Mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia: segnali contrastanti nel gennaio 2025

Mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia: segnali contrastanti nel gennaio 2025

A gennaio 2025, il Friuli Venezia Giulia mostra un settore dei servizi in crescita, mentre l’industria affronta difficoltà significative. Persistono problemi di mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
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Mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia: segnali contrastanti nel gennaio 2025 - Gaeta.it

A gennaio 2025, il Friuli Venezia Giulia presenta un panorama lavorativo complesso, segnato da tendenze contrastanti tra i vari settori. Secondo il report mensile Excelsior-Unioncamere, stilato per la regione dal Centro studi della Camera di commercio di Pordenone-Udine, la situazione evidenzia un buon andamento nel settore dei servizi, mentre l’industria sta affrontando significative difficoltà. Il turismo gioca un ruolo fondamentale, ma le problematiche geopolitiche stanno mettendo a dura prova il mercato del lavoro.

Crescita nel settore dei servizi

Il settore dei servizi continua a rappresentare uno dei pilastri dell’economia locale, con un incremento del 5% delle assunzioni rispetto all’anno precedente. Questo dato positivo è principalmente guidato dal comparto turistico, che ha registrato un aumento delle assunzioni pari all’8,8%, traducendosi in 1.240 nuovi posti di lavoro. Le aziende operanti nei servizi hanno previsto 6.340 assunzioni per gennaio 2025, evidenziando l’intenzione di espandere la propria forza lavoro.

Particolare attenzione è rivolta ai servizi alle imprese, con 2.530 posti disponibili e una crescita programmata del 3,7%. Questo riflette una domanda crescente di professionalità nel supporto alle attività commerciali, sottolineando come il settore stia cercando di adattarsi alle necessità sempre più diversificate del mercato.

Nonostante questi segnali incoraggianti, il report mette in evidenza anche il fatto che il saldo complessivo delle assunzioni, per il mese e per il trimestre di gennaio-marzo, risulta ancora negativo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La contrazione delle assunzioni, infatti, si attesta su un -3,1%, mentre per il primo trimestre del 2025 si prevede un ulteriore calo del -4,2%.

Difficoltà per l’industria

Se il settore dei servizi si dimostra resiliente, l’industria vive un momento di crisi. Le previsioni per il trimestre gennaio-marzo indicano circa 9.640 assunzioni, con una contrazione del 14,2% rispetto al 2024. Per il mese di gennaio, si stimano solo 3.790 nuove assunzioni, segnando un decremento drastico del 14,1%. Questi numeri mettono in evidenza le sfide significative che le aziende industriali si trovano ad affrontare, anche a causa di contesti geopolitici sfavorevoli.

Il presidente della Camera di commercio, Giovanni Da Pozzo, ha comunicato che, nonostante le difficoltà che permeano il settore industriale, il settore dei servizi sta mantenendo un cammino positivo, a conferma di una diversificazione utile nell’economia regionale. La tenuta delle costruzioni, che ha segnato un incremento del 1,2%, è un altro segnale di resilienza in un contesto altrimenti turbolento.

Problemi di domanda e offerta nel lavoro

Un altro aspetto critico emerso dal report riguarda il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. Su un totale di 10.130 assunzioni programmate per gennaio 2025, circa 5.600 potrebbero risultare difficili da coprire. Questo scenario ci parla di una carenza di candidati idonei, che rappresenta un ostacolo significativo nel processo di assunzione.

La carenza di figure professionali qualificate è una problematica presente in diverse aree, accentuata dal fatto che le esigenze delle aziende stesse sono in continua evoluzione. Le difficoltà nel trovare profili adeguati possono costituire un freno non solo per le assunzioni, ma anche per la crescita economica complessiva del Friuli Venezia Giulia.

Sebbene si registrino sviluppi positivi nel settore dei servizi, le sfide da affrontare rimangono molte. Le istituzioni locali e le aziende dovranno lavorare insieme per cercare di colmare le lacune esistenti nel mercato del lavoro e proporre soluzioni efficaci per favorire un clima occupazionale più favorevole.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina

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