Milano celebra la memoria di Licia Rognini Pinelli, simbolo di lotta per i diritti e per la verità. A pochi mesi dalla sua scomparsa, il Comune ha deciso di conferire alla sua memoria l’Ambrogino d’oro, la massima onorificenza per chi ha contribuito al prestigio della città. Licia ha dedicato la sua vita a cercare giustizia per il marito, Giuseppe Pinelli, morto in circostanze misteriose all’interno della questura di Milano. Il 12 novembre, durante una cerimonia speciale, il sindaco Giuseppe Sala ha consegnato l’onorificenza alle figlie di Licia, Claudia e Silvia, riconoscendo così l’importanza del suo impegno civile.
La cerimonia e l’omaggio della città
La cerimonia di premiazione ha visto la presenza non solo del sindaco, ma anche di altre figure istituzionali tra cui il questore Bruno Megale e il prefetto Claudio Sgaraglia. Le motivazioni espresse dal Comune di Milano per conferire l’Ambrogino d’oro sono emerse chiaramente: Licia Rognini Pinelli è stata descritta come una donna coraggiosa, capace di trasformare il proprio dolore in un impegno civico concreto e profondo. La sua ricerca di giustizia è stata guidata da un forte senso delle istituzioni, facendo nascere in lei una domanda di verità che, purtroppo, non ha trovato adeguata risposta per molti anni.
Durante la cerimonia, il sindaco Sala ha enfatizzato quanto la figura di Licia rappresenti un modello per i milanesi. L’impegno instancabile di Licia per la verità è stato definito un faro in un periodo di disagio sociale. La sua storia rappresenta il potere dell’individuo di fronte alle ingiustizie, un tema tanto attuale oggi quanto lo era nella sua vita. “Abbiamo bisogno di figure che guidino la comunità con il loro esempio”, ha affermato Sala, sottolineando l’importanza di avere modelli positivi nella società contemporanea.
Il messaggio di democrazia e giustizia
A sottolineare ulteriormente il valore dell’eredità di Licia è stata Lorenza Ghidini, direttrice di Radio Popolare. Ha condiviso il significato profondo della sua battaglia, definendola una lotta per la democrazia, che tocca tutti noi. Ghidini ha messo in evidenza come le ingiustizie e gli abusi di potere, di cui Licia si è sempre fatta portavoce, rimangano temi di stretta attualità. Il suo coinvolgimento ha avuto un impatto non solo a livello personale ma anche collettivo, aprendo un confronto essenziale su temi di giustizia e responsabilità.
Ricordare Licia Rognini Pinelli non significa solo raccontare la sua storia, ma anche mantenere vivo un messaggio di civismo attivo. La cittadinanza di Milano riconosce l’importanza di tale messaggio, rendendosi conto che gli ideali per i quali ha lottato sono più che mai rilevanti nei tempi moderni. La cerimonia si è conclusa con l’auspicio che il suo esempio possa continuare a ispirare le nuove generazioni nella lotta per la verità e la giustizia, sottolineando che ogni voce conta.
Nel cuore di Milano, l’eredità di Licia vive attraverso il ricordo di un impegno instancabile e una lotta che deve continuare.
Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina