Maura Delpero premiata a Venezia 81 con il Leone d'Argento per "Vermiglio"

Maura Delpero premiata a Venezia 81 con il Leone d’Argento per “Vermiglio”

Maura Delpero premiata a Venez Maura Delpero premiata a Venez
Maura Delpero premiata a Venezia 81 con il Leone d'Argento per "Vermiglio" - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Il cinema italiano ha motivo di festeggiare in seguito alla premiazione di Maura Delpero al Festival di Venezia 81. La regista ha ricevuto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria per il suo film “Vermiglio“, un’opera riconosciuta da una giuria di esperti presieduta da Isabelle Huppert. Giuseppe Tornatore, presente nel panel, ha elogiato Delpero per la qualità della sua produzione cinematografica, sottolineando la valenza poetica del suo lavoro. Con la pellicola che sarà distribuita da Lucky Red a partire dal 19 settembre, le aspettative sul futuro e sulle potenziali candidature ai premi internazionali si intensificano.

La riscoperta di una storia locale

Un racconto di tempo di guerra

Vermiglio” è ambientato nel contesto della Seconda Guerra Mondiale e racconta la storia di una giovane ragazza che si innamora di un soldato disertore. Questa relazione, che inizia in un tranquillo paesino di montagna in Val di Sole, porta a una serie di eventi che segnano la vita degli abitanti. Attraverso un mix di dramma e poesia, Delpero esplora il tema dell’amore e della guerra, mostrando come la guerra possa influenzare anche i momenti più bucolici e sereni della vita quotidiana.

L’intreccio narrativo ruota attorno alla figura di un patriarca, il maestro del villaggio interpretato da Tommaso Ragno, e il modo in cui egli realizza la tradizione e gli insegnamenti familiari. Questo sfondo storico è essenziale per comprendere le scelte dei personaggi e le loro dinamiche interpersonali. Oltre a fare da sfondo alla trama, il paese di Vermiglio diventa un personaggio a sé, un luogo dove il passato e il presente si intrecciano in un affresco di emozioni e conflitti.

L’importanza della lingua dialettale

Il film è realizzato in dialetto locale, una scelta che riflette l’autenticità e la profondità della cultura locale. Maura Delpero ha dedicato tempo e cura nella selezione delle comparse, coinvolgendo persone del posto per rendere il racconto il più autentico possibile. Questa attenzione ai dettagli accresce il valore del film e permette agli spettatori di vivere un’esperienza immersiva e sincera, lontana dalle produzioni commerciali standardizzate.

Il dialetto non è solo una scelta stilistica; è un elemento che arricchisce la narrazione e permette di riscoprire una parte della storia italiana che spesso rimane in ombra. Attraverso questa scelta, Delpero riesce a trasmettere l’importanza della comunità e delle tradizioni, fondata su legami familiari e storici che risalgono a un’epoca difficile.

La regista e il suo percorso artistico

Dalla formazione all’internazionalità

Maura Delpero, originaria di Bolzano, ha un background unico che unisce esperienze formative a diverse influenze culturali. Il suo percorso artistico è caratterizzato da un forte spirito autodidatta, alimentato dalla passione per il cinema e dall’osservazione di grandi maestri come Ermanno Olmi e Vittorio De Sica. I suoi studi a Bologna e la vita in Francia hanno ulteriormente ampliato la sua visione artistica, rendendola capace di fluire tra diverse culture e linguaggi.

Delpero vive attualmente tra Italia e Argentina, creando un ponte tra due mondi e arricchendo il suo lavoro con esperienze multiculturali. La sua vita familiare include un marito attore argentino e una figlia, un legame che non solo diversifica la sua prospettiva, ma che si inserisce anche nel tessuto delle sue opere. Infatti, la figlia è presente in una scena di “Vermiglio“, rivelando una connessione diretta tra vita personale e artistica.

Impegnata per l’uguaglianza

Oltre al suo impegno artistico, Maura Delpero è attivamente coinvolta in temi sociali rilevanti. Durante il discorso di ringraziamento al Festival di Venezia, ha toccato questioni di uguaglianza e dell’importanza di sostenere le donne nel settore del cinema. Delpero ha espresso il desiderio di vedere una crescita delle narrazioni paritarie, in cui il punto di vista non sia più limitato dal genere, ma rifletta l’umanità in tutte le sue sfumature.

La regista considera fondamentale affrontare la questione della conciliazione tra lavoro e vita familiare, evidenziando le sfide quotidiane delle donne nel settore. La sua testimonianza personale offre una luce sulla questione, mostrando come l’industria cinematografica debba evolversi per supportare i talenti femminili e favorire una rappresentanza più equa.

Un cinema indipendente e autentico

Nuove prospettive nel panorama cinematografico

Maura Delpero, fondatrice della neonata società Cinedora, ha concentrato la sua visione artistica su progetti che riflettono la sua idea di cinema ‘autentico’ e ‘indipendente’. Nonostante il budget limitato di 4 milioni di euro per “Vermiglio“, la regista ha dimostrato che è possibile realizzare opere di qualità senza dover scendere a compromessi con le logiche commerciali prevalenti. La pellicola ha già attirato l’attenzione di festival internazionali, aprendo porte a future collaborazioni e opportunità di visibilità.

Il suo desiderio di creare un cinema libero e indipendente non è privo di sfide. Delpero ha affrontato vari ostacoli durante il processo creativo, evidenziando la difficoltà di mantenere il controllo su un’opera che coinvolge molti professionisti e risorse. Tuttavia, il suo impegno nella realizzazione del film dimostra che la passione e la dedizione possono superare le limitazioni imposte dal settore.

Il suo approccio innovativo e la volontà di esplorare storie autentiche collocano Maura Delpero tra i cineasti più interessanti della nuova generazione, pronta a lasciare il segno nel panorama cinematografico internazionale. Con il riconoscimento a Venezia, il suo lavoro è stato validato da una giuria prestigiosa e ora punta a ispirare le future generazioni di cineasti a seguire il loro sogno, creando storie che risuonano con emozione e autenticità.

Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2024 da Armando Proietti

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