Medjugorje: La cronistoria delle apparizioni mariane e le recenti pronunce ecclesiastiche

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Medjugorje: La cronistoria delle apparizioni mariane e le recenti pronunce ecclesiastiche - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

Il fenomeno delle presunte apparizioni della Madonna a Medjugorje ha radici storiche risalenti al 1981. Da allora, la questione ha suscitato un'interessante discussione all'interno della Chiesa Cattolica. In questo articolo si analizzano gli eventi di Medjugorje, il ruolo dei vescovi e le dichiarazioni ufficiali, fino ai più recenti sviluppi sotto il pontificato di Papa Francesco.

Le origini del fenomeno di Medjugorje

Gli eventi del 1981

Il 24 giugno 1981 segna la data di inizio delle presunte apparizioni a Medjugorje, un piccolo villaggio nell'attuale Bosnia ed Erzegovina. Due ragazze, Ivanka Ivanković e Mirjana Dragičević, si recano sulla collina Crnica e Ivanka dichiara di aver visto la figura della Madonna. Questo evento attira rapidamente l'attenzione di altri ragazzi del villaggio, trasformando Medjugorje in un centro di attrazione spirituale. Al gruppo iniziale si uniscono Vicka Ivanković, Ivan Dragičević, Ivan Ivanković, Milka Pavlović, Marija Pavlović e Jakov Čolo, che oramai rappresentano i sei veggenti che continuano a raccontare esperienze di incontri con la Madonna.

Le apparizioni continuano a verificarsi nei giorni successivi, attirando l'interesse di pellegrini e media. Questo impatto inizia a sollevare interrogativi sulla validità e sull’autenticità delle esperienze raccontate dai giovani. Le autorità ecclesiastiche seguono con attenzione queste vicende, coscienti della potenziale conseguenza su fede e pratiche religiose.

Reazioni ecclesiastiche e posizioni ufficiali

Il primo esame delle apparizioni

La reazione iniziale del vescovo di Mostar-Duvno, mons. Pavao Žanić, è di apertura. Dopo aver incontrato i veggenti, egli esprime il suo convincimento nel fatto che i ragazzi non stessero mentendo. Tuttavia, in seguito esprimerà dubbi sulla soprannaturalità degli eventi. La prima reazione ufficiale viene infatti elaborata nel novembre del 1983 con una relazione inviata alla Congregazione per la Dottrina della Fede, in cui manifesta i suoi forti riserve.

Nel 1984, la Conferenza Episcopale Jugoslava si pronuncia ufficialmente, emettendo una dichiarazione che sottolinea la competenza ecclesiastica sulla valutazione delle apparizioni, e proibendo i pellegrinaggi ufficiali al luogo degli eventi. Queste misure evidenziano le tensioni tra l'interesse pubblico e le preoccupazioni teologiche, rivelando una situazione complessa sul piano ecclesiale.

La Dichiarazione di Zadar

Dopo anni di indagini, nel 1991 gli vescovi giungono alla Dichiarazione di Zadar, che afferma che non è possibile accettare l'idea di apparizioni soprannaturali a Medjugorje. Tuttavia, sottolineano la necessità di una continua attenzione pastorale per i numerosi pellegrini che continuano ad affluire nel villaggio. Questo punto di vista denota un difficile equilibrio tra la cautela teologica e l'esigenza di soddisfare la spiritualità e la fede popolare.

Sviluppi recenti e posizione della Santa Sede

La Commissione internazionale

Nel 2008, Papa Benedetto XVI istituisce una Commissione internazionale con il compito di valutare le affermazioni di apparizioni mariane a Medjugorje. Sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini, la commissione lavora per sei anni ma non rende pubbliche le sue conclusioni. Questo lungo periodo di attesa evidenzia la complessità della questione e l’interesse della Chiesa nel gestire una situazione così delicata e controversa.

Nel frattempo, diverse istituzioni ecclesiastiche discutono e rivedono la documentazione, ma la Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina non intraprende alcun nuovo esame. Appare chiaro che nonostante il clamore popolare, le risposte ufficiali rimangono ambigue.

La posizione di Papa Francesco

Papa Francesco prende posizione nel 2019 con una dichiarazione che permette l'organizzazione di pellegrinaggi a Medjugorje, con la caveat che ciò non significhi un riconoscimento dell'autenticità delle apparizioni. Questa decisione invita a un approccio più pastorale verso il fenomeno, accogliendo l'interesse spirituale dei fedeli mentre mantiene una cautela teologica.

Un ulteriore sviluppo avviene il 27 dicembre 2021, con la nomina di mons. Aldo Cavalli come Visitatore apostolico per Medjugorje, un passo che rimarca la continua attenzione della Santa Sede verso questa località e i suoi pellegrini.

La questione di Medjugorje, pur restando aperta, segna un importante capitolo nella relazione fra spiritualità popolare e istituzioni ecclesiastiche, evidenziando le sfide e le opportunità che sorgono di fronte a un fenomeno tanto significativo quanto controverso.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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