Una donazione tecnologica ha portato strumenti audio e video nel reparto di radioterapia oncologica dell’ospedale di L’Aquila. L’obiettivo è allentare la tensione e creare un ambiente meno gravoso durante i trattamenti oncologici. L’iniziativa rientra in un percorso di umanizzazione delle cure, promosso dalla struttura sanitaria insieme a realtà locali.
musica e immagini per alleviare lo stress durante i trattamenti oncologici
Nel reparto di radioterapia oncologica dell’ospedale di L’Aquila ora i pazienti possono usufruire di un impianto di filodiffusione che diffonde musica e immagini durante le sedute di cura. Il suono di sottofondo non è scelto a caso: “l’intento è favorire il rilassamento e creare una pausa mentale dal contesto ospedaliero, spesso carico di ansia e preoccupazione.” Anche la possibilità di selezionare personalmente la musica rappresenta un elemento di autonomia per chi affronta trattamenti impegnativi, aiutando a combattere la monotonia e il senso di isolamento.
Questi ambienti, solitamente tecnici e asettici, si trasformano così in luoghi più accoglienti. Vengono proiettati su monitor video che scorreranno immagini, un modo per distrarre dolcemente il paziente e offrire stimoli visivi complementari alla musica. Il tumore e la terapia sono difficili da affrontare, e questo tipo di supporto può contribuire a migliorare la percezione del tempo trascorso in ospedale.
dispositivi tecnologici e attenzione al layout del reparto
L’introduzione di dispositivi tecnologici ha richiesto un’attenzione specifica alla disposizione di casse, tablet e monitor, per garantire che l’esperienza sia confortevole e adatta agli spazi del reparto. Si tratta di un cambiamento concreto che si inserisce nelle strategie per rendere la degenza meno pesante, aspetto cruciale per la qualità del percorso terapeutico.
la donazione di mediaworld e i dispositivi consegnati
La donazione è arrivata dalla società MediaWorld. Nella mattinata di consegna sono stati portati otto prodotti tra tablet, casse audio, un monitor e un impianto hi-fi, elementi fondamentali per attivare il sistema di filodiffusione. La cerimonia si è tenuta direttamente nel reparto, alla presenza dei responsabili dell’ospedale e dei rappresentanti dell’azienda.
Il pacchetto comprende tre tablet per la scelta della musica da parte dei pazienti, tre casse per la diffusione sonora, un monitor per i video e un impianto hi-fi completo, per garantire una buona qualità audio. È un investimento materiale e simbolico che rappresenta un piccolo ma significativo passo verso un’assistenza più centrata sul benessere emozionale del malato.
figure chiave alla cerimonia di consegna
Tra i partecipanti alla consegna era presente il professor Giovanni Gravina, direttore del reparto di radioterapia oncologica, che ha sottolineato l’importanza di un ambiente meno freddo e più umano nelle cure oncologiche. Accanto a lui i suoi collaboratori, il direttore del dipartimento servizi e figure della direzione sanitaria, hanno condiviso il valore di questa iniziativa.
La presenza di MediaWorld con figure come il direttore del negozio di L’Aquila e il Sustainability Manager dimostra un impegno anche da parte del mondo delle aziende commerciali, che mettono a disposizione risorse per la comunità locale. La donazione non si limita al materiale, ma vuole creare un legame tra tecnologia e salute.
mediaworld lab e l’impegno per il benessere nelle comunità locali
L’iniziativa rientra nel progetto MediaWorld Lab, spazio in cui la tecnologia viene impiegata per migliorare la qualità della vita delle persone. Nel caso di L’Aquila, l’obiettivo specifico è alleviare la fatica dei pazienti oncologici durante i trattamenti di radioterapia. I dispositivi donati permettono di offrire un supporto reale, rendendo le sedute meno gravose e più gestibili dal punto di vista emotivo.
Barbara Bax, responsabile della sostenibilità di MediaWorld, ha dichiarato che “l’azienda si impegna nelle comunità dove è presente, offrendo soluzioni concrete.” L’attenzione è rivolta anche a temi ambientali e sociali, dentro un quadro più ampio di responsabilità. Questo tipo di progetti porta la tecnologia fuori dall’ambito puramente commerciale, inserendola in un contesto sociale e sanitario.
il laboratorio tecnologico e il sollievo per i pazienti
Il laboratorio tecnologico messo a disposizione del reparto di radioterapia ha una funzione precisa: donare un momento di sollievo. Può fare la differenza per chi vive esperienze di cura impegnative, offrendo un’opportunità concreta per personalizzare l’ambiente ospedaliero e allo stesso tempo sottrarre tempo e forze alla malattia.
Le aziende coinvolte contribuiscono anche a diffondere una cultura del benessere, mostrando come strumenti tecnologici possano andare oltre l’intrattenimento o il lavoro, entrando nel campo della salute collettiva.
il ruolo del personale sanitario e la risposta del reparto
Il primario di radioterapia, Giovanni Gravina, ha espresso soddisfazione per l’arrivo di questa dotazione tecnologica. “La musica di sottofondo ha la capacità di modificare l’atmosfera e favorire uno stato d’animo più tranquillo nei pazienti.” Questo aspetto incide direttamente sulla predisposizione ad affrontare la terapia, aiutando a mitigare lo stress legato alla permanenza in ospedale.
L’iniziativa ha richiesto un lavoro di preparazione sul piano tecnico e organizzativo. Il contributo di Franco Celi, tecnico di radioterapia, si è rivelato decisivo per l’installazione e l’avvio dell’impianto. Ciò dimostra quanto il coinvolgimento dell’intero personale sia essenziale in processi che combattono la freddezza percepita degli ambienti clinici.
riconoscimenti e sensibilizzazione
La presenza di targhe all’interno del reparto testimonia il valore dato all’atto di donazione e ai suoi significati. Questi riconoscimenti non solo ricordano il gesto concreto, ma servono anche a sensibilizzare medici, pazienti e visitatori riguardo all’importanza di un approccio ospedaliero più umano.
L’esperimento, che coinvolge musica e video, apre nuove strade per altre strutture ospedaliere interessate a migliorare la qualità dell’assistenza non solo con terapie farmacologiche, ma anche con strumenti soft. “Qui la tecnologia smette i panni del prodotto commerciale e diventa alleata nel percorso di cura.”