Milano: il fondo per la casa lanciato dall’arcivescovo Delpini raccoglie 2 milioni in tre mesi

Milano: il fondo per la casa lanciato dall’arcivescovo Delpini raccoglie 2 milioni in tre mesi

Milano affronta una crisi abitativa crescente. Il “Fondo Schuster”, con due milioni di euro raccolti, mira a fornire soluzioni immediate e sostenibili per le famiglie in difficoltà.
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Milano: il fondo per la casa lanciato dall’arcivescovo Delpini raccoglie 2 milioni in tre mesi - Gaeta.it

La città di Milano si trova ad affrontare una crisi abitativa sempre più pressante, segnata da disuguaglianze e costi esorbitanti. Il “Fondo Schuster – case per la gente“, promosso dall’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, raccoglie risorse significative per rispondere a questa emergenza. In soli tre mesi, il fondo ha già accumulato due milioni di euro, grazie a donazioni e contribuzioni da vari enti, dimostrando l’impegno della comunità nel cercare soluzioni immediate e durature.

La nascita del fondo e il contesto milanese

Il fondo è stato lanciato il 15 dicembre, nel periodo delle celebrazioni per i cinquant’anni della Caritas ambrosiana, con l’intento di affrontare le sfide legate all’emergenza abitativa. La crisi economica ha accentuato le disuguaglianze nella città, rendendo difficile per molte famiglie e individui accedere a una casa dignitosa. Questo problema è diventato visibile anche attraverso le proteste degli studenti universitari, che hanno allestito tende in segno di protesta contro gli affitti eccessivi e la mancanza di soluzioni abitative a prezzi sostenibili.

Il Fondo ha come obiettivo non solo quello di fornire supporto immediato, ma anche di contribuire a una pianificazione abitativa più equilibrata e giusta per tutti i cittadini milanesi. Le risorse raccolte sono destinate a vari interventi, mirati a migliorare la situazione abitativa delle persone più vulnerabili, facendo leva su un approccio inclusivo e collaborativo con enti locali e privati.

Le risorse finanziarie del fondo

La raccolta fondi per il “Fondo Schuster” è stata sostenuta da diverse fonti. Un milione di euro è stato fornito dall’arcidiocesi di Milano, a testimonianza dell’impegno diretto della Chiesa locale nella questione abitativa. Altri 500 mila euro provengono dalla fondazione Peppino Vismara, mentre 150 mila euro sono stati offerti dagli enti bilaterali del terziario e del turismo, composti da importanti associazioni come la Camera di Commercio, Cgil, Cisl e Uil. Inoltre, 400 mila euro sono arrivati da donazioni private, la cui generosità evidenzia una sensibilità crescente verso la causa della casa.

Il Fondo non è solo una raccolta di denaro, ma rappresenta un’azione collegata a progetti concreti. Infatti, Regione Lombardia ha già messo a disposizione 120 alloggi attraverso Aler, cominciando con un primo blocco sperimentale di 15 abitazioni situate in varie aree della città. Allo stesso modo, il Comune ha contribuito con 12 appartamenti in via Ricciarelli, con prospettive di includere altre proprietà di proprietà pubblica e parrocchiale nel futuro.

Obiettivi e utilizzo delle risorse

La gestione del “Fondo Schuster” è stata affidata ai Siloe e alla sezione area Casa della Caritas ambrosiana. Questi enti hanno già avviato processi di analisi per valutare i casi segnalati dai centri di ascolto della Caritas. Finora, 43 richieste sono state accolte, con un totale di 85 mila euro assegnati per iniziative immediate.

Il fondo si prefigge di raggiungere tre obiettivi principali: la ristrutturazione degli alloggi, che prevede l’allocazione della metà delle risorse; il supporto ai privati che offriranno appartamenti a canoni calmierati, destinando un ulteriore 20% delle risorse; e il contributo per le spese abitative, che coprirà affitti, bollette e spese condominiali, per un totale del 30% delle risorse disponibili. Questi interventi si pongono l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone in difficoltà economica e abitativa.

La necessità di alleanze per una soluzione duratura

Durante un recente intervento, Luciano Gualzetti, direttore della Caritas ambrosiana, ha sottolineato l’importanza di costruire “alleanze” tra istituzioni pubbliche, privati e terzo settore per affrontare in modo efficace l’emergenza abitativa. La cooperazione è vista come una chiave fondamentale per garantire non solo soluzioni rapide ma anche sostenibili nel tempo. I progetti devono riuscire a prevenire la creazione di un divario ancora più profondo tra le diverse aree di Milano, dove alcuni quartieri diventano accessibili solo a fasce sociali benestanti, mentre altri rimangono marginalizzati.

Il “Fondo Schuster” mira a promuovere coesione e inclusione sociale, contribuendo al benessere delle comunità e al mantenimento di relazioni umane di qualità. L’incoraggiamento di politiche abitative più giuste, oltre alla semplice distribuzione di risorse, rappresenta una strada essenziale per affrontare le radici di questa crisi complessa.

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