Mercato immobiliare italiano: flessione nelle compravendite ma incremento per la prima casa nel 2024

Nel primo semestre del 2024, il mercato immobiliare italiano registra un calo delle compravendite residenziali del 3%, ma cresce la domanda per la prima casa e gli immobili nuovi.
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Mercato immobiliare italiano: flessione nelle compravendite ma incremento per la prima casa nel 2024 - Gaeta.it

Nel primo semestre del 2024, il panorama del mercato immobiliare italiano ha mostrato segni di cambiamento. Con circa 340.000 compravendite residenziali, il numero complessivo ha registrato una diminuzione del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, in un contesto di difficile accesso ai finanziamenti e incertezze economiche, si segnala un incremento del 10% nelle compravendite relative all’acquisto della prima casa, che rappresentano ora circa l’80% delle operazioni totali. Questi dati emergono in seguito a una convenzione tra Itas Mutua e Fiaip, presentati a Trento, che dipingono un quadro complesso ma interessante dell’attuale situazione.

L’andamento delle compravendite residenziali

La riduzione complessiva delle compravendite non si traduce necessariamente in un calo dell’interesse per il settore immobiliare. I dati evidenziano come nel 65% dei casi, chi acquista lo fa per migliorare la propria situazione abitativa, vendendo una casa più piccola per acquistarne una più grande oppure viceversa. Questo indica una certa vivacità nel mercato, dove il desiderio di trovare un’abitazione più consona alle esigenze della vita quotidiana rimane forte.

Fiaip ha registrato un notevole aumento degli acquisti tramite mutuo, con un importo finanziato medio che oscilla tra il 75% e l’85% del prezzo di vendita, indicando che molti si stanno avvalendo di finanziamenti per effettuare il passo verso la nuova abitazione. Nelle metropoli italiane, in particolare, i prezzi delle abitazioni hanno mostrato un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente, evidenziando la continua attrattiva di queste aree per investimenti immobiliari, stimolati da una forte vocazione turistica e universitaria.

Crescita nella domanda di immobili nuovi e ristrutturati

Un altro segnale di vitalità nel mercato è rappresentato dall’aumento delle compravendite di immobili nuovi o recentemente ristrutturati, che sono cresciute del 5%. Tra le tipologie più ricercate emerge il trilocale usato, il quale risulta essere il preferito dal 70% degli agenti immobiliari intervistati. La preferenza per il trilocale riflette le esigenze delle famiglie che cercano spazi confortevoli e funzionali.

Inoltre, c’è stato un evidente ritorno all’acquisto nelle zone semicentrali e centrali delle città, indicando una tendenza a privilegiare la qualità della vita e l’accesso ai servizi. Il 75% degli agenti ha riportato questo cambio nelle preferenze degli acquirenti, accentuando l’importanza di una posizione strategica per chi desidera investire nella propria abitazione.

Trend delle locazioni abitative nel 2024

Passando ad analizzare il mercato delle locazioni, i numeri del primo semestre 2024 parlano chiaro: si è registrato un incremento del 5% nel numero di contratti di locazione. Tuttavia, la domanda è in aumento mentre l’offerta tende a ridursi, creando così una pressione sui canoni di affitto che sono salientemente aumentati dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questo contesto, il contratto di locazione a canone concordato è il più ricercato, scelto dal 45% degli inquilini.

Molti si trovano a dover affrontare le sfide del caro vita, con il 33% degli affidatari che riscontra difficoltà nel procedere con l’acquisto di una casa, per cui il canone concordato diventa una soluzione preferibile. Questo scenario di crescente domanda associato a una diminuzione dell’offerta di immobili in affitto mette in evidenza la continuità delle sfide economiche che le famiglie italiane affrontano.

Situazione delle locazioni ad uso commerciale

Per quanto riguarda le locazioni non abitative, i dati iniziano a mostrare una stabilità che, seppur negativa, rimane in linea con il semestre precedente. Le compravendite di negozi, uffici e capannoni hanno subito un leggero calo, rispettivamente -1,2%, -1% e -0,5%. Allo stesso modo, i prezzi per questi settori hanno registrato flessioni simili: negozi -1,8%, uffici -2%, e capannoni -0,8%.

A fronte di questa situazione, Fiaip ha ribadito la necessità di introdurre la cedolare secca anche per le locazioni non residenziali. Questo potrebbe rappresentare un passo importante per incentivare gli investimenti in un mercato che mostra segni di rallentamento, ma che in alcuni settori continua a suscitare interesse.

Il mercato immobiliare italiano, pur rispetto a sfide economiche e sociali, riesce a mantenere vivace il proprio motore, evidenziando dinamiche diverse a seconda delle esigenze abitative e delle differenti aree geografiche.

Ultimo aggiornamento il 11 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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