Max Leitner, il "re delle evasioni", muore a 66 anni a Merano dopo una vita di fuga e problemi di salute

Max Leitner, il “re delle evasioni”, muore a 66 anni a Merano dopo una vita di fuga e problemi di salute

Max Leitner Il 22Re Delle Evas
Max Leitner, il "re delle evasioni", muore a 66 anni a Merano dopo una vita di fuga e problemi di salute - Gaeta.it

Il mondo della cronaca nera dell’Alto Adige piange la scomparsa di Max Leitner, notoriamente conosciuto come il “re delle evasioni”. Morto a 66 anni nel suo appartamento a Merano, Leitner ha trascorso gran parte della sua vita nella fuga, affrontando una lunga serie di esperienze in carcere e colpi di scena. Ritrovato senza vita a causa di un probabile malore da un amico, la sua vita avventurosa, segnata da evasioni e reati, lo ha reso una figura di spicco del crimine italiano.

Un percorso di vita segnato dalla criminalità

Dalle rapine agli arresti

La carriera criminosa di Max Leitner ha avuto inizio negli anni Ottanta, periodo in cui ha messo a segno diverse rapine che lo hanno portato dritto nei confini della legge. Tuttavia, ciò che ha reso il suo nome famoso non sono solo le sue malefatte, ma le sue straordinarie evasioni. Leitner ha trascorso ben 27 anni della sua vita in carcere, ma il suo talento nell’evadere ha attirato l’attenzione dei media e delle forze dell’ordine. Non si è mai macchiato di reati violenti, mantenendo un certo profilo che, paradossalmente, lo ha reso un personaggio quasi leggendario fra i criminali.

La sua vita in fuga è stata costellata di arresti che si sono susseguiti uno dopo l’altro, dando vita a una serie di eventi rocamboleschi. Dopo essere stato arrestato in Austria nel 1990 durante un assalto a un furgone portavalori, Leitner è riuscito a evadere dal carcere austriaco e successivamente da diverse prigioni italiane. Le sue evasioni hanno fatto di lui una figura leggendaria nel panorama criminale del Nord Italia, dove il suo nome è diventato sinonimo di audacia.

La sua ultima avventura nel mondo del crimine

Il suo ultimo arresto risale a tre anni fa, assieme a un nuovo tentativo di rimanere lontano dai problemi. Leitner, che nel frattempo soffriva di gravi problemi di salute, aveva giurato di non tornare mai più in carcere. Tuttavia, il destino ha voluto diversamente e, in una notte di settembre, lo hanno arrestato. Anche quando era in libertà vigilata, i guai non lo lasciavano in pace.

Un episodio emblematico è avvenuto a settembre 2021, quando, dopo un accenno di sparatoria presso una prostituta che aveva chiamato il 112, i carabinieri si sono ritrovati a risalire a Leitner. Al momento dell’arresto, il criminale ha finto un attacco cardiaco nella speranza di sfuggire alla giustizia. Tuttavia, l’ispezione della sua auto ha rivelato una serie di armi pericolose, tra cui una pistola P38 e un fucile con silenziatore, rivelando un lato inquietante del suo carattere.

Un uomo segnato dalla vita

La vita a Merano

Negli ultimi anni, Max Leitner ha vissuto a Merano, una città che ha conosciuto bene sia per le sue bellezze sia per la sua vita avventurosa. Chiunque avesse avuto occasione di incontrarlo lo descriveva come un uomo profondamente segnato dal suo passato, convivente con i fantasmi di una vita trascorsa fra il crimine e fuga. Nonostante le sue esperienze, sembra che potesse mostrarsi autoironico, osservando con aneddoti singolari il suo status di “re delle evasioni”, consapevole di essere ormai considerato non più pericoloso.

Il suo carattere da bandito, unito all’iperbole delle sue evasioni, lo ha reso un argomento di conversazione nei bar e nelle piazze. Probabilmente, era legato a una sorta di affetto misto a rispetto nella comunità, un paradosso per un uomo che ha forgiato la sua vita tra leggi e trasgressioni. La sua morte, avvenuta in solitudine, riporta alla luce una vita piena di alti e bassi, testimoniando come la libertà e la prigionia siano stati i due poli di un’esistenza complessa.

Leitner ha lasciato dietro di sé una storia avvincente, un tragico esempio del dualismo fra libertà e reclusione, un racconto che continua a destare interesse e riflessioni. Anche se il “re delle evasioni” non potrà più raccontare la propria storia, il suo nome rimarrà vivo nella memoria collettiva, testimoniando una vita vissuta al di fuori delle righe imposte dalla società.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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