Il Milan ha iniziato la sua avventura nella Champions League 2024-2025 con una sconfitta Home contro il Liverpool per 3-1. Dopo un avvio promettente, i rossoneri sono stati costretti a subire la pressione dei Reds, che hanno dominato il secondo tempo. Tra le dichiarazioni più significative, quelle di Zlatan Ibrahimovic, che torna a far sentire la sua voce nella squadra.
L'analisi della partita: un avvio incoraggiante
La sfida si è aperta con una buona partenza del Milan. Il tecnico Paulo Fonseca ha cambiato tre titolari rispetto alla recente gara contro il Venezia, inserendo Calabria al posto di Emerson Royal e Tomori al posto di Gabbia. La scelta di schierare Morata al posto di Abraham ha mostrato le intenzioni aggressive del Milan già dall'inizio. Il Liverpool, guidato da Arne Slot, ha optato per un 4-2-3-1 confermato, apportando qualche modifica in difesa con l’inserimento di Tsimikas e Gakpo nel trio offensivo.
L’incontro ha preso una piega favorevole per i rossoneri molto rapidamente. Al 3', Pulišić ha fatto il primo affondo, servendo Morata e trovandosi in formidabile posizione per calciare con successo contro Alisson, portando il Milan in vantaggio . Tuttavia, il risentimento muscolare di Maignan ha spinto i rossoneri a rimanere cauti e meno dinamici. Il Liverpool, col supporto dei suoi tifosi, ha accelerato il ritmo, sfiorando immediatamente il pareggio con Salah, la cui conclusione ha colpito la traversa.
Con il passare dei minuti, il Milan ha cominciato a subire la pressione degli avversari. Al 23', il Liverpool ha trovato il gol del pareggio grazie a un impeccabile calcio di punizione di Alexander-Arnold, trasformato in rete da Konatè. La reazione dei rossoneri è stata fiacca e al 41', è arrivato il colpo del 2-1 per il Liverpool con un colpo di testa di van Dijk che ha sorpreso Maignan, sempre più sotto pressione.
Il secondo tempo: un dominio totale dei Reds
Nella ripresa, gli uomini di Slot hanno continuato a dominare la scena. Al 48', Maignan ha dovuto compiere un altro intervento decisivo su Diogo Jota, mantenendo vive le speranze milaniste. Nel frattempo, la squadra rossonera ha cercato di trovare nuovi equilibri, ma non è riuscita a concretizzare le occasioni. La protesta di Morata per un presunto fallo di Gravenberch in area è stata risolta a favore dei Reds dall'arbitro Eskaas, frustrando ulteriormente le ambizioni del Milan.
Al 67', un contropiede letale ha permesso al Liverpool di allungare, con Szoboszlai che, imbeccato ottimamente da Gakpo, ha messo a segno il terzo gol. A questo punto, Fonseca ha cambiato strategia, passando a un 4-4-2, cercando un'ultima reazione con le sostituzioni di Abraham e Reijnders.
Nonostante gli sforzi di Leao, che ha sfiorato la rete con un tiro dal limite, e un'altra conclusione di Theo Hernandez, il Milan non è riuscito a riaprire il match. L'ultimo tentativo di Leao si è infranto sul palo, chiudendo l’incontro in un'atmosfera di rassegnazione e impotenza.
Le parole di Ibrahimovic: un leader torna in scena
Dopo la partita, il noto attaccante Zlatan Ibrahimovic, tornato ad affacciarsi sulla scena calcistica, ha rilasciato dichiarazioni significative. Lo svedese ha manifestato il suo ruolo di leader all'interno del gruppo, affermando con fermezza: "Quando il leone va via, i gatti si avvicinano. Quando il leone torna, i gatti spariscono."
Le sue parole hanno risuonato come un monito, sottolineando la sua intenzione di essere un punto di riferimento per la squadra. "Mi sto concentrando sul lavoro; sono stato via per qualche giorno per motivi personali, però sono sempre presente. Si lavora in silenzio," ha aggiunto Ibrahimovic. La sua presenza e il suo carisma potrebbero rivelarsi fondamentali per un Milan che deve recuperare fiducia dopo questo avvio difficile.
In attesa delle prossime partite, la squadra rossonera dovrà riflettere su quanto accaduto e recuperare le energie per affrontare al meglio il prosieguo della competizione europea.
Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Donatella Ercolano
