La mancanza di taxi a Milano si fa sentire in modo significativo, specialmente durante il caldo estivo. Le lunghe code nelle principali stazioni e la difficoltà di trovare un’auto possono rendere frustrante la vita quotidiana di residenti e turisti. Nonostante le promesse di nuove concessioni comunali, la situazione attuale continua a mettere a dura prova chi ha bisogno di un trasporto rapido e affidabile. La crisi del sistema dei taxi si cronicizza, aggravata dalla diminuzione delle corse dei mezzi pubblici, amplificando ulteriormente le problematiche di mobilità in città .
difficoltà nel reperire un taxi
attese ed esperienze quotidiane
I milanesi e i turisti che si trovano a doversi spostare tra le 8 e le 9 del mattino possono riscontrare notevoli difficoltà nel reperire un taxi. In questa fascia oraria, il tempo medio di attesa si aggira intorno ai 20 minuti, ma è frequente dover chiamare più compagnie per riuscire a ottenere un’auto. Questo problema tende a ridursi nelle ore diurne, quando la domanda di taxi è generalmente più bassa. Tuttavia, la situazione diventa assolutamente critica durante le serate, specialmente alla Stazione Centrale. In giorni feriali anonimi, l’unità di misurazione delle attese può superare un’ora, con la possibilità che il taxi prenotato non arrivi mai.
Oltre alla difficoltà di trovare un taxi, anche i mezzi pubblici non sembrano offrire una soluzione efficace. Le pensiline della società di trasporto pubblico Atm possono indicare attese di 20-30 minuti attorno alle ore 20. Questa situazione non riguarda solo i turisti che visitano la capitale lombarda, bensì anche i residenti che rimangono in città per lavoro e che si trovano a sperimentare quotidianamente questa crescente limitazione nella mobilità .
le misure del comune per migliorare il servizio
bandi e rilascio di nuove licenze
Il Comune di Milano sta cercando di affrontare questa crisi del settore taxi attraverso l’apertura di un bando, iniziato in primavera, il quale porterà a rilasciare 450 nuove licenze a fine anno. A settembre, sono previste le prime prove scritte per aspiranti taxisti, con oltre 700 domande già pervenute. Questo segnale può far sperare che nuove vetture possano essere disponibili, ma i tempi per il rilascio delle licenze sono dettati dalla legislazione vigente, il che significa che passerà almeno sei mesi dall’apertura delle gare fino alla loro effettiva operatività .
Questo intervento, seppur necessario, evidenzia anche un problema di lungo periodo riguardante le scelte politiche degli ultimi vent’anni. È dal mandato dell’ex sindaco Gabriele Albertini che non si rinnovano le licenze, lasciando Milano con una flotta di taxi rimasta stagnante a 4.885 unità dai primi anni 2000. La situazione si complica ulteriormente se si considera che la flotta totale nel bacino aeroportuale ha raggiunto un massimo di 5.404 taxi, senza possibilità di espansione reale.
le sfide politiche e amministrative
conflitti tra comune e regione
Un aspetto che ha complicato la questione è rappresentato dalla gestione delle autorizzazioni per ampliare il parco auto. A Milano, diversamente da altre città italiane, tale autorizzazione era gestita dalla Regione e, negli ultimi anni, non si è mai trovato un accordo tra le due istituzioni. Tuttavia, grazie al dl Asset, il Comune di Milano ha finalmente potuto superare il blocco che di fatto impediva l’emissione di nuove licenze.
La nuova legislazione prevede che il 100% del valore delle licenze rilasciate venga redistribuito ai taxisti come compensazione della concorrenza. Questo segna un cambiamento significativo rispetto alla legge ordinaria, che stabilirebbe invece una suddivisione dell’80% per i taxisti e il 20% per il Comune per migliorare le strutture di parcheggio. Sebbene rimangano dubbi e incertezze, questo passo potrebbe finalmente avviare un processo di rilancio per il servizio taxi di Milano, tanto atteso da cittadini e visitatori.