La fiera Macfrut 2025, in programma a Rimini dal 6 all’8 maggio, sarà il palcoscenico per un importante annuncio nel campo dell’ozono applicato al settore ortofrutticolo. Met Ozone Expert, azienda italiana già riconosciuta per l’impiego di questa tecnologia, presenterà ufficialmente la certificazione europea che definisce l’ozono come biocida. Questa novità segna un punto di svolta per l’uso dell’ozono nella sanificazione e nel miglioramento della qualità dei prodotti e degli ambienti di lavoro.
La certificazione europea dell’ozono: cosa cambia dal 31 luglio 2025
Dalla fine di luglio 2025, l’ozono sarà regolamentato in modo rigoroso come biocida dalla Comunità Europea. Il riconoscimento arriva dopo anni di attesa e integrerà al quadro normativo per la costruzione dei generatori di ozono e degli impianti dedicati. Questo significa che dal 31 luglio solo le aziende munite di autorizzazioni e conformità alle nuove direttive potranno operare legalmente nel settore.
Prima di questa data, l’impiego dell’ozono si era sviluppato in modo frammentario, con diversi operatori privi di controlli stringenti. Con la nuova regolamentazione si mette ordine a questo panorama, facendo chiarezza sia per i produttori che per gli utilizzatori. Gli impianti realizzati senza il rispetto delle norme in vigore potranno essere dichiarati inutilizzabili, con possibili conseguenze legali o economiche per chi non si adeguerà.
Sicurezza e qualità garantite dalla nuova normativa
Questo passaggio è rilevante per garantire la sicurezza e la qualità delle tecnologie che impiegano l’ozono, evitando rischi sanitari e ambientali. Le regole stabiliscono criteri certi per la progettazione e la funzionalità dei dispositivi, favorendo un mercato più trasparente e controllato.
Met ozone expert: il ruolo chiave durante macfrut 2025 a rimini
Met Ozone Expert si presenterà a Macfrut con un ruolo centrale. La società è stata la prima in Italia a ricevere la certificazione europea sull’ozono come biocida, un riconoscimento cruciale nel mercato nazionale. Al padiglione B3, stand 092, i tecnici metteranno a disposizione del pubblico esperienza e competenze, offrendo consulenze mirate su come integrare questa tecnologia in diversi contesti.
L’azienda ha lavorato finora su impianti secondo standard europei, mostrando un impegno costante nella qualità e nella conformità alle normative. Essere un membro del consorzio europeo EUOTA conferma il suo legame con i criteri comunitari e la volontà di mantenere alti standard.
Nel corso della manifestazione sarà possibile scoprire le ultime applicazioni tecnologiche sviluppate per l’ozono, pensate per migliorare la sanificazione e la conservazione dei prodotti ortofrutticoli. La presenza in fiera risponde a una domanda crescente del mercato che chiede soluzioni affidabili e certificate.
L’impatto della nuova normativa sul settore ortofrutticolo e oltre
Questa certificazione rappresenta più di un semplice cambio di regole. Sbaraglia una zona d’ombra che ha creato incertezza nel comparto ortofrutticolo e in altri ambiti di utilizzo dell’ozono. Fino a oggi, l’assenza di un quadro normativo chiaro ha condotto a usi disparati e a diffidenza intorno a una tecnologia che, invece, ha dimostrato il proprio valore in numerose esperienze globali.
Usi consolidati dell’ozono nei diversi settori
In molti paesi, l’ozono serve per sanificare ambienti di lavoro, migliorare la qualità dell’aria e proteggere la salute delle persone. Viene adottato anche in contesti industriali e sanitari per ridurre agenti contaminanti e microrganismi senza ricorrere a sostanze chimiche pesanti.
Con le nuove regole europee, chi potrà offrire impianti a ozono sarà sotto controllo e risponderà a requisiti precisi. Questo porterà benefici di sicurezza a chi utilizza queste tecnologie e una maggiore fiducia nel loro impiego, favorendo la diffusione corretta dell’ozono come strumento di sanificazione e protezione ambientale.
Le conseguenze per chi non aderisce alla normativa europea
Dal 31 luglio 2025, chi realizza o utilizza impianti a ozono senza autorizzazioni in regola rischia di non poter più sfruttare questi sistemi legalmente. Interventi o installazioni non conformi potranno essere dichiarate illegali e rimosse o disattivate.
Il settore dovrà adeguarsi alle nuove disposizioni per evitare conseguenze economiche e legali, in un momento in cui la tecnologia si sta affermando come risorsa importante. Per chi opera nelle filiere ortofrutticole o in ambiti collegati diventerà fondamentale controllare che le tecnologie impiegate rispettino la nuova regolamentazione.
La rivalutazione del comparto a livello nazionale ed europeo, attraverso questa certificazione, contribuisce a una maggiore trasparenza nel mercato e a una selezione più rigorosa dei fornitori. Chi non si adegua sarà inevitabilmente penalizzato rispetto ai concorrenti che già seguono le regole.