Le attuali dinamiche delle borse asiatiche e le proiezioni sui future di Wall Street rivelano un quadro complesso, con investors che esprimono preoccupazioni sulla solidità dell’economia americana. Recenti dati sull’inflazione provenienti dalla Cina aggiungono ulteriore incertezza, evidenziando pressioni deflazionistiche che potrebbero influenzare anche il mercato globale.
Andamento delle borse asiatiche
Nel mercato asiatico, sebbene Tokyo registri un incremento dell’0,4%, altre piazze finanziarie mostrano performance contrastanti. Seul e Sydney seguono con aumenti più contenuti, rispettivamente dell’0,3% e dello 0,2%. Tuttavia, Hong Kong subisce una flessione significativa, cedendo l’1,7%. Pur avendo un andamento più stabile, anche i listini cinesi si muovono nella direzione opposta, con Shanghai in calo dell’0,2% mentre Shenzhen riesce a guadagnare leggermente, segnando un +0,1%. Queste oscillazioni riflettono l’incertezza globale riguardante la crescita economica.
Future di Wall Street e inflazione americana
A New York, le proiezioni sui future di Wall Street si contraggono di circa mezzo punto percentuale, sintomo di un mercato in attesa di segnali più chiari. Contrariamente, i future sulle borse europee mostrano un segnale positivo. Di particolare rilevanza è la preoccupazione per i recenti dati sul mercato del lavoro americano, che indicano un aumento della disoccupazione al 4,1%. Questo scenario, unito ai tagli ai dipendenti pubblici e ai dubbi sulla politica tariffaria dell’amministrazione Trump, ha contribuito a alimentare un’avversione al rischio tra gli investitori. Le dichiarazioni del presidente, che parlano di un “periodo di transizione” per l’economia, stanno generando apprensione riguardo alla possibile recessione.
Rendimenti dei Treasury e valuta
I rendimenti dei Treasury statunitensi sono in calo e i mercati attendono con attenzione i dati sull’inflazione previsti per mercoledì, mentre gli analisti stimano un probabile abbassamento dei tassi da parte della Federal Reserve a maggio, come misura per sostenere l’economia. In questo contesto, il dollaro si trova ai minimi da novembre nei confronti dell’euro, scambiato a quota 1,0837. Il mercato dell’oro sembra mantenere una certa stabilità , con il prezzo fissato a 2.913 dollari l’oncia, seppur in lieve calo dello 0,1%. Parallelamente, il settore petrolifero sente il peso delle preoccupazioni riguardanti l’economia cinese. Il WTI scivola sotto i 67 dollari al barile, chiudendo a 66,94 dollari, segnando una diminuzione dello 0,2%.
Criptovalute e mercato digitale
Un altro mercato che sembra risentire del clima di incertezza è quello delle criptovalute. Il Bitcoin, che ha vissuto un periodo di forte volatilità , scende dell’1% e si attesta poco sopra gli 82 mila dollari. Questa contrazione è emblematicamente legata alla crescente paura di instabilità economica, sia in Oriente che in Occidente. Gli investitori monitorano da vicino non solo l’andamento delle criptovalute, ma anche le reazioni delle borse globali, pronte ad adattarsi a un contesto economico in costante evoluzione. La situazione rimane fluida e gli occhi sono puntati verso le prossime settimane, in attesa di segnali da parte delle istituzioni finanziarie e di sviluppi significativi dagli indicatori economici.