La città di Milano si prepara a festeggiare San Giorgio il 23 aprile, riscoprendo un dolce tipico della tradizione lombarda: il pan meino. Questo prodotto da forno, diffuso in particolare nel milanese e nelle zone limitrofe, viene proposto anche quest’anno dalla Pasticceria Clivati, che mantiene viva una ricetta antica e legata a riti locali.
il pan meino, un dolce dalle radici storiche profonde
Il pan meino prende il nome dalla sua materia prima originaria, il miglio , anche se oggi la ricetta si è evoluta con farine più moderne come il fioretto. La sua presenza alla festa di San Giorgio non è casuale. Nel passato, il 23 aprile rappresentava una giornata fondamentale per le comunità agricole della Lombardia. Quel giorno infatti si rinnovavano i contratti tra mandriani e lattai, un rituale che assicurava la continuità del lavoro e della sopravvivenza per molte famiglie.
Questa giornata aveva quindi un doppio valore: professionale e simbolico. Oltre a sancire accordi economici, veniva festeggiata la protezione di San Giorgio, patrono e figura di riferimento per chi viveva di campagna e allevamento. Per ringraziare e celebrare, la tradizione prevedeva la distribuzione di panna e pan meino a tutto il paese, un gesto di condivisione e buon auspicio. La ricorrenza ha mantenuto nel tempo questa valenza simbolica, diventando una festa popolare legata a usanze antiche.
la ricetta e la lavorazione del dolce a milano
La Pasticceria Clivati, attiva nel cuore di Milano, segue scrupolosamente la ricetta tradizionale del pan meino, privilegiando ingredienti di qualità . Al centro della preparazione c’è la farina fioretto, un tipo di farina molto fine e dal colore chiaro, usata per ottenere una pasta friabile e leggera. Burro senza lattosio, uova, latte intero e zucchero compongono la base, ma l’elemento che distingue questo biscotto è senza dubbio l’aggiunta dei fiori di sambuco.
Questi fiori sono fondamentali per il profilo aromatico del dolce. Conferiscono un sentore leggero e floreale che lo rende facilmente riconoscibile, quasi unico nel suo genere. La forma del pan meino è tipica: rotonda e schiacciata, con una superficie dorata che sprigiona il profumo caratteristico del sambuco una volta sfornata. La lavorazione richiede esperienza e attenzione, per mantenere l’equilibrio tra friabilità e gusto aromatico.
Nel negozio milanese di Pasticceria Clivati, il pan meino si produce in tirature limitate, proprio per garantire freschezza e qualità . A Milano, questo dolce è legato a un corso di tradizioni locali che si tramandano, soprattutto in occasione di San Giorgio, creando un legame fra gastronomia e cultura popolare presente in città .
modalità di consumo e distribuzione del pan meino oggi
Il pan meino si presta a diversi momenti di consumo, diventando un dolce versatile pur mantenendo la sua identità storica. Molti preferiscono consumarlo a colazione accompagnato da una tazza di latte, per iniziare la giornata con un sapore delicato e leggermente dolce. Nel pomeriggio è comune trovarlo abbinato al tè o a infusi leggeri, per una pausa semplice ma gustosa.
La tradizione milanese vuole però che il pan meino sia inzuppato in una coppa di panna montata, un’abitudine che viene rispettata e valorizzata dalla Pasticceria Clivati, che ne promuove questa usanza legata alla festa di San Giorgio. La panna aggiunge cremosità e intensità al dolce, esaltando il profumo dei fiori e la consistenza friabile.
La Pasticceria Clivati rende disponibile il pan meino sia nel proprio negozio fisico a Milano che sul sito ufficiale, così da raggiungere appassionati anche fuori regione. La confezione è caratteristica: una latta con un’immagine storica della vita all’interno della pasticceria e le mongolfiere che rimandano al cielo di Milano, un richiamo visivo che accompagna la dolce esperienza. La latta è pensata per conservare a lungo il prodotto, mantenendo inalterati aroma e morbidezza.
In effetti, il pan meino continua a rappresentare un pezzo di cultura milanese che resiste alle mode del momento, preservando antiche tradizioni a ogni morso. Per la città è un momento per ritrovarsi attorno a una storia condivisa, attraverso un dolce che rispecchia l’identità locale e sa raccontare il passato delle persone che hanno abitato queste terre.