L’arrivo di ‘Tu quoque‘, il nuovo film di Maurizio Battista in uscita il 3 aprile con Nexo Studios, segna un ritorno significativo per l’attore romano. Questa pellicola, che Battista ha co-sceneggiato e prodotto, rappresenta una fusione di elementi comici e drammatici, riflettendo le complessità e i malesseri dell’individuo nella società moderna, mantenendo un legame profondo con la tradizione comica italiana.
Un viaggio nell’antica roma
Il film ‘Tu quoque‘ si snoda attorno alla vita di Massimo Quinto, un uomo di sessant’anni interpretato dallo stesso Battista, che si trova ad affrontare momenti difficili. La trama acquista una svolta inaspettata quando, dopo un incidente in scooter e un’illazione negativa sulla sua salute, Massimo si ritrova catapultato nell’antica Roma. Questo passaggio temporale diventa il fulcro della narrazione, consentendo alla trama di esplorare l’ironia della storia e della vita moderna attraverso situazioni paradossali.
Massimo, un uomo con un matrimonio fallito e un figlio che ha tagliato ogni contatto con lui, si ritrova in un contesto storico che lo spinge a riflettere sul proprio passato e sulle sue scelte. In questa nuova dimensione, interagisce con figure storiche come Giulio Cesare e la sua moglie Calpurnia, portando una ventata di modernità in un periodo lontano. La commedia si nutre delle conoscenze accumulate da Massimo nella vita attuale, mostrandolo mentre cerca soluzioni ‘creative’ ai problemi dei romani, in un gioco di contrasti tra passato e presente.
Tematiche di malessere e introspezione
Maurizio Battista, noto per la sua abilità nel portare il teatro e la televisione al grande schermo, ha voluto offrire in ‘Tu quoque‘ un’esperienza che vada oltre la semplice satira sociale. Sebbene gli elementi comici siano predominanti, il film affronta tematiche di malessere e nostalgia, riflettendo su come i sentimenti possano cambiare col tempo. L’attore, parlando di ciò che ha voluto trasmettere, ha detto che “i sentimenti ti ammorbidiscono” con l’età, portando con sé ricordi e esperienze che influenzano le relazioni interpersonali.
Nel film, l’emergere di questi malesseri è bilanciato da momenti di leggerezza. Battista ha descritto il suo intento di far emergere emozioni autentiche: “Volevo dare emozioni, perché di quelle abbiamo più bisogno quando cresciamo.” Questo richiamo all’introspezione rende ‘Tu quoque‘ un dramedy che invita lo spettatore a ridere, ma anche a riflettere sulle proprie esperienze di vita.
Il cast e la produzione
Oltre a Maurizio Battista, il film può contare su un cast variegato di talenti, tra cui Paolo Triestino nel ruolo di Giulio Cesare, Francesca Antonelli come Calpurnia e Guglielmo Poggi nel ruolo del figlio Edoardo. Quest’ampia gamma di personaggi arricchisce la narrazione, contribuendo a creare un ambiente vivace e allusivo rispetto alla cultura romana, mentre affronta problematiche attuali.
La produzione, un lavoro congiunto di Ballandi Srl, Lml Group Srls e Alma Srl, si è concentrata sull’obiettivo di realizzare una storia avvincente, non mirata a vincere premi, ma piuttosto a toccare le corde dell’emozione. Battista ha riconosciuto che non si aspettava certamente un film da Oscar, ma desiderava che ‘Tu quoque‘ fosse in grado di far scaturire risate e, perché no, anche qualche lacrima.
La combinazione di commedia e riflessione personale rende ‘Tu quoque‘ un’opera significativa, rappresentativa delle esperienze umane e del ricco patrimonio della tradizione comica italiana. In questo modo, Maurizio Battista si afferma come un artista che continua a esplorare nuove strade nel panorama cinematografico.