Maurizio Ferrini, comico noto per il personaggio della signora Coriandoli, ha parlato apertamente del periodo complicato che ha attraversato dopo il successo della trasmissione Quelli della notte, che quest’anno festeggia i quarant’anni. Ospite a La volta buona, condotto da Caterina Balivo, ha ripercorso un tempo segnato da difficoltà personali e lavorative, svelando dettagli finora poco noti sulla sua carriera e vita privata.
Il dolore di sentirsi isolato dopo il successo improvviso
Ferrini ha raccontato come il successo improvviso non gli abbia portato stabilità, ma anzi un vuoto profondo. Per due anni, ha spiegato, ha vissuto un periodo di grande confusione e solitudine, tanto che anche i suoi amici di un tempo lo trattavano in maniera diversa. “Mi guardavo dentro e vedevo un acquario colmo dei miei personaggi”, ha confessato, descrivendo la sua mente affollata dalle versioni diverse di sé stesso nate dal lavoro televisivo. Ha ammesso di essersi sentito come dentro un mondo irreale, incapace di riconoscere se stesso e la sua identità.
Per alleviare l’inquietudine, passava molto tempo a dormire, cercando di sfuggire alla realtà. In seguito ha trovato un rifugio nei viaggi e nella lettura, evitando vizi e dipendenze. In effetti, già da quegli anni, i suoi interessi si erano orientati verso l’astrologia, passione che gestionava lontano dai riflettori e che gli ha offerto una forma di stabilità emotiva.
Le difficoltà economiche dopo la popolarità e il cambiamento di immagine
Dopo il grande successo ottenuto in televisione, Maurizio Ferrini si è trovato a fare i conti con un brusco cambiamento anche sul piano economico. Ha dichiarato che trovare nuovi ingaggi si è rivelato complicato: il suo nome sembrava pesare più che avvantaggiarlo. “Quando ti propongono qualcosa e dici che devi pensarci, gli altri pensano che te la tiri e ti escludono automaticamente”, ha detto riferendosi alla reticenza degli addetti ai lavori. Questo ha portato a un periodo nel quale accettava anche incarichi lontani dalla sua vocazione artistica, come la realizzazione di oroscopi a pagamento, per mantenersi.
Rifiuti professionali e la fama di inaffidabile
La perdita di un certo tenore di vita, abituale per lui fino a quel momento, ha influito pesantemente sul suo morale. Tuttavia, ha ricevuto il sostegno di alcune persone che non lo hanno abbandonato. Tra questi ci sono stati Renzo Arbore e Nino Frassica, insieme ad altri amici meno noti, e anche Pippo Baudo ha avuto un ruolo nel supportarlo professionalmente. Quei legami gli hanno permesso di non perdere del tutto il contatto con il mondo dello spettacolo.
Ferrini ha ammesso di aver detto no ad alcune opportunità importanti, tra cui la partecipazione a Vacanze di Natale, un rifiuto motivato da una scelta personale e non condivisa da tutti. In seguito, ha riconosciuto di essersi fatto una certa fama negativa, di persona poco affidabile, per aver declinato diversi progetti. Questa reputazione ha complicato ancora di più la sua situazione lavorativa.
Il ruolo dell’astrologia nella ripresa
Nonostante queste difficoltà, il comico non ha ceduto a dipendenze o comportamenti autodistruttivi. Ha continuato a coltivare l’interesse per l’astrologia, rimanendo fedele a una passione che ha aiutato a superare il periodo più buio. L’attività di fare oroscopi gli ha permesso di mantenersi e, nel tempo, di tornare a partecipare a programmi televisivi.
Ferrini ha raccontato con un sorriso il racconto di quei momenti, ma ha anche sottolineato quanto fossero dolorosi da rivivere. La sua testimonianza durante La volta buona illumina una fase meno conosciuta della sua carriera, fatta di lotte e rinascite, lontana dai riflettori ma cruciale per la sua esperienza personale e professionale.