Indagine e blitz del 2022: un quadro intricato di attività illegali
L’indagine che ha portato al maxi blitz del novembre 2022 è stata avviata nel 2016 e ha visto la partecipazione della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. In seguito a un sequestro di sostanze stupefacenti e di documenti compromettenti presso una delle sedi del gruppo criminale, l’indagine si è progressivamente ampliata, fornendo importanti elementi probatori sull’organizzazione criminale in questione.
Un secondo filone di attività scoperto nel 2020
A seguito di atti intimidatori nei confronti dei residenti del quartiere Ponticelli, è stato avviato un secondo segmento di attività investigativa nel settembre 2020. Questo ha permesso di documentare le attività illecite del clan e confermare la persistenza delle loro azioni criminali nel territorio.
Condanne e sentenze: un elenco dettagliato dei responsabili
Il processo con rito abbreviato ha portato a condanne significative per i 55 imputati coinvolti nel cartello camorristico De Luca – Bossa – Casella – Minichini – Rinaldi – Reale. Tra le condanne più eclatanti spiccano quelle di Michele Minichini, Alfredo Minichini e altri complici, con pene che vanno dai 20 anni di carcere ai 2 anni con sospensione condizionale della pena per alcune figure minori. La sentenza rappresenta un importante risultato nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.
Un duro colpo alla camorra e una vittoria per la giustizia
Le condanne inflitte ai 55 imputati rappresentano un duro colpo alla camorra di Napoli Est e un importante passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato nella regione. L’operazione con rito abbreviato ha permesso di portare alla luce le attività illecite del cartello camorristico De Luca – Bossa – Casella – Minichini – Rinaldi – Reale e di assicurare alla giustizia coloro che ne sono responsabili. La sentenza dimostra l’impegno delle autorità nel contrastare il fenomeno della criminalità organizzata e nel garantire la sicurezza dei cittadini di Napoli Est.