Milano: grande mobilitazione per la pace e la fine del genocidio a Gaza

Milano: grande mobilitazione per la pace e la fine del genocidio a Gaza

Milano ospiterà il 30 marzo 2025 una manifestazione per chiedere la cessazione del genocidio nella Striscia di Gaza, con l’obiettivo di unire circa 30 mila partecipanti in un grido di pace e giustizia.
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Milano: grande mobilitazione per la pace e la fine del genocidio a Gaza - Gaeta.it

Sabato 30 marzo 2025, Milano ospiterà una manifestazione che mira a raccogliere circa 30 mila partecipanti, provenienti da varie città italiane. L’evento è stato indetto per chiedere la cessazione del genocidio nella Striscia di Gaza, un grido di solidarietà che si leverà da una delle aree più emblematiche della città. Gli organizzatori, attraverso la loro comunicazione, sottolineano l’importanza dell’evento, sia per le sue dimensioni che per il messaggio di pace e giustizia che intende trasmettere.

Dettagli della manifestazione

La manifestazione avrà inizio alle 14:30, partendo dalla Stazione Centrale di Milano, dove si svolgerà una conferenza stampa per lanciare ufficialmente l’iniziativa. Il corteo proseguirà verso l’Arco della Pace, un luogo simbolico della città, abbandonando l’idea di concludere in piazza Duomo a causa del Fuori Salone e di altri eventi correlati. I manifestanti porteranno con sé cartelli e striscioni con slogan che richiedono un immediato cessate il fuoco e la ricostruzione della Striscia di Gaza.

Le tematiche principali della protesta includono il rifiuto della deportazione del popolo palestinese e il supporto all’invio di aiuti umanitari nella regione. L’invito a unirsi alla causa è rivolto a chiunque desideri partecipare a una mobilitazione per la pace e per il rispetto dei diritti umani.

Organizzatori e sostenitori della causa

L’evento ha ricevuto il supporto di diverse associazioni palestinesi e sindacati di base, sia locali che nazionali. Tra le realtà coinvolte troviamo l’Associazione dei Palestinesi in Italia , l’Associazione Donne Palestinesi, e altre organizzazioni come i Giovani Palestinesi d’Italia e l’Unione Democratica Arabo-Palestinese . La presenza di una varietà di gruppi sociali evidenzia l’importanza del tema e l’ampia adesione che ha suscitato.

L’ente storico Anpi, con le sue diverse sezioni, è anch’esso tra i promotori della manifestazione. Questo amplia il richiamo a valori di giustizia e libertà, collegando la lotta per i diritti palestinesi alle battaglie per i diritti civili in Italia.

Riflessioni critiche dagli organizzatori

Durante la conferenza stampa, Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub, ha espresso una critica nei confronti del governo italiano, evidenziando una connessione tra la violazione dei diritti dei palestinesi e le politiche interne italiane. Secondo Montagnoli, l’aumento degli investimenti nell’industria bellica si traduce in un affamamento dei popoli e in una negazione dei diritti fondamentali. Questa visione mette in luce come le ingiustizie sociali siano percepite come interconnesse a livello globale, suggerendo che la lotta contro il genocidio palestinese rappresenta una battaglia per tutti.

Il richiamo alla mobilitazione di massa, quindi, non è solo un appello alla pace, ma anche un invito a riflettere su questioni più ampie legate ai diritti sociali e alla giustizia economica. Le tematiche di guerra e sfruttamento, secondo gli organizzatori, devono essere affrontate collettivamente, all’insegna di un mondo più giusto e libero.

L’evento milanese rappresenta quindi non solo un momento per esprimere solidarietà, ma anche un’opportunità per unire voci diverse in un’unica lotta per la pace.

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