Medico accusato di violenza sessuale su nove pazienti, chiesta condanna di oltre dieci anni

Medico accusato di violenza sessuale su nove pazienti, chiesta condanna di oltre dieci anni

Un medico di Milano è accusato di violenza sessuale aggravata su nove donne durante visite mediche. Il processo, con richiesta di 10 anni e 4 mesi di carcere, solleva gravi preoccupazioni sulla sicurezza sanitaria.
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Medico accusato di violenza sessuale su nove pazienti, chiesta condanna di oltre dieci anni - Gaeta.it

Un caso di violenza sessuale ha scosso Milano, dove un medico di 41 anni è attualmente a processo con accuse gravissime. Il pubblico ministero presenta un quadro inquietante: il professionista avrebbe abusato di ben nove giovani donne durante visite mediche, sfruttando la sua posizione per perpetrare atti illeciti. La richiesta di pena di 10 anni e 4 mesi in carcere evidenzia la serietà delle accuse e il potenziale impatto di questo caso sulla comunità.

Accuse contro il medico e modalità d’operazione

Il caso è stato portato davanti al giudice per l’udienza preliminare Luigi Iannelli e riguarda una serie di presunti abusi avvenuti fra il 2022 e il 2023. Il medico, originario del Camerun, operava come guardia medica fra Milano e Lodi. Secondo l’accusa, il professionista avrebbe adottato “metodi fraudolenti e repentini” per oltrepassare la resistenza delle sue pazienti. Questi atti sono stati classificati come violenza sessuale aggravata, in virtù della posizione di autorità del dottore e della vulnerabilità delle vittime.

Le accuse di violenza non si limitano a episodi sporadici; gli investigatori ritengono che ci siano stati abusi anche durante la pandemia, nei vari ambulatori in cui il medico prestava servizio. Con un arco temporale esteso e un numero crescente di denunce, il caso ha attirato l’attenzione non solo dei media, ma anche delle autorità competenti. È emerso un modello di comportamenti predatori, descritti come da “violentatore seriale privo di freni inibitori”.

Dettagli delle violenze e fake medical records

Le testimonianze delle presunte vittime sono state raccolte durante un incidente probatorio nel luglio del 2024, periodo in cui le donne hanno ricostruito i dettagli delle violenze subite. Una delle vittime ha descritto un episodio particolarmente scioccante. Durante una visita domiciliare, il medico avrebbe costretto la donna a abbassare pantaloni e slip, iniettando un farmaco e palpeggiandola senza alcun consenso. Nonostante i tentativi della paziente di fermarlo, il dottore ha continuato le sue azioni fino a quando la donna non ha mostrato segni di forte stress.

Le accuse evidenziano anche come il medico avrebbe poi alterato alcuni certificati medici, cercando di giustificare le violenze biologiche avvenute. Le manipolazioni nei documenti sono state considerate un’aggravante, confermando l’intenzione di coprire le sue azioni con falsificazioni per prevenire indagini e conseguenze legali.

Aspettative e sviluppo del processo

Attualmente, il processo ha attirato l’attenzione pubblica per il numero delle presunte vittime e la gravità delle accuse. Il medico è già stato arrestato in relazione a un primo caso nel 2024, e da allora le denunce sono aumentate esponenzialmente. Al momento ci sono nove accuse contro di lui, tutte di violenza sessuale aggravata, e il pubblico ministero si è espresso chiaramente suggerendo una pena severa.

La sentenza è attesa per il 7 aprile, e tutti gli occhi saranno puntati sul verdetto. Il caso non solo solleva interrogativi sull’affidabilità del sistema sanitario locale, ma mette anche in luce temi più ampi riguardanti il rispetto e la tutela delle pazienti che, in situazioni di vulnerabilità, devono potersi sentire al sicuro durante le visite mediche. Le ripercussioni di questa vicenda potrebbero estendersi ben oltre la giustizia per le vittime, sollevando una discussione su come prevenire tali abusi in futuro.

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