Il Rapporto sul mercato dell’involucro edilizio 2024, curato dall’Ufficio Studi di UNICMI sotto la guida del Prof. Carmine Garzia, offre una dettagliata valutazione dell’andamento del settore dei serramenti e delle facciate continue in Italia. Lo studio fornisce non solo un’analisi approfondita dei dati attuali, ma anche stime per il 2025 e il 2026, suggerendo che il contesto economico e gli incentivi fiscali giocheranno un ruolo cruciale nel futuro prossimo.
Crescita del settore delle costruzioni in Italia
La nuova serie di dati ISAT, che copre il periodo dal 2015 al 2024, mette in evidenza un incremento significativo nel settore delle costruzioni. Per la prima volta, gli investimenti previsti per il 2023 hanno mostrato un passaggio da 209 miliardi a 239 miliardi di euro. Inoltre, le stime per il 2024 indicano un ulteriore aumento, con gli investimenti che supereranno i 241 miliardi di euro, di cui 134 miliardi destinati al settore residenziale e circa 107 miliardi nel non residenziale e nelle infrastrutture.
Questa crescita, pari all’1,1%, nasconde una dualità : da un lato, il segmento residenziale ha vissuto una contrazione del 4%, dall’altro, il non residenziale ha segnato un aumento di quasi il 9%. Questi dati suggeriscono che la ripresa del mercato residenziale sarà mitigata dalla forte domanda di nuove costruzioni abitative, mentre il non residenziale continuerà la sua espansione nel 2025 e 2026.
Andamento del mercato dei serramenti nel 2024
Nel 2024, il mercato italiano dei serramenti e delle facciate ha registrato una contrazione dell’1,9% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 9 miliardi di euro. All’interno di questo mercato, la suddivisione tra residenziale e non residenziale offre un quadro interessante: il segmento residenziale rappresenta oltre 6 miliardi di euro, con un valore di oltre 5,3 miliardi associato al rinnovo e circa 800 milioni al nuovo. La perdita complessiva del 4,2% nel segmento residenziale è principalmente attribuita alla contrazione del 5,4% nel rinnovo, bilanciata però da una crescita del 3,9% nel nuovo.
Per quanto riguarda il non residenziale, il valore dell’involucro edilizio ha raggiunto i 3 miliardi di euro, con una crescita del 5,3%. Il nuovo segmento ha visto una crescita dell’8%, mentre il rinnovo ha registrato un incremento del 3,5%. Questa ripartizione suggerisce che il mercato non residenziale continua a mostrare segnali di vitalità , a differenza del residenziale, che si trova ad affrontare sfide significative.
Previsioni per i prossimi anni
Le previsioni per il mercato dei serramenti nel segmento residenziale non sono ottimistiche per il 2025, con una contrazione della domanda stimata nel 4,6% e nel 4,9% per il 2026. In particolare, il settore del rinnovo residenziale subirà una perdita di oltre il 6% annuo nei prossimi due anni. Queste proiezioni tengono conto dell’accresciuta incertezza economica e del progressivo depotenziamento degli incentivi statali.
Al contrario, il settore non residenziale dovrebbe continuare la sua crescita robusta con un incremento previsto di oltre il 4% all’anno nel 2025 e nel 2026. In particolare, il mercato delle facciate continue – una parte fondamentale del segmento non residenziale – ha già mostrato una crescita del 5,5% nel 2024, raggiungendo 880 milioni di euro.
L’impatto degli incentivi fiscali
Nel 2024, UNICMI ha stimato che gli incentivi fiscali per la sostituzione degli infissi abbiano generato una domanda di serramenti di oltre 2,8 miliardi di euro. Di questo valore, circa 2,16 miliardi di euro provengono dall’Ecobonus, che ha mostrato un particolare favore verso i serramenti in PVC. A questi si aggiungono circa 639 milioni di euro dal bonus casa. Questi incentivi hanno indubbiamente stimolato la domanda, ma il progressivo abbassamento delle aliquote fiscali potrebbe avere effetti negativi sul mercato, soprattutto nella filiera del PVC.
Le proiezioni indicano una contrazione dell’interesse verso i bonus. Infatti, il passaggio da aliquote più elevate verso livelli inferiori rischia di ridurre l’attrattiva del “mercato agevolato”, con ripercussioni dirette sulla domanda di serramenti.
Dichiarazioni di esperti del settore
Carmine Garzia, responsabile dell’Ufficio Studi di UNICMI, ha evidenziato che, nonostante il contesto sfidante per il residenziale, il mercato non residenziale offre opportunità significative per il mantenimento della domanda di serramenti metallici. Ha aggiunto che le aziende del residenziale non devono farsi coinvolgere da una “guerra dei prezzi”, bensì è fondamentale concentrarsi sul miglioramento della qualità del servizio e del prodotto.
Mauro Durazzi, Presidente di UNICMI, ha notato che la domanda di serramenti e facciate sarà sempre più influenzata da commesse pubbliche. Ha sottolineato come gli incentivi abbiano rappresentato una porzione significativa degli investimenti nel segmento residenziale, evidenziando l’importanza di regole chiare per la sostenibilità e qualità dei prodotti.