I principali indici azionari europei hanno avuto un avvio incerto lunedì 1 aprile 2025, primo giorno di scambi dopo il weekend pasquale. Milano ha sofferto maggiormente, mostrando una flessione dell’0,95%, seguita da Parigi e Francoforte che hanno registrato ribassi più contenuti. Madrid è rimasta sostanzialmente stabile, mentre Londra ha guadagnato leggermente terreno. Intanto negli Stati Uniti i future indicano una ripresa dopo un crollo che aveva toccato il 2,5% il giorno precedente.
andamento delle borse europee dopo il fine settimana di Pasqua
La seduta è partita in modo variegato tra le principali piazze finanziarie europee. Milano ha chiuso negativa, segnando quasi un punto percentuale di calo e confermandosi la più in sofferenza tra i listini continentali. Parigi ha perso lo 0,72%, mentre Francoforte ha registrato meno mezzo punto percentuale di ribasso. Madrid non ha mostrato variazioni degne di nota, restando invariata, mentre Londra ha chiuso in leggero rialzo dello 0,15%.
Questi risultati mostrano un mix di timori e di precauzioni da parte degli investitori, che ancora valutano le implicazioni economiche e finanziarie post-festività . Nel frattempo i contratti futures sui mercati statunitensi indicano un recupero frazionato, utile per capire come si muoveranno i listini a Wall Street durante la sessione. Il contesto rimane incerto, caratterizzato da una necessità di attendere dati economici e segnali dalla politica monetaria.
dati economici e interventi attesi durante la giornata
Nel pomeriggio si attendono informazioni rilevanti per le economie europee e globali. Da un lato, l’istituto di statistica europeo pubblicherà un dato sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona. Questo indicatore viene osservato con attenzione perché fotografa l’umore delle famiglie rispetto alla situazione economica, condizionando spese e investimenti.
Dall’altro lato, Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, terrà un discorso che potrebbe fornire spunti sugli orientamenti della politica monetaria e sulle misure future per contenere pressioni inflazionistiche o stimolare la crescita. Questi interventi diventano importanti soprattutto in un momento di volatilità nei mercati.
Negli Stati Uniti si guarderà agli indici della Federal Reserve di Richmond, che misurano l’andamento dell’attività economica nelle aree industriali, e alle previsioni sull’andamento delle scorte di petrolio elaborate dall’American Petroleum Institute . Questi numeri possono influenzare i prezzi dell’energia e i sentiment nei mercati finanziari.
prezzi di materie prime e andamento dei tassi in Europa
I prezzi delle materie prime si muovono diversamente nella giornata. Il petrolio WTI è salito di oltre un punto percentuale raggiungendo quota 63,82 dollari al barile. L’oro ha messo a segno un aumento più netto, superiore al 2%, arrivando quasi a toccare i 3.490 dollari l’oncia, che rappresenta un livello vicino ai massimi recenti.
Il prezzo del gas naturale nella Borsa italiana è rimasto praticamente stabile poco sopra i 35 euro per megawattora. La valuta americana ha invece tentato un leggero recupero rispetto all’euro, fermandosi appena sotto 0,87, quota minima dal settembre del 2021, mentre il rapporto con la sterlina è rimasto invariato a meno di 0,75.
Nel settore obbligazionario europee il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi decennali è aumentato a 118,1 punti base. Il rendimento dei Btp è sceso di 0,3 punti attestandosi al 3,64%, mentre il Bund ha perso mezza cifra, fermandosi al 2,46%. Questo segnale evidenzia come gli investitori chiedano un premio più alto per il rischio paese, anche se l’interesse nominale scende lievemente.
performance dei settori tecnologico, lusso e automotive nelle borse europee
La giornata si è mostrata particolarmente negativa per le aziende legate all’elettrificazione e alla tecnologia. I titoli come Schneider Electric e Nexans hanno perso quote importanti tra il 3 e il 3,5%, seguiti da Legrand e Prysmian con ribassi simili. Questo andamento è legato alle preoccupazioni per una possibile frenata degli investimenti di Amazon sui data-center, un settore chiave per il mercato tech e delle infrastrutture digitali.
Nel comparto dei semiconduttori hanno sofferto i produttori principali dell’Eurozona: Asm, Infineon, Asml e Stm hanno registrato perdite variabili tra lo 0,6% e oltre il 3%. La pressione si è estesa al mercato del lusso, dove marchi storici come Lvmh, Moncler, Cucinelli, Hermes e Richemont hanno ceduto terreno tra l’1 e il 2,5%.
Anche il settore automobilistico è andato incontro a un calo diffuso. Stellantis ha perso il 2,8%, mentre Ferrari ha lasciato sul terreno l’1,1%. Quest’ultima ha risentito di una revisione al ribasso del giudizio da parte degli analisti di Redburn, che hanno portato la raccomandazione da “buy” a “neutral”. Questa decisione ha pesato sul sentiment e ha contribuito al rallentamento del titolo.
La seduta di oggi evidenzia dunque una serie di segnali contrastanti nei mercati finanziari europei, legati non solo a dati macroeconomici in arrivo, ma anche a notizie specifiche su gruppi industriali e di servizi. Restano attesi sviluppi dai discorsi istituzionali e dai numeri che arriveranno dalle principali economie occidentali.