Il progetto EMINC punta a promuovere il ruolo attivo dei padri nella crescita e nell’educazione dei loro figli nei primi mille giorni di vita. Con il supporto di personalità rinomate, tra cui lo scrittore Maurizio De Giovanni, l’iniziativa si estende a tre importanti città : Napoli, Lisbona e Barcellona. A Napoli, dove l’utilizzo del congedo di paternità è significativamente più basso rispetto ad altre regioni d’Italia, il progetto mira a incentivare i padri a prendersi più responsabilità nell’accudire i propri figli.
La situazione del congedo di paternità a Napoli
Pochi giorni per una grande responsabilitÃ
Nel contesto napoletano, il congedo di paternità rappresenta una questione cruciale. Attualmente i padri hanno diritto a un congedo obbligatorio di soli 10 giorni retribuiti al 100%, da fruire nei due mesi antecedenti e nei cinque mesi successivi alla nascita del bambino. Questa limitata opzione comporta una bassa adesione tra i padri, con una percentuale di utilizzo che oscilla tra il 38% e il 58%. Questi dati sono nettamente inferiori rispetto a quelli registrati al Nord Italia, dove la partecipazione al congedo risulta compresa tra il 69% e l’84%.
La disparità fra le diverse regioni del paese evidenzia non solo una questione culturale, ma anche un bisogno urgente di sensibilizzazione. Parlando di paternità , è fondamentale affrontare il cambiamento di narrativa che spesso vede la figura del padre relegata a un secondo piano durante le fasi più delicate della crescita infantile. La ridotta disponibilità di congedo di paternità non favorisce soltanto il legame padre-figlio, ma incide anche sul benessere della madre, che potrebbe trarre beneficio dalla condivisione delle responsabilità domestiche e genitoriali.
Il progetto EMINC e il suo impatto
Obiettivi della campagna e coinvolgimento della comunitÃ
Il progetto EMINC, finanziato dalla OAK Foundation International e sostenuto in Italia dal Centro per la Salute del Bambino, non si limita a fornire supporto immediato ai padri, ma si propone di influenzare politiche più ampie in favore della genitorialità condivisa. Diverse figure pubbliche, tra cui il docente Andrea Patroni Griffi, il giornalista Claudio Silvestri e gli attori Gianluca Di Gennaro e Francesco Vitiello, partecipano attivamente alla campagna con video-testimonianze che incoraggiano i padri a prendersi cura dei propri bambini nei primi anni di vita.
Un’importante iniziativa avrà luogo sabato 14 settembre nella Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Maggiore, in via Duomo, dove inizierà un ciclo di formazione curato dall’associazione “Cerchio degli uomini”. Questo evento sarà fondamentale per sviluppare una coscienza collettiva sulla responsabilità genitoriale, nel tentativo di favorire la transizione da coppia a famiglia e prevenire casi di violenza.
La voce degli esperti: l’importanza del ruolo paterno
Una nuova consapevolezza sulla paternitÃ
L’importanza del coinvolgimento paterno nei primi anni di vita è sottolineata da Paolo Siani, coordinatore del Tavolo per l’infanzia del Comune di Napoli. Siani evidenzia come, culturalmente, spesso si consideri la nascita di un bambino come un affare esclusivamente materno. Attualmente, i congedi sono 10 giorni per il padre contro 150 per la madre, un bilanciamento che necessita di una revisione. Questo squilibrio è inaccettabile, e il padre deve assumere un ruolo attivo nei primi anni della vita del bambino.
Il progetto EMINC si propone non solo di sensibilizzare i padri sul loro ruolo, ma mira anche a ottenere il supporto del Governo italiano per aumentare i congedi parentali. La proposta include un raddoppio dei giorni di congedo per i padri, con un’auspicata parità rispetto ai diritti delle madri. Tale misura non solo agevolerebbe il legame tra padre e figlio, ma contribuirebbe a promuovere una maggiore natalità nel paese, creando un ambiente più favorevole alla crescita delle nuove generazioni.