Milano: il nuovo regolamento per i pubblici esercizi entra in vigore il 19 agosto 2023

Milano: il nuovo regolamento per i pubblici esercizi entra in vigore il 19 agosto 2023

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Milano: il nuovo regolamento per i pubblici esercizi entra in vigore il 19 agosto 2023 - Gaeta.it

A Milano è in arrivo un cambiamento significativo nella gestione degli esercizi pubblici. A partire dal 19 agosto 2023, il nuovo regolamento approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 6 maggio diventerà operativo. Questo intervento normativo ha come obiettivo principale quello di contrastare la mala-movida e di prevenire il sovraffollamento in alcune zone storicamente problematiche della città, come i Navigli e Corso Como.

Regolamento e obiettivi di tutela

Un approccio nuovo per la città

Il regolamento, elaborato in collaborazione con Epam e Confcommercio Milano, introduce criteri rigorosi per la concessione di nuove autorizzazioni commerciali. L’intento è quello di riequilibrare il panorama commerciale della città, evitando l’eccessiva concentrazione di locali in aree già saturate. “Il nuovo regolamento dei pubblici esercizi può diventare lo strumento in grado di accompagnare in modo nuovo i cambiamenti sociali e urbanistici della città,” ha dichiarato Lino Stoppani, presidente di Epam.

Misure repressive contro la mala-movida

Grazie a questo regolamento, il Comune avrà la possibilità di controllare e limitare la nascita di nuovi locali in determinate aree, favorendo un utilizzo più equilibrato del territorio. L’accento non è solo sulla quantità, ma anche sulla qualità delle attività commerciali, quindi saranno previsti criteri selettivi per garantire un miglior equilibrio tra le diverse offerte nel contesto della vita cittadina.

Delimitazione delle aree tutelate

Criteri di individuazione

Il regolamento identifica diverse aree della città classificate come “tutelate” e “ad elevata tutela”. Queste zone sono state scelte sulla base di criteri precisi, come la concentrazione di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, il numero di reclami presentati nell’anno precedente e la presenza di beni di rilevanza storica e culturale. Tale strategia mira a prevenire situazioni di degrado nelle aree già affollate e a garantire un ambiente urbano più vivibile per tutti.

Zone specifiche sotto il mirino

Le aree tutelate includono: Nolo, via Padova, l’area fra via Lazzaretto e via Melzo a Porta Venezia, Isola, Sarpi, Arco della Pace, l’area di Como e Garibaldi, corso Ventidue Marzo, Porta Ticinese, Navigli, Darsena, viale Bligny e Porta Romana. All’interno di queste zone, vi sono anche settori di elevata tutela come piazza Morbegno, via Venini, piazza del Carmine e le Colonne di San Lorenzo, per citarne alcune. Tali aree saranno soggette a regolamenti più severi per l’apertura di nuovi esercizi, il che implica che non sarà più sufficiente presentare una SCIA .

Procedure per l’apertura di nuovi locali

Requisiti di autorizzazione

In queste zone a maggior tutela, il processo per ottenere l’autorizzazione a operare è stato reso più complesso. Ogni richiesta di apertura di un nuovo locale dovrà essere esaminata con attenzione dagli uffici comunali competenti, prendendo in considerazione diversi fattori, come l’impatto sociale e ambientale dell’attività proposta. Ciò implica che i futuri imprenditori dovranno presentare documentazione più dettagliata, garantendo che la nuova attività non influisca negativamente sulla comunità esistente.

Implicazioni per gli imprenditori

Queste modifiche rappresentano una sfida ma anche un’opportunità per gli imprenditori. La possibilità di vedere approvate le proprie domande sarà legata alla loro capacità di dimostrare un valore aggiunto per l’area in cui intendono operare. Inoltre, il regolamento, incoraggiando attività di qualità, potrebbe stimolare una concorrenza più sana, contribuendo all’attrattività di Milano come meta turistica e centro culturale.

Ultimo aggiornamento il 17 Agosto 2024 da Sara Gatti

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