Medico di base in pensione senza preavviso: il caso di Martino Sante Ancona a Martina Franca

Medico di base in pensione senza preavviso: il caso di Martino Sante Ancona a Martina Franca

Un medico scopre il proprio pensionamento tramite un malfunzionamento del sistema telematico, creando confusione tra i pazienti e sollevando interrogativi sulla gestione delle transizioni nel settore sanitario.
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Medico di base in pensione senza preavviso: il caso di Martino Sante Ancona a Martina Franca - Gaeta.it

La notizia di un medico di base che scopre il proprio pensionamento attraverso un malfunzionamento nel sistema telematico ha destato non poche preoccupazioni e polemiche. È il caso di Martino Sante Ancona, dottore a Martina Franca, che ha dovuto affrontare una situazione inattesa, non ricevendo alcun avviso ufficiale prima che il suo accesso alle ricette elettroniche venisse negato. La questione solleva interrogativi sulla gestione dei pensionamenti nel settore sanitario e sul supporto ai pazienti.

La scoperta del pensionamento

Martino Sante Ancona, professionista molto conosciuto in città, si è trovato in una situazione inaspettata il 2 gennaio, giorno in cui è stato disposto il suo pensionamento retroattivo. La comunicazione formale da parte dell’ASL è arrivata solo il 9 gennaio attraverso una PEC, lasciando Ancona completamente all’oscuro. Nel frattempo, tra il 3 e l’8 gennaio, il dottor Ancona ha continuato a lavorare come se nulla fosse, prescrivendo ricette e analisi, ignaro del cambiamento del suo stato professionale.

Il malfunzionamento del sistema per le ricette elettroniche ha rappresentato il primo segnale della sua nuova condizione. Questo imprevisto ha sollevato non solo la preoccupazione del medico, ma anche quella dei suoi pazienti, che si sono trovati in difficoltà a dover cercare un nuovo medico di base in un periodo in cui le festività natalizie rendevano la situazione ancora più complicata.

Impatti sui pazienti: un’assenza in un momento critico

Il pensionamento di Ancona ha avuto ripercussioni dirette e immediate su un gruppo di 1481 pazienti, molti dei quali in condizioni di salute particolarmente vulnerabili. Tra di loro ci sono anche anziani e persone affette da malattie croniche, come la SLA, che necessitano di un’assistenza continua e specifica. In aggiunta, un numero significativo di pazienti è costituito da suore che prestano servizio in un centro sanitario della zona.

Le feste natalizie, un periodo in cui molti medici e strutture sanitarie riducono le proprie attività, hanno reso ancora più difficile per i pazienti trovare nuovi medici. Questo passaggio improvviso ha creato ansia e confusione, aggravando la già delicata situazione sanitaria di molte persone. Ancona ha continuato a fornire assistenza, seppur senza compenso, ma ha espresso preoccupazione perché non ha potuto preparare una transizione adeguata per i pazienti affidati alle sue cure.

Un pensionamento gestito male?

Il dottor Ancona, che aveva ricevuto una proroga per continuare la sua attività fino a settembre 2026, ha sollevato dubbi sulla gestione della sua uscita dal servizio. Secondo le sue dichiarazioni, sarebbe stato più opportuno un avviso tempestivo riguardo al suo pensionamento, dal momento che il contratto di proroga prevedeva la possibilità per lui di ritirarsi solo al completamento della formazione specialistica necessaria.

Il medico ha dichiarato di non voler abbandonare i suoi pazienti senza un adeguato preavviso, e questa situazione ha alimentato ulteriori ansie riguardo alla legittimità delle prescrizioni rilasciate durante la settimana di transizione. L’incertezza su questo punto ha creato confusione, rendendo la situazione ancora più complessa per i pazienti già disorientati da un cambio di medico inaspettato.

Il caso di Martino Sante Ancona non è solo un episodio isolato, ma evidenzia lacune nella comunicazione e nella gestione delle transizioni nel mondo della medicina di base, sollevando interrogativi su come migliorare il supporto ai medici e ai pazienti in situazioni simili.

Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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