Milano ha recentemente firmato un protocollo d’intesa per creare una rete di sostegno dedicata agli orfani delle vittime di femminicidio e di violenza domestica. Questa iniziativa, che coinvolge scuole, servizi sociali, organizzazioni non profit e istituzioni, mira a fornire un supporto completo a queste famiglie in difficoltà. La creazione di questa rete è stata annunciata in una cerimonia al Palazzo del Governo, con la presenza del prefetto Felice Colombrino, che coordina le iniziative per le vittime di reati violenti. Questo accordo rappresenta un passo significativo nella lotta contro la violenza di genere, offrendo risorse concrete a chi ha perso un genitore a causa di atti criminali.
La rete di supporto: obiettivi e interventi
Il protocollo d’intesa siglato a Milano prevede vari livelli di intervento per assistere gli orfani. Uno dei principali obiettivi è garantire la salute e il benessere fisico e mentale dei minori. La rete offrirà supporto sanitario per monitorare il loro stato fisico e l’equilibrio psicologico. Sono previsti anche servizi di orientamento legale per aiutare le famiglie ad affrontare le questioni burocratiche legate alla perdita di un genitore.
Oltre al supporto sanitario e legale, il protocollo prevede misure per agevolare l’inserimento lavorativo e la formazione professionale. È importante che questi giovani possano intraprendere un percorso lavorativo che consenta loro di costruire un futuro sostenibile. A questo si aggiungono programmi di assistenza sociale ed economica, per rispondere alle necessità quotidiane delle famiglie colpite da tragedie così gravi.
Un altro aspetto rilevante dell’iniziativa riguarda la sensibilizzazione della comunità. Verranno promosse campagne di comunicazione nelle scuole e nella società per educare sulla violenza di genere e le sue conseguenze. L’obiettivo è creare una cultura dell’empatia e del supporto, affinché nessun bambino o famiglia sia lasciato solo a fronteggiare le conseguenze della violenza.
Il sostegno delle istituzioni e i dati sulla violenza di genere
Il prefetto Claudio Sgaraglia ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte. Ha affermato che “la violenza di genere non crea solo vittime immediate, ma influisce pesantemente sui figli delle vittime.” È fondamentale che tutte le istituzioni uniscano le forze per garantire un supporto adeguato a questi giovani, permettendo loro di superare i traumi e di trovare un ambiente sicuro e protetto.
L’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, ha evidenziato un dato preoccupante: nel 2023, il 55% delle persone assistite dalla Rete antiviolenza cittadina ha figli. Di questi, il 48% sono minori che quasi sempre hanno assistito a episodi di violenza contro la madre. Questa realtà mette in evidenza l’urgenza di un intervento mirato che prenda in considerazione il benessere dei minori coinvolti in tali situazioni.
Il protocollo rappresenta quindi un impegno concreto delle istituzioni nel contrastare la violenza di genere sotto ogni sua forma. Le iniziative messe in atto mirano a costruire un futuro più stabile e sicuro per queste famiglie, garantendo che i giovani non debbano portare il peso dei traumi passati da soli.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Armando Proietti