Metalmeccanici in sciopero all’Aquila: protesta per il rinnovo del contratto nazionale

Metalmeccanici in sciopero all’Aquila: protesta per il rinnovo del contratto nazionale

I metalmeccanici dell’Aquila proclamano uno sciopero di otto ore per il 15 gennaio 2025, chiedendo il rinnovo del contratto e maggiori diritti e tutele dopo la rottura delle trattative con Federmeccanica e Assistal.
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Metalmeccanici in sciopero all’Aquila: protesta per il rinnovo del contratto nazionale - Gaeta.it

La situazione lavorativa per i metalmeccanici all’Aquila sta attraversando un momento di grande tensione. L’assenza di progressi nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ha portato le principali sigle sindacali a proclamare otto ore di sciopero. L’obiettivo di quest’azione è far sentire la voce dei lavoratori, dopo la rottura della trattativa nazionale rispettivamente da parte di Federmeccanica e Assistal. Le organizzazioni sindacali FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL sono pronte a mettere in evidenza le problematiche del settore e a richiedere con fermezza diritti e tutele.

La rottura delle trattative e la decisione di scioperare

La situazione è scaturita dall’impossibilità di Federmeccanica e Assistal di dialogare sulle proposte formulate nel piano unitario condiviso dal 98% dei metalmeccanici. Questo fallimento ha spinto i sindacati a organizzare uno sciopero che si terrà il 15 gennaio 2025, previsto con una manifestazione che si terrà davanti alla sede della Regione Abruzzo, presso il palazzo dell’Emiciclo. La mobilitazione avrà inizio alle 11 e si preannuncia come un momento cruciale per rivendicare i diritti dei lavoratori.

Precedentemente, i metalmeccanici avevano già attuato presidi nelle vicinanze di importanti aziende della provincia, tra cui Leonardo, Thales Alenia Space, Telespazio, L-Foundry, Siapra e Marelli. Questo approccio mira a sottolineare l’urgente necessità di risolvere la questione contrattuale e dare una forte visibilità alle vertenze già in atto, in particolare riguardo a L-Foundry e Marelli, che richiedono l’attenzione delle istituzioni locali.

Le rivendicazioni sindacali

FIM, FIOM e UILM stanno ponendo l’accento sull’importanza di un rinnovo contrattuale che non solo recuperi il potere d’acquisto dei salari, ma che si traduca anche in un incremento dei diritti e delle tutele per i lavoratori del comparto metalmeccanico. La richiesta è chiara: si chiede il ritorno alla piattaforma contrattuale che aveva permesso il rinnovo nel 2021, malgrado le difficoltà legate all’emergenza Covid.

I sindacati evidenziano che la situazione attuale richiede una risposta incisiva da parte delle aziende e delle associazioni datoriali. Tra le richieste più significative ci sono l’aumento dei salari e un’ulteriore protezione dei diritti dei lavoratori. La riduzione dell’orario di lavoro è un’altra proposta chiave sul tavolo, ritenuta essenziale per un miglioramento della qualità della vita lavorativa. La preoccupazione principale rimane quella di garantire un futuro stabile e dignitoso per tutti i lavoratori del settore.

Prossimi passi e aspettative

Il futuro del rinnovo del CCNL per i metalmeccanici dipende ora dalla disponibilità di Federmeccanica e Assistal a riaprire il dialogo con le organizzazioni sindacali. La manifestazione e lo sciopero previsti per il 15 gennaio rappresentano solo l’inizio di una serie di azioni che potrebbero essere intraprese se non ci saranno segni di apertura da parte delle controparti.

Le sigle sindacali sono determinate a mantenere alta l’attenzione sulla questione e a mobilitare il maggior numero possibile di lavoratori, affinché la voce della base arrivi chiara e forte ai piani alti delle dirigenze aziendali. I metalmeccanici dell’Aquila aspettano risposte concrete e immediate, consapevoli dell’importanza del loro ruolo nell’economia del territorio e del paese.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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