Messaggio di speranza e gentilezza: l'omelia di Natale del vescovo di Trieste, Mons. Enrico Trevisi

Messaggio di speranza e gentilezza: l’omelia di Natale del vescovo di Trieste, Mons. Enrico Trevisi

Mons. Enrico Trevisi, durante la messa di Natale a Trieste, invita alla riflessione sulla luce di Cristo e all’importanza della gentilezza e solidarietà verso i più vulnerabili.
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Messaggio di speranza e gentilezza: l'omelia di Natale del vescovo di Trieste, Mons. Enrico Trevisi - Gaeta.it

La celebrazione del Natale rappresenta un momento di riflessione profonda e di unità per la comunità di Trieste. Questo Natale, Mons. Enrico Trevisi, vescovo della diocesi, ha guidato una messa toccante nella Cattedrale, esortando i fedeli a riflettere sull’importanza di accogliere la luce di Cristo. Durante il suo intervento, ha invitato ciascuno a prendere coscienza delle tenebre del mondo che ci circonda e a operare per un cambiamento, portando gioia e gentilezza.

La luce di Cristo e la lotta contro le tenebre

Mons. Trevisi ha iniziato la sua omelia esprimendo il desiderio che ognuno di noi potesse aprirsi alla “luce che è Cristo”, sottolineando come spesso ci si trovi in un contesto che preferisce le tenebre. Questo passaggio invita alla riflessione su un tema chiave: la ricerca della gioia autentica in un mondo che tende a trascurarla. Il vescovo ha toccato il cuore dei presenti, sottolineando l’importanza di essere portatori di luce e positività.

Il messaggio di Natale non si limita a una celebrazione superficiale; implica un richiamo forte a rivalutare comportamenti e scelte quotidiane. La luce di Cristo, secondo Trevisi, deve tradursi in atti concreti di amore e solidarietà nei confronti del prossimo, soprattutto in un periodo in cui molti soffrono e necessitano di sostegno.

Invito alla comunità e gesti di gentilezza

Mons. Trevisi ha esteso un invito accorato alla comunità, chiedendo a tutti di partecipare alla processione in occasione dell’apertura del Giubileo, che si terrà domenica prossima. Questo momento non è solo un evento religioso, ma un’opportunità per rinsaldare i legami comunitari. La partenza è prevista dalla chiesa di Montuzza alle 15.30, un gesto simbolico di unità e condivisione.

Durante l’omelia, il vescovo ha proposto l’idea di “rivalutare i gesti piccoli”, che spesso trascuriamo nella quotidianità. Ha invitato i presenti a sorprendere gli altri con auguri sinceri, abbracci e sorrisi, sottolineando che gesti apparentemente insignificanti possono avere un impatto profondo sulla vita di qualcuno. La gentilezza, ha affermato, è la chiave per veicolare cambiamenti positivi nel mondo, come pure un valore fondamentale da essere praticato quotidianamente.

Onorare chi soffre e creare solidarietà

Nell’omelia, il vescovo ha enfatizzato l’importanza di onorare e rispettare il prossimo, in particolare coloro che vivono situazioni di vulnerabilità. Ha sottolineato che tra i più colpiti ci sono i bambini, le donne, le persone in situazione di povertà e coloro che si trovano in condizioni di debolezza. Questi gruppi, ha spiegato Trevisi, meritano particolare attenzione e il nostro supporto, specialmente perché spesso sono soggetti all’umiliazione da parte dei più forti.

Mons. Trevisi ha dedicato un pensiero speciale ai lavoratori dei settori in crisi, come quelli della Tirso, Flex e Wärtsilä, evidenziando come la precarietà lavorativa sia una crescente preoccupazione. Questo richiamo aiuta a mantenere viva l’attenzione su temi sociali urgenti, sottolineando l’importanza di attivarsi per creare una comunità più solidale e giusta. Anche i giovani che decidono di abbandonare la propria terra per trovare opportunità all’estero sono stati menzionati, richiamando l’urgenza di valorizzare le risorse locali e sostenere le nuove generazioni.

Mons. Trevisi ha chiuso il suo appello con un invito a portare avanti il messaggio di speranza e a prendersi cura dei legami umani, fondamentali per costruire un futuro migliore. La celebrazione del Natale diventa così un’opportunità non solo per riflettere, ma anche per agire con amore e dedizione verso le necessità della comunità.

Ultimo aggiornamento il 25 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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