Il 28 dicembre, l’Unipol Forum di Milano è diventato un palcoscenico di ricordi e nostalgia grazie a “Max Forever – Questo Forum non è un albergo“. Questo nuovo capitolo live di Max Pezzali, noto cantautore italiano, segna l’inizio di un tour che già conta 18 date, tutte sold out nei palazzetti di Milano e Roma, inclusa la notte di Capodanno. Con una serie di brani iconici che spaziano oltre tre decenni di musica, l’artista ha creato un evento che celebra e rivisita quel periodo iconico degli anni ’90, arricchito da nuove emozioni create dal suo recente lavoro discografico “Max Forever vol. 1 – L’album“. La risposta del pubblico ha dimostrato quanto queste melodie riescano a evocare sentimenti di un tempo passato, un vero omaggio alla gioventù e alla cultura musicale di un’intera generazione.
Un concerto memorabile: la scaletta e l’allestimento
Quando Max Pezzali sale sul palco, il boato del pubblico è subito tangibile. La scaletta di quasi trenta brani si presenta come un viaggio attraverso la sua carriera, presentando canzoni iconiche in versioni medley e acustiche, offrendo così una freschezza che sorprende anche i fan di lunga data. Con una durata di due ore e mezza, il concerto non è solo un insieme di canzoni, ma un’esperienza immersiva, caratterizzata da scenografie che intendono ricreare atmosfere significative della sua vita e della sua musica. Dalla cameretta decorata con poster che rimandano all’adolescenza, fino a scenari ispirati al far west, ogni set diventa parte integrante dello spettacolo.
L’allestimento comprende anche proiezioni di polaroid che rievocano ricordi della vita di Max, contribuendo a rendere il concerto non solo un momento musicale, ma una vera e propria narrazione visiva. Si parte da classici dell’era 883 come “S’inkazza “, continuando con brani che hanno segnato la sua carriera e quella degli 883, come “Non me la menare” e “Sempre noi“. Tra illusioni visive e arrangiamenti sorprendenti, il concerto si fa palcoscenico di racconti vividi e condivisi con il pubblico, uniti nella celebrazione di una musica che ha segnato la storia.
Un tour da record e l’amore del pubblico
Max Pezzali ha abbracciato un trionfo senza precedenti con il suo tour, che prosegue su ritmi serrati, concedendosi solo poche pause. Con un calore autentico, il cantautore invita il suo pubblico a cantare con lui, creando un’atmosfera di comunione e partecipazione. La setlist, arricchita da continue sorprese, include successi come “La dura legge del gol“, “Come mai“, e “Con un deca“, spargendo note di nostalgia e felicità tra i presenti. Questo evento non è soltanto un concerto, ma una celebrazione della comunità e un riconoscimento del legame emotivo tra Max e i suoi fan.
Il tour ha già totalizzato oltre 180mila biglietti venduti, aggiungendosi a più di 400mila biglietti della precedente tournée estiva. Questi numeri parlano chiaro: l’interesse e la risonanza che la musica di Pezzali ha avuto negli ultimi anni hanno raggiunto livelli straordinari. Max riflette su questo momento raro, esprimendo il suo apprezzamento per un affetto che non ha mai smesso di crescere. A 57 anni, con una carriera che si è sviluppata nel tempo, l’artista vive ogni concerto come se fosse un regalo, un’opportunità condivisa con i suoi fan.
Nostalgia e risonanza culturale
L’affetto del pubblico per le canzoni degli 883 è un fenomeno che travalica i confini generazionali. Anche coloro che, in passato, non avevano una connessione diretta con la musica di Max non possono sfuggire al richiamo di melodie e testi che hanno costellato le estati e le radio degli anni ’90. La musica di Pezzali, trasmessa incessantemente dalle radio dell’epoca, ha accompagnato momenti quotidiani, letture di vita che, con il passare del tempo, si sono trasformati in ricordi vividi.
Il concerto di Max Pezzali è quindi un invito a rivivere quegli istanti attraverso le sue canzoni, un modo per riconnettersi con il passato e fare una passeggiata tra memorie preziose. Ogni singolo brano è un tassello di un puzzle che rappresenta non solo la carriera di un artista, ma anche la storia collettiva di un’intera generazione. Non è solo musica, ma una continua riscoperta delle emozioni e dei significati che ha fornito nel corso degli anni, trasformandosi in un tributo alla cultura musicale nostrana e al legame indissolubile con il pubblico.
Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano