Il Villaggio Olimpico di Milano si avvicina al completamento, segnando un importante passo nel progetto di rigenerazione urbana dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana. Una volta terminati i Giochi Olimpici, questa struttura sarà trasformata nel più grande studentato convenzionato del Paese, con 1.700 posti letto. L’operazione è supportata da prestatori istituzionali tramite il fondo Coima Olympic Village, testimoniando un forte interesse in un progetto che non solo promuove l’evento olimpico, ma mira anche a rispondere efficacemente alle esigenze abitative della città.
Il progetto del villaggio olimpico: dettagli e obiettivi
Composto da sei palazzine, il Villaggio Olimpico rappresenta un punto chiave nella strategia di risanamento dell’area. Parallelamente ai posti letto riservati agli studenti, il progetto prevede la realizzazione di 320 unità abitative, indirizzate principalmente a famiglie e individui a basso reddito. Ciò consentirà di sostenere un fabbisogno abitativo stimato per oltre 2.500 persone, affrontando così una delle questioni più pressanti per Milano: la disponibilità di alloggi accessibili.
Le tempistiche di costruzione sono notevolmente favorevoli. I lavori avanzano con un anticipo sul cronoprogramma stabilito dal Comitato Olimpico Internazionale, con il completamento del Villaggio previsto entro luglio 2025. Questo rappresenta un aspetto cruciale per garantire che la struttura sia pronta e operativa in coincidenza con l’inizio dei Giochi, evidenziando l’efficienza del team di progettazione e costruzione.
L’aumento dei costi e le misure del governo
Tuttavia, il progetto non è esente da difficoltà. Si stima un incremento dei costi di costruzione, che arriva a circa 40 milioni di euro in più rispetto al budget inizialmente previsto nel dossier olimpico. Nonostante queste sfide, Coima continua a lavorare attivamente nei cantieri e confida nel supporto del governo per trovare soluzioni adeguate riguardo alle coperture finanziarie necessarie. La rassicurazione da parte delle istituzioni è attesa brevemente, e si spera che consenta di completare il progetto nei tempi stabiliti.
Il vicepremier Matteo Salvini ha recentemente espresso la sua fiducia nel progetto, sottolineando il valore di un evento globale come le Olimpiadi che porterà l’attenzione del mondo sull’Italia. Ha evidenziato la complessità della questione legata ai finanziamenti pubblici verso soggetti privati, ma è ottimista riguardo alla possibilità di un accordo che permetta di utilizzare parte delle risorse per supportare il completamento del Villaggio Olimpico.
La collaborazione tra pubblico e privato
Un elemento centrale del progetto è la sinergia tra il settore pubblico e quello privato. Manfredi Catella, fondatore e CEO di Coima Sgr, ha fatto sapere che i lavori stanno procedendo a un ritmo confortante, mantenendo un margine di anticipo di tre mesi. Ha proposto alla Fondazione Milano Cortina di consegnare il Villaggio già arredato, evitando così sprechi e permettendo una rapida riconsegna della struttura già al termine dei Giochi. L’apertura dello studentato è prevista per settembre 2026, accelerando la disponibilità di spazi per studenti.
La discussione tra il governo, la regione e il comune di Milano è attiva, con l’obiettivo di affrontare i costi inaspettati e garantire che il progetto possa procedere senza intoppi. L’approccio adottato è quello di trovare forme di collaborazione, dove i privati possano contribuire con risorse che abbiano un’utilità pubblica, valorizzando così il patrimonio per il futuro della comunità.
La realizzazione del Villaggio Olimpico si configura quindi come un importante esempio di come la pianificazione urbana possa integrare competenze e risorse per rispondere a necessità contemporanee, creando impatti significativi sul tessuto sociale di Milano.