Il Mudec di Milano, Museo delle Culture, segna un importante traguardo con la celebrazione del suo decimo anniversario. Per commemorare questo evento, il museo presenta la mostra “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore“, un’esperienza espositiva che si svolgerà dal 20 marzo al 21 settembre. L’evento, curato da Katya Inozemtseva e Sara Rizzo, esplora la storia delle migrazioni e il significato del viaggio, mettendo in luce oggetti e narrazioni che arricchiscono la collezione del Museo.
Un viaggio attraverso i miti e le narrazioni
La mostra si articolerà in diverse sezioni e inizia con una panoramica sul viaggio mitico, un tema presente nelle culture di tutto il mondo sin dall’antichità. Questa sezione introduttiva invita i visitatori a riflettere su come il viaggio ha influenzato storie, leggende e fiabe nel corso dei secoli. L’idea è quella di mostrare come l’atto stesso di viaggiare sia parte integrante della condizione umana, e come esso sia stato raccontato in modi diversi, a seconda del contesto culturale e storico.
La programmazione si concentra sull’importanza di queste narrazioni nel creare legami tra persone e culture, sottolineando il fatto che il viaggio non è solo fisico, ma anche mentale ed emozionale. Attraverso reperti storici, arte e materiali multimediali, il Mudec intende sottolineare l’impatto duraturo di queste storie sui popoli e le loro tradizioni.
La transumanza e il nomadismo
Una parte consistente della mostra si concentra sulle esperienze di transumanza e nomadismo, suddivisa in tre focus tematici. Il primo riguarda il semi-nomadismo degli arcipelaghi verticali nelle Ande, evidenziando come le comunità andine si siano adattate ai severi ambienti montuosi attraverso uno stile di vita che alterna il pascolo e la raccolta. Il secondo focus approfondisce i popoli nomadi dell’Asia, specialmente quelli che abitano attorno al Mar Caspio, mettendo in luce le loro tradizioni e le sfide affrontate nei secoli.
Il terzo fascicolo si sofferma sulle culture del deserto del Nord Africa, analizzando come queste popolazioni abbiano evoluto modi di vivere unici in simbiosi con l’ambiente arido e le sue risorse. Qui, i visitatori possono esplorare come la mobilità abbia plasmato non solo le economie locali ma anche le interazioni culturali tra diverse comunità.
Gli oggetti del viaggio e la loro importanza
Tra le attrazioni principali ci sarà una ricca esposizione di oggetti simbolici del viaggio, comunemente noti come “souvenir“. Questa sezione presenta una vasta gamma di diari di viaggio, album fotografici, quaderni di schizzi e mappe, tutti elementi che raccontano le storie personali di esploratori di epoche diverse. In particolare, il periodo compreso tra la fine del XIX secolo e tutto il XX secolo è ben rappresentato, mostrando come questi oggetti riflettano le esperienze e le emozioni di chi ha intrapreso un viaggio.
Oltre a questi reperti individuali, la mostra offre anche un’esplorazione più ampia su come gli oggetti di viaggio siano spesso portatori di significato. Essi raccontano grandi storie di adattamento, scoperta e cambiamento, fungendo da ponte fra culture diverse e come testimoni di comunicazione attraverso le generazioni.
La sezione dedicata ai mezzi di trasporto
Un’importante novità nella mostra è una sezione speciale realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, che si concentra sui mezzi di trasporto come agenti di cambiamento. Qui, i visitatori potranno osservare una selezione di veicoli storici, da caballitos de totora e canoe oceaniche a veicoli più moderni come la Lambretta di Cesare Battaglini e la minibici pieghevole, nonché transatlantici storici come il Rex e il Concorde.
Questa sezione mette in evidenza come i mezzi di trasporto non solo abbiano facilitato la mobilità, ma abbiano anche svolto un ruolo cruciale nel modellare le dinamiche culturali e sociali su scala globale. I visitatori saranno dunque immersi in un viaggio non solo attraverso la storia dei viaggi, ma anche nella rivoluzione dei trasporti che ha consentito il superamento di confini fisici e culturali.
La mostra “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore” si preannuncia essere una rassegna coinvolgente e approfondita che pone l’accento sull’importanza del viaggio come fenomeno sociale e culturale, perfettamente in linea con il decennale del Mudec, un luogo di incontro per storie e culture del mondo.