Con l’avvicinarsi del Natale, l’arcivescovo della diocesi di Fabriano-Matelica, Mons. Francesco Massara, ha condiviso un messaggio ricco di significato. Rivolgendosi a tutta la comunità, sottolinea l’importanza di valori come il lavoro, la sanità, l’accoglienza e la pace, invitando ogni cittadino a riflettere su come questi temi possano essere integrati nella vita quotidiana, ispirandosi all’immagine del Presepe come simbolo di speranza e comunità.
Il significato del presepe nella vita quotidiana
Nel suo messaggio, Mons. Massara spiega che “i presepi veri sono quelli che dobbiamo adoperarci a costruire nella vita di tutti i giorni.” Quest’affermazione invita i fedeli a interagire con gli altri in modo più umano e accogliente. L’arcivescovo incoraggia tutti a vedere i propri simili non come estranei, ma come parte di una famiglia allargata. Questo concetto di famiglia allude non solo ai legami di sangue, ma comprende anche le relazioni sociali reali, che si fondano sul dialogo e sulla solidarietà.
La chiamata alla collaborazione con la società civile è particolarmente importante, in quanto rappresenta la richiesta di unire gli sforzi per costruire una comunità di pace. La pace, scrive Massara, deve nascere da un dialogo costruttivo e non dalla violenza e dalle armi. In questo contesto, il presepe diventa una metafora per visualizzare come una società ideale dovrebbe apparire, fatta di comprensione e rispetto reciproco, elementi essenziali per il benessere collettivo.
L’importanza della dignità nel lavoro e nell’assistenza sociale
Un altro punto centrale del messaggio riguarda la questione del lavoro. Mons. Massara afferma che i “presepi dignitosi” sono quelli in cui lo Stato si impegna a garantire il bene comune. Questo implica la creazione di opportunità lavorative e il contrasto della disoccupazione e della povertà. L’arcivescovo mette in evidenza la necessità di un supporto concreto per coloro che si trovano in difficoltà economica o professionale, un tema che risuona in modo particolare in un periodo di crisi come quello attuale.
I giovani, spesso colpiti da precarietà e incertezze lavorative, meritano attenzione e azioni dirette per migliorare il loro futuro. Massara critica inoltre una politica caratterizzata da conflitti interni, chiedendo un impegno che guardi al bene comune. La sua visione di un’occupazione dignitosa include non solo la lotta contro la disoccupazione, ma anche strategie per garantire diritti fondamentali e protezione sociale per tutti, in un clima di rispetto e dignità.
Verso un sistema sanitario più accessibile
L’arcivescovo dedica una parte del suo messaggio alla sanità, un tema di crescente attualità. Chiede la creazione di un sistema sanitario che restituisca dignità ai malati. Questa richiesta si manifesta nel desiderio di ridurre le lunghe liste d’attesa e abbattere le barriere di accesso ai servizi essenziali. Nella visione di Mons. Massara, la salute non deve essere un privilegio, ma un diritto garantito a tutti, un aspetto fondamentale per il benessere individuale e collettivo.
La sanità è quindi presentata come una dimensione essenziale della vita comunitaria, dove ogni individuo deve poter ricoverarsi e ricevere cure senza timori di discriminazioni o difficoltà burocratiche. Questo forte appello richiama l’attenzione su un tema cruciale e innegabilmente legato alla qualità della vita e alla giustizia sociale.
Una chiesa più unita e accogliente
Mons. Massara auspica anche una Chiesa locale “più unita”, descrivendola come una “chiesa-casa”, un luogo dove ciascuno si sente accolto e valorizzato. La Chiesa, secondo l’arcivescovo, deve essere un rifugio dove le persone possono trovare supporto e comprensione, un ambiente in cui ogni fedele si sente accettato per ciò che è. Questa approccio non solo rafforza la comunità ecclesiale, ma promuove anche un senso di fraternità tra i membri, favorendo una maggiore partecipazione e coinvolgimento.
Il concetto di accoglienza si estende anche al modo in cui la Chiesa si relaziona con la società intera. È un invito a superare le barriere e costruire ponti di comunicazione e dialogo, essenziali per rispondere alle sfide contemporanee. La connessione tra fede e vita comunitaria è, quindi, centrale nel messaggio natalizio, e invoca un rinnovamento interiore che possa riflettersi in azioni concrete.
Un Natale di speranza e riconciliazione
Infine, l’arcivescovo accenna al Giubileo, esprimendo il desiderio che questo momento possa riaccendere la speranza di riconciliazione tra le persone e nel cuore di ognuno. La sua utopia è quella di costruire una storia di solidarietà e giustizia, partendo da un Natale che non sia solo una celebrazione superficiale ma un’occasione di gioia autentica, ispirata dall’Amore incarnato.
Questo Natale, quindi, è visto come un’opportunità per ascoltare il messaggio di Cristo, che continua a bussare alla porta di ognuno. Anche se potrebbe non essere il Natale più appariscente, Massara sottolinea ciò che conta è la sua autenticità. La vera bellezza del Natale risiede nella capacità di riflessione e nell’impegno personale e collettivo verso una vita di amore e responsabilità reciproca.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Armando Proietti