata la situazione della Beko, citando i colloqui avuti a Istanbul con la famiglia proprietaria, in compagnia di Dario Nardella. Ha distinto tra le esperienze vissute a Fabriano, dove le cose sono peggiorate, e Comunanza, dove la situazione appare relativamente più positiva. Tuttavia, l’europarlamentare ha messo in guardia: “Nessuno può permettersi di abbassare la guardia”. Il discorso ha messo in luce il pericolo che centinaia di posti di lavoro siano a rischio, e il ruolo cruciale dell’indotto di microimprese per il sostegno economico della zona.
La necessità di un piano per la ricostruzione post-sisma
Un altro tema rilevante è stato quello della ricostruzione post-sisma. Ricci ha riconosciuto l’importante lavoro svolto dall’ex commissario Giovanni Legnini, sottolineando il contributo fondamentale di 14 miliardi di euro per avviare cantieri attivi. La visita a Camerino, dove i lavori sono attualmente fermi, ha evidenziato la frustrazione per i ritardi nella ricostruzione. Ciò dimostra che misure strutturali e immediatamente applicabili sono necessarie per invertire la tendenza.
Proposte per le aree interne: idee concrete e realizzabili
Nel suo intervento, Ricci ha presentato quattro proposte per rilanciare le aree interne. Tra queste, l’assegnazione di 30mila euro a fondo perduto per giovani coppie che desiderano acquistare o affittare una casa, la possibilità di trasporto pubblico gratuito per studenti e lavoratori, nidi gratis e maggiori fondi per le scuole, in particolare quelle con pluriclassi. Queste misure, già in uso in altre regioni, potrebbero rappresentare un’importante opportunità per le Marche, rispondendo a esigenze reali e concreti.
La sanità marchigiana e la gestione delle risorse
Un’altra critica importante che Ricci ha sollevato riguarda la situazione della sanità. Ha affermato che negli ultimi anni i problemi si sono aggravati, con un aumento delle liste d’attesa e della mobilità passiva dei cittadini marchigiani verso altre regioni. A suo avviso, è inaccettabile che un marchigiano su dieci abbia rinunciato alle cure. Ricci ha raggiunto conclusioni dure sulla giunta uscente, affermando che dopo cinque anni di governo, continuare a dare la colpa alle amministrazioni passate è insostenibile. Chiede, con urgenza, un cambiamento di rotta e una gestione più efficiente delle risorse.
La chiusura del tour e le prospettive per il futuro
L’ultima tappa del tour di Ricci ha avuto luogo ad Arquata del Tronto. In questo contesto, ha ribadito l’importanza di evitare slogan senza contenuto e di compiere scelte nette per il futuro delle Marche. Ricci ha espresso la necessità di elaborare un progetto credibile, in grado di offrire una visione chiara per i prossimi cinque anni. L’impegno è quello di restituire alla regione un futuro prospero, ancorato a scelte concrete e società coesa.
La situazione attuale delle Marche richiede attenzione e azioni immediate. La speranza è che, con l’impegno richiesto ai politici e alla comunità, si possano finalmente realizzare cambiamenti tangibili e positivi.