Lo scrittore e scultore Mauro corona si è raccontato a Verissimo il 27 aprile 2025, affrontando temi legati al suo rapporto con l’alcol e l’episodio recente che gli ha causato una ferita al volto. L’intervista ha mostrato un lato personale e riflessivo dell’artista, noto anche per la sua partecipazione al programma CartaBianca.
Il rapporto difficile con l’alcol e le conseguenze giudiziarie
Mauro corona ha ammesso di aver avuto un passato tormentato con l’alcol, che gli ha procurato diversi problemi, anche di natura legale. Ha citato processi per ubriachezza molesta, interruzione di funzione religiosa e turpiloquio: situazioni che hanno segnato momenti di disordine e tensione. Questi episodi lo hanno portato a decidere di smettere, definendo quell’interruzione un “stop netto”. Corona si è detto consapevole che, anche se spesso tranquillo, in alcune rare occasioni diventa irascibile e fa “terra bruciata”, situazioni che lo hanno convinto a mettere un punto definitivo.
La perdita della patente, avvenuta due mesi prima dell’intervista, è stata attribuita proprio all’alcol, o meglio al consumo di vino. Corona ha fatto una netta distinzione tra alcol in senso generale e vino, definendo quest’ultimo come “poetico” e l’alcol “tragico”. Questa separazione riflette una certa visione personale, probabilmente legata alla sua cultura e al suo modo di vivere.
Incidente con la motosega: la ferita al volto e il racconto dell’episodio
Durante la puntata di Verissimo, Mauro corona aveva una ferita evidente sul viso, risultato di un incidente avvenuto con una motosega. Ha raccontato che una scheggia è partita improvvisamente durante il lavoro e gli ha colpito il volto. L’artista ha commentato con una punta di ironia, dicendo “fa anche scena”, come a stemperare la gravità dell’incidente. Questo dettaglio fa luce sul suo carattere schietto e diretto, che spesso emerge nelle interviste e nei suoi scritti.
L’incidente non gli ha impedito di partecipare all’intervista, segnalando un elevato grado di determinazione e voglia di comunicare, nonostante il dolore o il disagio fisico. È evidente che il lavoro manuale e la sua attività artistica rappresentano una parte importante della sua identità, anche quando comportano rischi.
Presenza televisiva e preferenze per l’interazione in studio
Corona è un volto noto anche sul piccolo schermo, grazie alla sua partecipazione fissa nel programma CartaBianca, condotto da Bianca Berlinguer. Tuttavia, nell’intervista a Verissimo ha ammesso di preferire i collegamenti da remoto piuttosto che essere in studio dal vivo. Ha spiegato che in collegamento si sente più protetto, come se ci fosse una barriera tra lui e il pubblico o i conduttori.
Ha ironizzato sul fatto che questa sua preferenza possa suscitare una reazione di gelosia in Bianca Berlinguer, soprannominata “Bianchina”. Questo dettaglio rivela uno spaccato sull’atmosfera dietro le quinte delle trasmissioni e sul rapporto tra ospiti e conduzione.
Riflessioni sulla morte e sul tempo che scorre
In una parte più intima dell’intervista, Corona ha affrontato la paura della morte. Ha detto di temere il dolore e la sofferenza associati alla malattia e alla fine della vita, non l’idea stessa di non esistere più. Il pensiero nasce dal ricordo di un amico che ha vissuto un lungo ricovero prima di morire.
Le sue parole racchiudono una riflessione sul tempo e sull’accettazione degli eventi: “ogni cosa arriverà a suo tempo”, ha detto. Questo atteggiamento mostra un uomo che guarda con occhi concreti e pragmatici il senso della vita e della morte, senza cedere a idealismi o paure irrazionali.