La vicenda legata alla modella e attrice romena Madalina Diana Ghenea ha assunto toni preoccupanti e drammatici, facendosi notare nei media per le gravi molestie subite dalla giovane artista. L’udienza preliminare, che si svolgerà domani davanti al giudice per le udienze preliminari di Milano, Roberto Grepaldi, vedrà Ghenea costituirsi parte civile contro una stalker, una connazionale di 45 anni, attualmente irreperibile. L’attrice, nota per il suo talento e il suo fascino, ha dovuto far fronte a una lunga serie di attacchi mescolati a insulti e minacce, disseminati non solo in rete ma anche tra i suoi amici e collaboratori.
una persecuzione in rete che dura da anni
Il tormento vissuto da Madalina Ghenea inizia almeno nel giugno del 2021, quando la sua tranquillità viene scossa da una serie di commenti offensivi e minacciosi sui social media. Non si tratta soltanto di attacchi al suo aspetto fisico, come le “labbra rifatte”, ma anche di messaggi espliciti che invocano la sua morte, corredati da emoji inquietanti come quella della bara. Questa situazione ha portato la giovane attrice a non sentirsi più al sicuro, costringendola a cambiare le sue abitudini quotidiane per proteggere se stessa e i suoi cari.
Le molestie si sono intensificate con l’abuso dei social media, dove la stalker ha creato profili falsi per seminare il panico. Tali comportamenti non solo hanno avuto ripercussioni psicologiche sulla 37enne, ma hanno anche minato la sua serenità , lasciandola nella continua preoccupazione per la propria incolumità . Assistita dall’avvocato Michele Morenghi, Ghenea ha deciso di intraprendere un percorso legale per ottenere giustizia e richiedere risarcimenti per i danni subiti.
danni all’immagine e alla carriera
Oltre al significativo stress emotivo e psicologico causato dalla persecuzione, Madalina Ghenea ha anche subìto danni economici legati alla sua carriera professionale. La campagna denigratoria orchestrata dalla stalker ha portato a un depotenziamento della sua immagine pubblica, contribuendo a far “sfumare” opportunità lavorative che si erano materializzate. L’attrice ha visto limitati i suoi impegni a causa di questa situazione, che ha creato un clima di paura e incertezza intorno alla sua professione.
Le modalità della persecuzione sono emerse in modo allarmante. Gli insulti alla modella venivano frequentemente indirizzati anche ai suoi collaboratori, compresi nomi noti nel mondo del cinema, come il regista Paolo Genovese e il fotografo Adolfo Franzò. Questo ha ampliato il raggio d’azione della stalker, rendendo la vita della Ghenea un campo di guerra emotiva, ricoverando i suoi rapporti personali e professionali in una spirale di ansia e vulnerabilità .
La testimonianza di Madalina si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro le molestie digitali, spingendo l’intera comunità a riflettere sull’impatto devastante che tali atti possono avere sulle vite di chi ne è vittima. La battaglia legale che la giovane intende affrontare, quindi, non rappresenta solo un’importante questione personale, ma anche un simbolo di resistenza contro un fenomeno che necessita di una seria presa di coscienza sociale.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Armando Proietti