Metalmeccanici in sciopero: rivendicazioni sindacali in gioco allo stabilimento Leonardo e MBDA della Spezia

Metalmeccanici in sciopero: rivendicazioni sindacali in gioco allo stabilimento Leonardo e MBDA della Spezia

I metalmeccanici di La Spezia scioperano per quattro ore, chiedendo il rinnovo del contratto nazionale e miglioramenti salariali, in un clima di crescente tensione con Federmeccanica.
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Metalmeccanici in sciopero: rivendicazioni sindacali in gioco allo stabilimento Leonardo e MBDA della Spezia - Gaeta.it

A La Spezia, i metalmeccanici degli stabilimenti Leonardo e MBDA hanno avviato uno sciopero di quattro ore, accompagnato da un presidio ai cancelli. L’azione mira a rilanciare le trattative per il rinnovo del contratto nazionale, attualmente fermo da novembre scorso. Questo evento si inserisce in un contesto di crescente tensione nei rapporti tra sindacati e Federmeccanica, con richieste di miglioramenti salariali e condizioni di lavoro più vantaggiose.

Il presidio al polo industriale della difesa

Circa un centinaio di lavoratori, riconoscibili dalle loro tute blu, ha bloccato l’accesso al polo industriale di Vallegrande, noto per essere uno dei centri di produzione della Difesa più grandi in Italia. Durante il presidio, sono stati distribuiti volantini per sensibilizzare i cittadini e i colleghi sulle istanze portate avanti dai sindacati. I manifestanti sottolineano la loro delusione rispetto alla distanza espressa da Federmeccanica-Assistal su questioni cruciali come l’aumento della busta paga e la riduzione dell’orario di lavoro. Graziano Leonardi, segretario generale della Uilm di La Spezia, ha evidenziato la possibilità di applicare un modello a 35 ore settimanali, simile a quello adottato in molti paesi europei.

Questa azione di protesta è solo l’ultima di una serie di manifestazioni sindacali che hanno portato al blocco degli straordinari e a un primo sciopero di quattro ore tenutosi nel mese di dicembre. Le richieste incluse nella piattaforma sindacale richiedono un aumento salariale di 280 euro per i lavoratori del quinto livello, un adeguamento che si ricollega all’inflazione e mira a ripristinare il potere d’acquisto dei metalmeccanici.

Le tensioni sindacali e le richieste salariali

Le crescenti tensioni tra i sindacati e Federmeccanica sono emerse principalmente con la presentazione da parte di quest’ultima di una contro piattaforma, in contrasto con quelle elaborate a livello nazionale da Fiom, Fim e Uilm. Francesco Grilli, segretario della Fiom La Spezia, ha messo in luce come questa rottura si sia verificata dopo che il 98% dei lavoratori aveva approvato le richieste formulate dai sindacati a inizio 2024. La presentazione di proposte differenti ha disturbato il clima di negoziazione, lasciando i sindacati determinati a perseguire le loro richieste.

In questo clima di disaccordo, la pressione da parte dei lavoratori continua a crescere. Gli operatori industriali chiedono un adeguamento salariale che possa rappresentare un vero e proprio riscatto, soprattutto alla luce degli aumenti dei costi della vita. L’unità dei lavoratori, così come le strategie messe in campo dai rappresentanti sindacali, sono elementi chiave in questa fase negoziale difficile.

Il sito Leonardo della Spezia e le prospettive future

Lo stabilimento di Leonardo a La Spezia, precedentemente noto come Oto Melara, oggi impiega circa 1.250 lavoratori e si posiziona come un hub strategico nelle politiche industriali della Difesa in ambito europeo. La recente creazione di una joint venture con Rheinmetall, azienda tedesca, ha riportato l’attenzione sul sito, in particolare per quanto riguarda i progetti di rinnovamento della componente corazzata dell’Esercito Italiano. Con contratti potenzialmente valutati oltre venti miliardi di euro in arrivo, la necessità di nuove assunzioni già in fase di attuazione fa parte del futuro del polo industriale.

In questo scenario, Maurizio Rofrano della segreteria Fim della Spezia ha espresso la speranza che il vicepresidente di Federmeccanica, il quale ricopre anche un ruolo importante all’interno di Leonardo, possa contribuire a sbloccare la trattativa. La mobilitazione di oggi rappresenta solo un passo iniziale, e Rofrano avverte che se non ci saranno riscontri positivi, i metalmeccanici sono pronti a intensificare le loro azioni di protesta. La determinazione dei lavoratori è evidente, così come la volontà di ottenere il riconoscimento che ritengono giusto in un contesto lavorativo sempre più complesso.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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