Milano Design Week 2025: l'installazione 'Graffito di Luce' nella storica Santa Maria delle Grazie

Milano Design Week 2025: l’installazione ‘Graffito di Luce’ nella storica Santa Maria delle Grazie

Dal 6 al 13 aprile 2025, ‘Graffito di Luce’ di Luca Trazzi trasformerà il chiostro di Santa Maria delle Grazie a Milano in un’esperienza luminosa che celebra arte e architettura rinascimentale.
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Milano Design Week 2025: l'installazione 'Graffito di Luce' nella storica Santa Maria delle Grazie - Gaeta.it

Dal 6 al 13 aprile 2025, il chiostro e la Sacrestia del Bramante di Santa Maria delle Grazie a Milano ospiteranno l’installazione ‘Graffito di Luce’. Questo progetto, realizzato dall’architetto Luca Trazzi insieme a Fan Europe Lighting, si inserisce all’interno degli eventi della Milano Design Week. L’iniziativa promette di collegare arte e architettura, offrendo ai visitatori un’esperienza unica all’interno di uno dei più emblematici luoghi storici della città.

Un progetto ispirato al passato

L’installazione di Luca Trazzi trae ispirazione dall’architettura rinascimentale del chiostro e della Sacrestia, realizzati tra il 1492 e il 1497 da Donato Bramante. Questo intervento si propone di recuperare l’essenza storica di questi spazi, utilizzando elementi decorativi che riflettono il passato dell’edificio. Gli organizzatori sottolineano come l’approccio dell’architetto sia volto a ricomporre gli aspetti salienti del chiostro piccolo, in dialogo con la tribuna.

Il graffito decorativo presente nell’intonaco del chiostro, che rappresenta fiori, è stato scelto come fonte di ispirazione per l’installazione luminosa. Trazzi ha creato lampade che richiamano la leggerezza e la rotondità dell’ornato murario, in grado di illuminare diversi punti della struttura con una luce calda e accogliente. Le lampade non solo abbelliscono gli spazi, ma tracciano filosoficamente dei percorsi luminosi: circolari nel porticato, stellati nel giardino e lineari verso l’abside della sacrestia.

Un omaggio a Bramante e al numero otto

Al centro dell’installazione ci sono otto lampade, ciascuna composta da trentadue raggi. Questo numero non è casuale: rappresenta un omaggio a Donato Bramante, che ha utilizzato lo stesso numero di elementi nella sua progettazione per la tribuna, integrando dodici apostoli e quattro evangelisti. Il numero otto ha anche un significato simbolico profondo, legato al concetto di resurrezione e all’idea dell’Uomo Nuovo.

In effetti, l’otto è associato al giorno che segue il sabato, celebrando la resurrezione di Cristo. Solo successivamente la religione cristiana ha attribuito questo numero all’Immacolata Concezione, un dogma che risale al 1854. La scelta di Trazzi di utilizzare il numero otto non è solo una questione estetica, ma rappresenta un filo rosso che unisce l’opera contemporanea ai valori fondanti dell’architettura rinascimentale.

Continuare il dialogo con la storia

L’installazione ‘Graffito di Luce’ di Luca Trazzi non è un’opera isolata. Infatti, è parte di un percorso più ampio che l’architetto sta portando avanti con Santa Maria delle Grazie. In precedenza, aveva già progettato un nuovo sistema di illuminazione che ha valorizzato le forme esterne dell’edificio durante la notte, rivelando così la bellezza storica e artistica del monumento.

Attraverso questo nuovo intervento, Trazzi mira a continuare il dialogo tra passato e presente, utilizzando la luce come strumento per creare un’esperienza immersiva e contemplativa. La scelta della conduzione luminosa serve non solo a illuminare, ma a raccontare una storia che affonda le radici nell’arte e nella spiritualità di un luogo che conserva secoli di storia.

La possibilità di ammirare l’installazione ogni giorno, dalle 10 alle 22, segna una novità per Santa Maria delle Grazie, che per la prima volta ospita un’installazione dedicata al Salone del Mobile. Un’occasione imperdibile per immergersi in un’affascinante combinazione di arte moderna e patrimonio storico.

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